Capitolo 31.

17.6K 796 79
                                    

''Sono così stanca di questa merda!".Urlai,mentre Theodore,seduto nel mio ufficio,continuava a tormentarmi.

Era la terza volta che Sara e Marisa mi chiamavano per dirmi che Alexander era in ospedale.

Davvero pensavano che mi interessava qualcosa di lui?Beh,mi dispiace,ma no.

Non era certamente un mio problema se lui era debole.

Non mi interessava.

E,come se non bastasse,mio fratello continuava a tormentarmi dicendomi che dovevo andare da lui.

Ero così stanca...

Non dormivo da tre giorni.La mia lupa non me lo permetteva:non era più la stessa,ultimamente,e tutto a causa di Alexander.

Ero sempre più debole,e ogni volta che Theodore mi dava un pugno giocoso,finiva sempre per farmi del male seriamente.

Mi ero ridotta ad essere semplicemente un corpo ambulante,di nuovo.

Da quando mi era giunta la notizia che era in ospedale,non avevo più parlato con nessuno e mangiavo a stento.

Volevo ritornare normale,ma non riuscivo.

Era nella mia mente tutto il tempo,e questo mi spaventava.

Avevo anche litigato con la mia lupa,e lei aveva cercato di prendere il controllo per poter andare da lui.Tutto ciò era semplicemente estenuante.

''Annabel,per favore,per quanto tu possa odiarlo devi andare da lui...''.Riprese a parlare mio fratello,e io gemetti,appoggiando la testa sulla scrivania e cercando di addormentarmi.''Fallo per te,se non vuoi per lui''.

''Per me un cazzo''.Dissi.E' così che si sentono gli anziani?Sempre deboli e stanchi?

Una smorfia di dolore si aprì sul mio volto come una fitta lancinante mi colpì lo stomaco.

''Annabel!''.Sentii Theodore urlare e in pochi secondi era al mio fianco.

Nella mia mente,urlai,come un'altra onda lancinante di dolore mi colpì lungo tutta la schiena.

Che succede?

Pensai,come la confusione annebbiò la mia mente.Il dolore bruciava tutto il mio corpo.

Potevo sentire le persone attorno a me urlare e gridare.

Oh diavolo,che stava succedendo?

Fra tutta quella confusione e quel caos,non riuscii a placare la rabbia che stava nascendo dentro me.

Mi accovacciai in posizione fetale per terra,e aspettai che il dolore si placasse.

Volevo piangere,ma mi imposi di non farlo.

Non potevo fare assolutamente nulla,quindi chiusi gli occhi e ceraci di concentrarmi sulla mia respirazione.

''Per favore,Annabel.Ti sto implorando:vai da lui.Lo ha detto anche Theodore:è anche per te''.

La voce della mia lupa era un debole sussurro,e sapevo che anche lei stava soffrendo insieme a me,e a loro.

''No''.Fu la mia risposta secca.Sapevo che non dovevo essere testarda,ma non ci sarei andata.Non m'importava di lui e non mi sarebbe dovuto importare.

Non capivo perché lui continuava a pensare che un giorno saremmo riusciti a stare insieme.Era uno stupido pensiero.

E non capivo neanche perché tutti insistevano per farmi andare da lui.Per il mio bene,dicevano,ma io avevo provato mali più grandi di quello,molto più grandi,e ne ero uscita illesa,quindi sapevo per certo che in quella situazione non sarebbe stato diverso.

Abandoned Mate|Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora