THEODORE'S P.O.V
''Perché te ne sei andata?''.Chiesi ad Annabel.
Era seduta nel suo ufficio,mentre ero in piedi,davanti a lei.Non aveva detto molto,neanche quando aveva scoperto che ero venuto fin qui soltanto per parlare con lei.
Erano passati un paio di giorni dallo scontro,e tutti avevano iniziato a comportarsi in modo molto strano,perfino Alpha Alexander e suo padre.Quest'ultimo non parlava più con suo figlio;sembrava sempre volesse dirgli qualcosa,ma che poi ci ripensava e decideva di stare in silenzio.Oltre a ciò,gli altri continuavano ad allenarsi come sempre avevano fatto da quando eravamo qui.
Un paio di giorni dopo che Annabel se ne era andata,avevo iniziato a preoccuparmi,e volevo andare a trovarla e a vedere come stava.Così ero ritornato al mio branco,ma Annabel non sembrava per niente intenzionata a voler parlare.Sembrava che qualcosa la turbasse.Mi sedetti,sospirando.
La colpa doveva per forza essere del suo compagno,del suo stupido compagno.Non volevo una compagna,non volevo avere qualcuno per cui essere completamente preoccupato,o per lo meno,non volevo una compagna in un momento relativamente vicino.
''Annabel,parla con me''.La supplicai.Smise di fare qualunque cosa stava facendo,e mi guardò.Le sorrisi e lei alzò gli occhi al cielo come ritornò a scrivere ciò che aveva appena interrotto.
Proprio mentre stavo per gemere di esasperazione,lei mi guardò e si rilassò nella sua poltrona.
''Perché sei qui?Dovresti essere a far allenare quel branco''.Chiese,con un sopracciglio alzato.
Cercai di cambiare argomento,e alzai gli occhi al cielo.''Perché te ne sei andata?''.Richiesi.
''Questo non è affar tuo''.Disse.Trasalii al suo tono di voce e come se ne accorse abìmmorbidì il suo volto.''Scusami Theo,è solo...''.
''No,va bene.Capisco il perché...beh,un po'...''.Alzai le spalle,mentre lei sospirò.Volevo farle una domanda,ma era piuttosto personale,e avevo paura di come avrebbe potuto reagire.Era una domanda stupida,ma chiariva molte cose.''Ti piace ancora?''.
Mi guardò,prima confusa,poi dannatamente seria.''Che razza di domanda è?Sai cosa mi ha fatto e credi davvero che mi piaccia?''.Socchiuse gli occhi.''No''.Disse alzandosi.''Ora,dovresti andartene.Il tuo telefono continua a squillare e sono più che certa che è Cora''.E con questo lasciò il suo ufficio,lasciandomi solo.
Accidenti,questa donna a volte...
Mi alzai e andai a rispondere al telefono.''Pronto?''.
''Theodore!''.La voce di zia Cora mi arrivò,arrabbiata,dall'altro capo del telefono.''Si può sapere perché non hai risposto a tutte le mie chiamate?''.
Alzai gli occhi mentre entravo salivo in macchina.''Posso richiamarti?Comunque sto venendo lì,ciao''.Terminai la chiamata e buttai il cellulare sul sedile passeggero,incurante del fatto che ero stato maleducato.
***
''Come sta Annabel?''.Chiese zia Cora come entravo in cucina.
''Sta bene''.Dissi,andando verso il frigorifero per prendere un bicchiere d'acqua.Vidi Sara in un angolo,con gli occhi puntati fuori dalla finestra mentre la sua mente viaggiava.Aveva pianto,si poteva ben capire dai suoi occhi rossi e dal suo continuo tirar su con il naso.Il mio sangue ribollì nelle mie vene come i miei occhi caddero sul suo marchio,Accidenti,perché i Beta devono essere così stupidi?Si può sapere cosa diavolo stava pensando in quel momento?
Da quando Annabel se n'era andata,lei non parlava più con nessuno.Aveva parlato con Annabel,ma non dirà mai a nessuno di cosa o perché.Rabbia e tristezza si mescolavano insieme ogniqualvolta che la guardavo.Volevo prendere a calci il Beta e dare un bel pugno in faccia all'Alpha ma,compiere quest'ultima azione,sarebbe stato un suicidio.
STAI LEGGENDO
Abandoned Mate|Italian Translation
WerewolfAnnabel Cole è l'omega del proprio branco.Lei è obbligata ad obbedire a tutti gli ordini che le danno o dovrà pagarne le conseguenze.Lei è una persona danneggiata con nessuno al suo fianco se non Marisa,la sua unica amica,ed è vittima di bullismo a...