Capitolo 79

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M:"Emma cos'hai? Stai bene?"

E:"c-credo c-che mi si siano r-rotte le acque"

M:"cosa? Oddio... Ehm..."

Non sapevo cosa fare, ero in panico totale.

E:"M-mattia devi portarmi all'ospedale, subito"

M:"...okay"

La aiutai ad entrare nella mia macchina e misi subito in moto.
Vedevo che stava male, ma non sapevo cosa avrei dovuto dire o fare.

E:"Mattia stai tranquillo, sto bene, è normale, ahhh" disse poggiandomi una mano sulla coscia.

M:"si ma sono io l'uomo e dovrei essere io quello più "forte" e determinato in questi casi, invece sembro solo un coglione"

E:"non è assolutamente vero e lo sai"

Nel frattempo eravamo arrivati e misero Emma su una barella per portarla in sala.
Prendendomi la mano, mi disse:

E:"chiama mio fratello e digli di prendere su il borsone che c'è in camera mia per favore"

M:"si"

Presi il suo telefono e con le mani tremanti digitai il numero.

C:"Emma, è successo qualcosa?"

M:"s-sono Mattia"

C:"Mattia? Che cazzo ci fai con il telefono di mia sorella?"

M:"Francè ti posso spiegare, però adesso è meglio che vieni qui in ospedale e che porti la borsa di Emma"

C:"sta partorendo?"

M:"le si sono rotte le acque e adesso l'hanno portata in sala"

C:"arrivo"

Nel frattempo chiamai anche mia sorella.

R:"ehii Mattia"

M:"Reb, dovete venire subito in ospedale te e mamma"

R:"perchè? Che è successo? Stai male?"

M:"no Reb stanno nascendo i miei figli"

R:"oh mio Dio sto per diventare zia! Arriviamo subito"

Nel frattempo mi sedetti su una sedia aspettando notizie.
Arrivarono subito mia mamma e mia sorella, congratulandosi con me.

R:"fratellone ti sei dato da fare, da uno sono diventati due"

P:"Rebecca!"

M:"ahahahaha"

R:"che c'è, è vero"

In lontananza sentii però una voce famigliare.

C:"sto cercando Emma Marrone"

D:"la ragazza dei due gemelli?"

C:"si lei"

D:"le stanno facendo tutti i controlli e fra qualche ora la porteremo in sala parto"

C:"posso entrare a vedere come sta?"

D:"no mi spiace"

C:"ma come? Sono suo fratello! Ho diritto di entrare!"

D:"mi dispiace ma adesso non possiamo farla passare, e mi scusi ma vado di fretta, arrivederci"

C:"stupidi dottori"

Io non dico niente, ma ad un tratto vedo che mi guarda male e cammina velocemente verso di me e io inizio a preoccuparmi.
Arriva e mi prende per il colletto della maglietta.

C:"che cazzo ci facevi con mia sorella? Eh? Ti ho detto di lasciarla stare, non ti è chiaro?!"

M:"calmo Francè, ho capito, ma ci siamo incontrati per caso al supermercato e abbiamo deciso di uscire come amici. E nel frattempo abbiamo anche parlato di cose che TU (dico marcando bene le due lettere)  avresti dovuto dirmi o che avresti dovuto dire a lei!"

C:"io non devo dire niente proprio a nessuno"

M:"ah no? Le lettere piene di soldi che le mandavo e che lei non ha mai ricevuto e che per caso mi ritornavano indietro? Il fatto che io pensavo di aspettare UN figlio non due?! Come la mettiamo? Francè abbiamo sbagliato entrambi, ma adesso voglio rimediare, voglio essere un buon padre, che si prende le sue responsabilità"

P:"è vero, posso testimoniare che ha messo la testa a posto"

C:"e lei chi è?"

P:"sono la mamma di Mattia, ovvero la nonna"

C:"ah... i-io non so più che fare" disse sedendosi su una sedia con le mani sulla faccia e iniziando a piangere, non l'avevo mai visto così.

C:"da quando sono morti i nostri genitori, sto cercando di fare di tutto per lei, per aiutarla, per me è ancora e sarà sempre la mia sorellina da proteggere, non riesco a capacitarmi del fatto che ormai è una donna autonoma, che sta per diventare madre"

Mentre mia madre e mia sorella lo consolavano uscì il dottore dalla camera di Emma, avanzando verso di noi.

D:"...

LEGGETE!

Spazio autrice

Mi scuso davvero tanto se per questi mesi non ho postato, lo so sono una persona orribile, ma con la scuola non penso di continuare a postare. Vedrò di finire le due FF e poi non so se scrivere ancora o meno. Comunque vi farò sapere tutto!

Bremma foreverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora