Capitolo 25.

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ANNABEL'S P.O.V.

''Dimmi tutto quello che sai,e non tralasciare assolutamente nulla''.Dissi a zia Cora,seduta sulla sedia opposta alla mia scrivania.

Erano passate un paio di settimane dal mio ultimo incontro con il branco Mountain Rock.Ognuno era ritornato,ed ero contenta,nonostante Sara era dovuta rimanere.Lei non voleva,ma potevo facilmente vedere nei suoi occhi che aveva bisogno del suo compagno.Quel bastardo l'aveva già marchiata,quindi non potevo portala con me.

Sapevo che se sarebbe rimasta con me la sua lupa sarebbe impazzita,e non volevo questo.La sentivo molto per telefono anche se,a volte,non mi sembrava proprio felice,ma sapevo che era la scelta giusta lasciarla con il suo compagno.

Theodore aveva trovato la sua compagna,e dire che era scioccato è un eufemismo,ma era molto eccitato,questo è certo.Il suo nome era Iris.Aveva 19 anni,e andava all'Università.Aveva una sorellina:Samantha,la piccola bambina che era entrata nella camera di Theo e aveva iniziato a toccare tutte le sue cose.Iris non voleva lasciare l'Università,così Theodore,oltre a chiamarla tutti i giorni,andava molto spesso a trovarla.Ero molto felice che mio fratello avesse trovato la sua compagna.

Una volta che il mio branco se ne era andato,Alexander aveva chiamato immediatamente.Inizialmente non sapevo chi fosse,ma appena avevo riconosciuto la sua voce,avevo terminato subito la chiamata.Da allora chiamava tutti i giorni,e iniziavo ad odiare questa cosa.

La zia Cora sospirò.''Annabel,io ti voglio tanto bene ma-''.

''Dimmelo''.L'interruppi,appoggiandomi alla scrivania e fissandola.

Sospirò nuovamente.''Qualsiasi cosa io ti dica,tu non devi essere arrabbiata con me.Ho dovuto farlo per il branco,e tu devi promettere di non fare nulla di stupido dopo che saprai''.Avvertì,e io alzai semplicemente gli occhi al cielo.

''Damine è tuo nonno''.Iniziò.''E' il papà di tua mamma.Tua nonno sapeva che il compagno di tua mamma era un licantropo.Era proibito,e a lui questo non piaceva.L'ha tenuta rrinchiusa in casa in modo tale da evitare che si potessero incontrare,ma lei è riuscita a scappare.E' scappata con il suo com-con tuo padre,ed è venuta qui,nel suo branco.Inizialmente,i membri del branco non volevano che un vampiro stesse qui,a quando scoprirono che era la compagna dell'Alpha,si calmarono.Quando Damien scoprì che era fuggita,iniziò a cercarla.Fino a quando non ci fu l'attacco.C'era un'altra congrega coinvolta,ma non so il perché.Probabilmente Damien gli aveva fatto qualcosa,e volevano vendetta.Credo pianificassero di utilizzare la figlia come ricatto...''.

La fermai,fissandola con sguardo accusatorio.''Perché non me l'hai ai detto prima?''.

''Io...non mi è mai venuto in mente...''.Mi guardò con occhi tristi,mentre io scuotevo lentamente la testa.''Quando scoprì che Lilian era incinta,tornò per vederti,ma noi ci eravamo spostati per motivi di sicurezza.Quando scoprì che era morta,ne fu devastato.Chiamava sempre,ma soltanto per vedere come stavi.Ha smesso di contattarci qualche mese fa''.

''Perché mi sta cercando?''.Chiesi.

Sospirò.''Non ti sta cercando perché vuole darti il controllo della congrega.Vuole solo vedere sua nipote ma io...io non posso permetterlo.Non posso permettere che un vampiro si avvicini a te''.

Il suo tono era difensivo e io quasi ringhiai.

''E' la mia famiglia''.

Si alzò e mi guardò.''E allora?Non m'interessa!Quell'uomo è cattivo,dovresti saperlo.Non mi fido dei vampiri,di nessuno di loro!''.

Mi alzai anch'io,sbattendo la mano sopra la superficie del tavolo.''Fa parte della mia famiglia!Vampiro o no.Condivido sangue con lui,e così Theodore.Se vuole vedermi,allora ha tutto il diritto di farlo''.

''Lui è un vampiro''.La sua voce rispecchiava la sua rabbia e un basso ringhiò uscì dalle mie labbra.

Respirai,cercando di calmarmi.

La guardai,gli occhi color rosso scuro.''Non dimenticarlo:i miei occhi cambiano colore proprio come mia madre.Proprio come loro''.Le dissi.Mi guardò senza dire una parola,la faccia che rifletteva il rimorso di ciò che aveva appena fatto.I miei occhi,una volta al mese,divenivano color rosso sangue,proprio come quelli di mia mamma,e rimanevano così per circa cinque giorni.A volte rimanevano di questo colore anche per una settimana,e aveva sempre il timore che non tornassero mai al loro colore naturale.

Inizialmente avevo paura.L'avevo detto a zia Cora,ma lei non mi aveva detto niente.Pensavo che mi stessi trasformando in un vampiro,ma a quanto pare il cambiamento tocca soltanto ai miei occhi e non al mio corpo.

Il telefono squillò e fui molto felice di questa intromissione.C'era troppa tensione nella stanza.''Pronto?''.Risposi.

''Annabel''.La voce di Alexander mi giunse all'orecchio e gemetti come sentii brividi percorrermi la colonna vertebrale.

''Smetti di chiamare!''.Dissi,per poi riattaccare.Indossai il mio cappotto e i miei occhiali da sole in modo tale da nascondere i miei occhi.Il telefono squillò nuovamente ma non mi curai di rispondere.

''Dove stai andando?''.Chiese zia Cora,mentre il rumore dei miei tacchi che sbattevano sul pavimento rimbombava nella stanza.

Aprii la porta e mi voltai verso lei.''A trovare mio nonno''.E chiusi la porta dietro me.

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