ANNABEL'S P.O.V.
''Annabel,hai davvero bisogno di mangiare qualcosa;qualsiasi cosa.''Mi implorò zia Cora.''Il tuo stato di salute è veramente a terra...''.
''Arrivo...Solo,dammi un minuto...''.Risposi.
La mia testa era sepolta tra le coperte,e la mia voglia di vedere mia zia era inesistente.
Non volevo vedere nessuno.
Ero rimasta rinchiusa nella mia camera per due giorni interi,rifiutandomi di scendere al piano inferiore.
Erano passati oramai due giorni dal nostro incontro,e dire che ero disgustata di me stessa era un eufemismo.
Non riuscivo a credere a quello che era successo;a quello che avevo lasciato succedesse.
Sembrava come se non fossi più in controllo di me stessa:ero divenuta qualcuno completamente dipendente dal suo tocco e sempre vogliosa di qualcosa in più.
La mia lupa,la mia stupida lupa,aveva acquisito il controllo,e mi era stato impossibile riprendere il comando.
Non riuscivo,però,a smettere di pensarci.
Fin da quando avevamo avuto quello scambio,non riuscivo a fare a meno di bramare la sua presenza accanto a me,e più volte il pensiero di andare da lui aveva fatto capolino nella mia mente,ma mi ero ripresa ogni volta;era stupido.
Lui non mi perdonerebbe mai...
Ma non era quello che volevo?Che lui smettesse di cercarmi e mi lasciasse finalmente in pace?
Non lo sapevo più...
''Annabel?''.Zia Cora chiamò ancora il mio nome,facendomi capire che non era uscita dalla stanza,come avevo pensato,ma bensì che mi stava aspettando.
Sentii,improvvisamente,una corrente fredda su di me,e capii che mi aveva strappato le coperte di dosso,ma,non avendo la forza per litigare,decisi semplicemente di alzarmi e di andare a lavarmi.
Successivamente,indossai un paio di jeans e una maglietta a dolce vita.
Naturalmente,zia Cora mi stava ancora aspettando.
Avrei riso,in un momento come quello,ma non ne avevo l'energia.
Era all'oscuro di tutto ciò che era accaduto nella sua casa,così come chiunque altro,e non avevo affatto intenzione di cambiare le cose.Ero certa che sarebbe impazzita se solo le avessi spiegato il perché di quel mio stato pietoso.
Sentii della musica arrivare dall'esterno,e la curiosità s'insinuò nelle mie ossa.
Non ero riuscita a sentire la musica dalla mia camera per colpa delle pareti insonorizzate di cui era dotata,e in quel momento ero davvero nella confusione più totale.
''Cosa sta succedendo?''.Chiesi a zia Cora.
Lei scosse la testa e,alzando gli occhi al cielo,rispose:''Stanno avendo una festa in piscina...''.
Aggrottai la fronte.Avevo dato la mia autorizzazione?
''Si,l'hai fatto''.Rispose alla domanda che sapevo stavo per porre,e mi limitai a stringermi nelle spalle.Ero troppo pigra per lamentarmi,in quel momento.
Mi disse di sedermi su uno sgabello nella stessa stanza dove altri membri erano,tutti in costume.
Beh,almeno loro si divertivano...
Zia Cora uscì dalla sala,rientrando poco dopo portando con sé due hamburger e tre hot dog.
Il mio stomaco ringhiò,e lei rise.
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Abandoned Mate|Italian Translation
WerwolfAnnabel Cole è l'omega del proprio branco.Lei è obbligata ad obbedire a tutti gli ordini che le danno o dovrà pagarne le conseguenze.Lei è una persona danneggiata con nessuno al suo fianco se non Marisa,la sua unica amica,ed è vittima di bullismo a...