Capitolo 64

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Ci guardammo negli occhi e nei suoi mi ci persi completamente, di quel verde, che ti attraggono come una calamita. Spostammo il nostro sguardo ognuno sulle labbra dell'altro. Fece sfiorare i nostri nasi e io finalmente potevo assaporare il suo respiro, che nel frattempo si fece sempre più corto.
Ad un certo punto bussarono alla porta e fummo costretti a interrompere quel intenso legame che si stava creando tra noi.

D:"scusate se vi disturbo... ma, visto che Mattia sta bene, potrà uscire anche oggi"

M:"grazie dottore"

E:"vado a dirlo a tua mamma e tua sorella"

M:"Ok"

Pov's Mattia

L'aiuto a rimettersi sulla sedia ed esce fuori dalla stanza.
Intanto il dottore si avvicina a me, mi toglie tutti i fili rimanenti e finisce di compilare la cartella.

M:"dottore ma Emma quando potrà uscire?"

D:"dobbiamo ancora valutare la sua situazione, il suo è un caso abbastanza critico"

M:"in che senso?"

D:"non gliel'ha detto?"

M:"che cosa?"

D:"non potrà tornare a camminare"

M:"c-come??? No, lei deve ritornare come prima! Non può rimanere così!"

D:"stiamo facendo il possibile"

Il dottore esce e io inzio a piangere silenziosamente. Cerco tra le mie robe che mi hanno portato, il mio pacchetto di sigarette, lo prendo, esco fuori sul balcone e inizio a fumare, senza tenere il conto dei mozziconi che lascio cadere per terra.

Pov's Emma

E:"il dottore ha detto che Mattia può uscire oggi"

Ma:"davvero?! Oddio che bello!"

R:"e tu quand'è che uscirai da qui?"

E:"non lo so Reb, mi hanno detto che molto probabilmente non riuscirò più a camminare"

R:"oh mio Dio" si alza e corre ad abbracciarmi, lasciandomi sulla spalla qualche lacrima.

R:"e lui lo sa?"

E:"non ancora. Volevo aspettare che lui uscisse di qui e stesse meglio."

R:"forse è arrivato il momento..."

E:"hai ragione"

Rientro e vedo Mattia fuori sul balcone a fumare. Gli vado dietro, ma quando penso che non mi abbia ancora sentito entrare ecco che inizia a parlare.

M:"perchè non me l'hai detto?"dice continuando a guardare la città con la sigaretta tra le dita.

E:"cosa?"

M:"Emma non fare la finta tonta! Perchè mi hai mentito? Perchè non mi hai detto che non puoi ritornare a camminare?"

Quando vede che non rispondo, si gira verso di me e mi fissa, in cerca di una mia reazione, che però non arriva.

M:"rispondimi Emma!"

E:"a-avevo p-paura"

M:"di cosa?"

E:"lo so, sono una stupida!" mi metto le mani sul viso e piango.

Lui si avvicina, mi toglie le mani dalla faccia e mi asciuga le lacrime con i pollici.

M:"non sei una stupida"

E:"s-si i-invece" dico singhiozzando.

M:"perchè dici questo?"

E:"...

Spazio autrice

Salve ragazzi! Scrivetemi nei commenti se volete che sta sera ne posti un altro :)

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