Capitolo 9.

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Gemetti mentre,lentamente,mi svegliavo,pensando al perché il mio corpo era ferito.

Apro gli occhi leggermente,ma sono costretta a richiuderli velocemente a causa del sole.

Seno delle voci in sottofondo,e mi chiedo dove mi trovo.

''...Annabel''.Il mio respiro si fece più pesante.

Era una voce che non conoscevo,ma che,allo stesso tempo,mi faceva sentire al sicuro;Da qualche parte c'era qualcosa che mi diceva che potevo fidarmi.

Poi,proprio in quel momento,i ricordi riemersero:l'autobus,il bosco,e l'uomo dagli occhi rosso sangue che mi aveva morso.

Ero confusa.

Chiunque fosse il proprietario di quella voce,non sembrava intenzionato a farmi del male.

Pensai che l'uomo che mi aveva aggredito mi avesse rinchiuso in una cella,ma ciò era insolito.

Poi,un pensiero mi balenò in mente:come fa la voce a sapere il mio nome?

Sentii un leggero clic,ed immaginai che le luci fossero state spente.

Iniziai ad aprire lentamente gli occhi.

La prima cosa che vidi,fu un tetto completamente bianco.

Sentivo dei continui bip,così voltai la testa per vedere un monitor del battito cardiaco.

Sollevai le braccia,e notai che erano attaccate a molteplici fili.

''Annabel''.Mi voltai verso la voce,vedendo una donna.

Battei le palpebre più volte per aprire completamente gli occhi,e fissai la figura dinanzi a me per cercare di capire se la conoscessi già.

Era familiare,ma non sapevo dove l'avevo già vista.

Aveva dei capelli color cioccolato che le scendevano fino alle spalle,occhi marroni scuro e sembrava fosse nella metà dei trent'anni.

Sorrise.''Sei sveglia''.Disse.''Bene''.

Sentii altre voci,e girai la testa per vedere altre due persone in procinto di uscire dalla stanza.

''Non fare caso a loro''.Disse la donna,agitando la mano.''Non dovrebbero essere neanche qui...''.

Potevo sentire chiaramente l'enorme quantità di energia che emanava.Poteva essere un Beta o un Terzo in Comando,ma neanche loro avevano tutto questo potere.

''Il mio nome è Cora.Ricordi qualcosa?''.Chiese,posando la sua tazza.

Annuii con la testa,guardando il mio abbigliamento.

Indossavo un abito bianco enorme,e non potei fare a meno di chiedermi chi mi avesse cambiato...

''Non preoccuparti per questo,ti ho cambiato io''.Disse,come se avesse letto nella mia mente.Con questo fatto avrei dovuto sentirmi spaventata,invece mi sentii più fiduciosa e sicura nei suoi confronti.''Cosa ricordi?''.

''Um...Un uomo con occhi rossi e lunghi denti affilati che mi morde sul collo''.

Misi la mano sul collo per tastare i fori,ma non c'era niente.Il mio collo era pulito.

Strano.

Alzai gli occhi,e lei sembrava triste,preoccupata e confusa.

Non sapevo cosa stesse succedendo,ma ero certa che qualunque cosa essa fosse stata,non mi sarebbe piaciuta.

Sospirò,e prese la sua tazza.''Chiamerò il medico,così potrà venire a -''.Stava dicendo,avvicinandosi alla porta,ma la fermai.

''Aspetta!Non hai intenzione di dirmi cosa sta succedendo?''.Chiesi,sedendomi sul letto.

Abandoned Mate|Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora