Capitolo 72

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Con cautela scesi le scale e quando arrivai in giardino, non potevo credere ai miei occhi.

C'erano delle piccole candeline galleggianti disposte sull'acqua della piscina in modo da formare la scritta "TI AMO", con dei petali rossi che la circondavano, e vicino c'era un piccolo tavolino, già apparecchiato.
Tutto molto romantico dovrei dire, ma purtroppo mancava una cosa, quella più importante di tutte:
il mio uomo.

Nel frattempo, partì una musica rilassante e anche questa molto romantica, finchè, d'un tratto, non sentii delle mani avvolgermi i fianchi e dei piccoli dolci baci sul collo.
Chiusi gli occhi e mi feci cullare dal momento.
Dopo qualche minuto ci staccammo e lui mi prese per mano, accompagnandomi al tavolo.
Mi fece sedere e mi mandò avanti la sedia come un vero gentiluomo.

Il cibo era già in tavola, ma ogni volta che conficcavamo la forchetta, il nostro sguardo andava uno sul corpo dell'altro.

M:"cazzo io non ce la faccio più!" dice lasciando cadere le posate nel piatto.

E:"neanch'io"

Si alzò velocemente, venendomi incontro e fiondandosi sulle mie labbra. Finalmente dopo ore e ore riuscivo a sentire il suo sapore e la sua lingua iniziò ad esplorare la mia bocca, sempre più a fondo.

Ad un certo punto si fermò un attimo, appoggiando la sua fronte sulla mia.

M:"ti va di andare di sopra? Ho una voglia matta di te, di sentirti mia"

E:"e io ho una voglia matta di sentire le tua mani su di me"

Mi tolsi le scarpe, mentre lui mi prese in braccio e, continuando a baciarci, raggiungemmo la camera da letto.
Mi lasciò in piedi davanti al letto e intanto che si toglieva la giacca e le scarpe pure lui, mi guardava intensamente.
Poi si avvicinò e cominciò a tirare giù le spalline del mio vestito.

M:"sei troppo sexy con questo vestito"

E:"e allora perchè me lo stai togliendo?"😏

M:"perché voglio vedere anche qualcos'altro" disse con lo sguardo malizioso e io subito arrossii.

Quando mi calò il vestito, rimase stupito nel vedere il mio reggiseno di pizzo nero, con le mutandine abbinate simili a un tanga.

M:"Emma da quanto non facciamo l'amore?"

E:"da tanto, troppo tempo"

M:"ecco..."

D'un tratto mi buttò sul letto e salì sopra di me.
Mi palpava il seno come fosse spugna e anche se faceva un pò male, era al tempo stesso eccitante.
Cambiammo posizioni e io mi misi seduta su di lui, in modo tale da riuscire a slacciarmi il reggiseno.
Continuò il suo lavoro stringendo ogni tanto i miei capezzoli e facendomi gemere sempre di più.
Intanto io mi abbassai a slacciare i bottoni della camicia e poi riuscii a toglierli i pantaloni con i denti, prima che ritornò di nuovo sopra di me.
Partì dalla bocca e, lasciando baci qua e là arrivò al basso ventre, dove iniziò ad accarezzarmi lentamente, fino ad arrivare al suo unico scopo: togliermi gli slip.
Piano piano mi allargò le gambe e quando vide che io ero pronta, si tolse i boxer ed entrò violentemente in me.

Spazio autrice

Scusate tantissimo il ritardo, ma è stato un periodo abbastanza difficile. Mi farò perdonare. Scusatemi ancora 🙈❤

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