4. Ricordi.

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" Guarda, Louis, piange....è proprio vero che gli schiavi sono tutti idioti! " disse Cornelia.

" No, Cornelia, alcuni sono più cretini di altri. Si vede che gli dei, quando distribuivano l'intelligenza e sono arrivati al turno di Harry, ne sono rimasti sprovvisti " scoppiò a ridere il romano.

Harry sentì il proprio cuore rompersi in tanti pezzi e chiese, piangendo ormai apertamente:

"Posso andare padrone? "

" Vai, vai pure idiota prima di allagarci la camera con le tue stupide lacrime"

Harry si girò velocemente e corse fuori dalla stanza, rifugiandosi  nella sua camera, dove si lasciò andare ad un pianto disperato.

Quando si fu un po' calmato, estrasse da sotto il suo misero pagliericcio una consunta borsa di pelle e ne svuotò il contenuto sul letto.

Alcune noci ormai immangiabili, un pezzetto di pergamena con il disegno di un fiore, una conchiglia, un omino costruito con piccoli rametti e spago....
Regali che Louis gli aveva fatto quando erano bambini....i suoi unici tesori.

Li osservò alcuni istanti sorridendo tristemente  e poi li rimise nella borsa, nascondendola poco dopo sotto il pagliericcio.

Si alzò togliendo con la mano le lacrime dal suo volto e si affrettò a riprendere il suo lavoro per non incorrere in una punizione da parte del suo ex-amico.

Louis lo fece chiamare verso il tramonto ed Harry si ritrovò nuovamente nello studio del suo padrone.

" Allora " disse il nobile senza perdere tempo " io e mia moglie andiamo nella villa di Ostia per un paio di settimane. Tu continuerai a tenere i conti e a controllare gli affari, chiaro? "

Harry annuì poco convinto e, con un coraggio che credeva di non avere, chiese:

" Padrone, non ti serve un segretario anche ad Ostia? "

Louis alzò il capo e guardò Harry negli occhi e si ricordò...si ricordò della promessa che da bambino gli aveva fatto, la promessa di fargli vedere il mare.

E allora decise di ferirlo, decise di ferirlo ancora una volta.

" Ad Ostia porto Publio, non preoccuparti " risposte con noncuranza " tanto non ho bisogno di curare gli affari là. Mi serve solo qualcuno che lo prenda nel culo quando ne ho voglia e lui è decisamente più bello e giovane di te"

Harry rimase senza fiato di fronte alla crudeltà delle parole di Louis e chinò il capo verso il pavimento.

" Perché sei così cambiato? " sussurrò come se parlasse a se stesso.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora