Capitolo 76

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Checco non disse niente, prese le chiavi della macchina e il cellulare che aveva appoggiato sul piccolo tavolo in salotto, e se ne andò.

Cazzo. Pensai. Dovevo fermarlo o si sarebbe precipitato a casa di Mattia, visto che ha dei conoscenti, ne sono sicura.
Uscii di casa correndo il più veloce possibile e lui aveva appena messo in moto la macchina. Mi misi davanti e lui si fermò, scendendo dalla macchina.

C:"Emma che cazzo fai, spostati immediatamente"

E:"No"

C:"che cos'hai detto?"

E:"ho detto di no, so cosa vuoi fare e facendolo non otterrai niente"

C:"Emma deve pagarla, ha messo incinta una minorenne"

E:"veramente ho già 18 anni"

C:"bhe ma sei mia sorella e sei giovane, non permetterò che la passi liscia"

E:"no Checco ti prego lascialo stare"

C:"mi dispiace, non posso farlo"

Io mi spostai piangendo e lui partì.

Nel frattempo...

Pov's Mattia

Sono a casa mia, steso sul letto a pensare ai fatti miei, quando ad un tratto suonano il campanello, chi cazzo è che rompe i coglioni?
Continuano a suonare insistentemente.

M:"arrivo arrivo"

Appena apro mi becco un pugno in piena faccia.

C:"così la prossima volta impari a mettere incinta mia sorella brutto stronzo"

M:"aspet..." non riesco a finire la parola, che me ne da un altro, ma sta volta più forte, che mi fa finire direttamente per terra.

M:"cazzo che male porca puttana"

C:"adesso vai a parlare con Emma e ti prendi le tue responsabilità"

M:"n-non p-posso" dico a fatica, a causa del dolore.

Inizia a darmi calci nello stomaco.

C:"cosa hai detto?"

M:"c-che n-non p-posso cazzo"

C:"allora le darai i soldi che servono per mantenere il bambino, se no giuro che ti faccio uccidere, intesi?"

M:"s-si"

*****

Dopo quel giorno non ho più visto Emma a scuola. Ho provato a passare davanti a casa sua, ma avevo paura di rivedere sia lei che suo fratello.
Io avevo iniziato a lavorare in un bar come cameriere, si, è vero, non guadagnavo tanto, ma non avevo ancora finito la scuola e nessuna azienda mi avrebbe preso; un pò mi aiutava anche mia mamma e così iniziai a inviare i soldi a Emma, ma tutte le volte me li rimandava indietro e ormai non seppi più cosa fare, perciò, cessai ogni contatto con lei.

******

Qualche mese dopo, andai a fare la spesa, nel supermercato vicino a casa mia, perché nel frattempo avevo cambiato casa e avevo finito la scuola.
Già, finalmente sono riuscito a finire il liceo e sarà strano, ma sono uscito con il massimo dei voti.
Anche se, ovviamente, ero rimasto il solito puttaniere.
Mentre entrai nel supermercato mi scontrai con una signora incinta, facendole cadere tutte le borsine.

M:"oddio mi scusi"

X:"non si preoccupi"

M:"faccio io, stia tranquilla"

M:"ecco fatto"

X:"grazie"

Quando alzai lo sguardo...

Spazio autrice

Ansia? 😌😏

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