Epilogo.

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ANNABEL'S P.O.V.

*5 ANNI DOPO*

''Mamma!''.Mi voltai verso la piccola bambina che stava correndo verso di me.

I suoi capelli neri erano raccolti in un'alta coda di cavallo e fra le sue braccia stringeva la sua borsetta.

La presi in braccio, abbracciandola a me.

''Ambrosia, sei così pesante!''.Risi, guardandola nei suoi scuri occhi color sangue.

''Non è vero!Papà ha detto di no!''.La sua voce innocente mi giunse alle orecchie.

La posai a terra.

''Coraggio, andiamo a fare la doccia''. La presi per mano e la portai in camera sua.

Finita la doccia,la vestii e la portai in cucina.

''Vuoi un sandwich con il prosciutto,cara?''.Le chiesi e lei annuì con la testa.

''Hey''.Sentii la mia voce di mio fratello chiamarmi e mi voltai, guardandolo mentre arruffava i capelli di Ambrosia, ridacchiando quando lei si scansava, sbuffando infastidita.

''Devi davvero rasarti quella barba. E' disgustosa''.

''Cosa?No, non è vero.Mi fa sembrare più-''.

''Vecchio?''.Suggerii, ridacchiando. Lui ruotò gli occhi,avvicinandosi al frigorifero.

''No. Mi fa sembrare un boscaiolo. Hai presente, no? Quei boscaioli sexy e bruti di cui ogni donna si innamora?''. Sulla sua faccia vi era uno strano sorriso, e io scossi la testa,incredula. Era diventato così strano da quando Iris era rimasta incinta e aveva dato alla nascita un piccolo bambino di nome Asher e che ora ha un anno.

''Quando arriva il tuo compagno?''.

Controllai il mio orologio.''In circa un'ora''. Lui annuì.

Se ne andò poi, dicendomi che sarebbe andato nella sua camera a cambiarsi. Era probabilmente molto stanco: doveva guardare Asher ogni giorno e portarlo,talvolta,al lavoro con sé.

Quel piccolo bambino era tanto dolce quanto malefico.

''Tieni, tesoro''. Le porsi il sandwich e la guardai mentre iniziava a mangiarlo.

''Quindi, cosa avete fatto oggi a scuola?''.Chiesi, tagliandomi un pezzo di torta.

''Abbiamo guardato un film e abbiamo giocato, perché Mr.Longo non c'era...''. Disse, parlando a bocca piena.

''Ambrosia...''.La avvisai.

I suoi occhi rossi si fissarono nei miei e lei sorrise.''Scusa''.Ridacchiò.

''Sai, quando papà torna a casa, possiamo andare a fare un bel picnic fuori.Cosa dici''.

I suoi occhi brillarono e iniziò a scuotere la testa su e giù.''Si!Si!Si,mamma!''.Urlò, facendomi ridere.

''Perfetto, finisci il tuo panino prima''.Dissi, un sorriso che ancora aleggiava sulle mie labbra.

La guardai, pensando come questi 5 anni erano passati davvero velocemente.

L'anno prima, quando lei aveva 4 anni, si era trasformata per la prima volta in un maestoso lupo nero.

Aveva scioccato sia me che Alexander e guardarla patire tutto quel dolore da sola è stata la cosa più straziante alla quale abbia mai assistito; e ricordo anche che,una volta assunta nuovamente la forma umana, era scoppiata in lacrime, dicendomi di essere terrorizzata dalla sua lupa.

Inizialmente Alexander era molto preoccupato del fatto che avesse subito il primo cambio ad una così giovane età, ma si era ripreso quasi subito, iniziando a vantarsi del fatto che avesse preso il suo lupo piuttosto che il mio.

Abandoned Mate|Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora