Bremma forever

Capitolo 18

Pov's Mattia

Presi immediatamente la macchina e mi precipitai nel posto.
Quando arrivai non ci potevo credere, era lì stesa per terra piena di lividi che piangeva. Rimasi li ha guardarla un pò, non riuscivo a muovermi, giuro che se incontro quello stronzo che l'ha ridotta così lo ammazzo e gli faccio pentir di esser nato. Quando mi vide cercò di alzarsi ma le andai incontro per rassicurarla.

M:"Emma vieni ti porto in ospedale"

E:"no portami a casa"

M:"ma sei piena di lividi io..." non riuscii a finire neanche la frase

E:" ti prego portami a casa" disse ancora singhiozzando

La presi in braccio e andammo a casa sua.

M:"c'è qualcuno a casa?"

E:"no"

La portai al piano di sopra e l'appoggiai sul suo letto. Presi un bicchiere d'acqua e poi andai in bagno per vedere se c'era qualcosa per disinfettare e dei cerotti o delle bende. Presi la roba che avevo trovato e ritornai da lei.

M:"posso?"

E:"si" le tolsi la maglietta e la cosa che vidi era orribile. Aveva la pancia e le braccia piene di segni e succhiotti.
Iniziai a medicarla, intanto lei si stava riprendendo.

M:"chi ti ha ridotto così?"

E:"..."

M:"Emma cazzo dimmelo!" urlai perchè non riuscivo a vederla così. Le avevano fatto del male e io non avevo potuto salvarla stavolta.

E:"Fabio"

M:"cosa? Io lo uccido quel brutto coglione di merda, appena lo vedo non sai cosa gli faccio"

E:"no Mattì lascialo stare"

M:"Emma guarda cosa ti ha fatto, guarda come ti ha ridotto, te ne rendi conto?!"

Dopo attimi di silenzio Emma cercò di alzarsi ma faceva un pò di fatica così l'aiutai.

E:"vado a farmi una doccia"

M:"aspetta ti aiuto"

E:"ce la faccio"

Mentre lei era andata a farsi la doccia io andai sul balcone della sua camera a fumare, persi il conto anche delle sigarette che stavo fumando, ero troppo nervoso.