" Per favore, Harry " insistette il nobile " dimmi chi è il bastardo che ti ha fatto una cosa simile! Deve essere punito, deve pagare per averti fatto così male! "
Lo schiavo specchiò gli occhi in quelli del suo padrone e, a bassissima voce, disse:
" Sei stato tu, qualche anno fa...
Io avevo sbagliato il conto della fornitura di pane per le cucine, tu ti sei arrabbiato, stavi colando sulle tavolette la cera calda e...e...me l'hai lanciata addosso....la stoffa della tunica si è attaccata alla pelle e, quando ho tentato di staccarla...."" No " si alzò in piedi Louis, con le mani nei capelli.
" Padrone, ormai è passato tanto tempo, non fa niente " cercò di rincuorarlo Harry.
" No...io...io sono un mostro...io non merito di vivere " disse il nobile, scappando fuori dalla porta come un pazzo.
Harry tentò di chiamarlo, ma Louis non lo sentì o fece finta di non sentirlo, data l'angoscia profonda che gli devastava il cuore.
Lo schiavo ebbe paura per la reazione del suo padrone, poiché si era accorto che la consapevolezza della crudeltà che aveva manifestato nei suoi confronti stava rendendo Louis emotivamente molto fragile.
Decise quindi di andare a vedere dove fosse, nonostante non si reggesse nemmeno in piedi.
Si alzò a fatica dal letto con solo la fascia inguinale intorno al corpo e, attaccandosi alla parete per non cadere, uscì dalla stanza.
Dato che non conosceva la casa, si aggirò zoppicando per alcuni corridoi, finché non trovò Louis seduto su una sedia nella stanza, che doveva essere la biblioteca.
Vide che stava piangendo e, con orrore, notò che aveva un pugnale tra le mani.
Il più velocemente possibile lo raggiunse e gli mise una mano sopra le proprie.
Louis si riscosse e, trovandosi di fronte il povero ragazzo nudo e scosso da brividi, si spaventò.
" Cosa fai? Sei matto? "
Si alzò quindi di scatto e, a fatica, riuscì a prenderlo fra le braccia.
In qualche modo lo portò nella camera da letto, lo adagiò sul materasso e lo coprì con un lenzuolo di lino ed una coperta.
" Se tu muori, padrone, perché io dovrei lottare per vivere? "
Il cuore di Louis perse un battito di fronte all'affermazione di Harry e, dentro di lui, si sentì ancora peggio di quanto già non stesse.
" Harry, io non pensavo di essere così...non so neanche trovare un aggettivo per definirmi, io non credevo di essere stato capace di provocare così tanto dolore a te, proprio a te, io non ho fatto altro che farti male in tutta la mia vita " disse sconfitto e una lacrima solitaria gli scese su una guancia.

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Amici ( Larry Stylinson)
FanfictionPuò essere eterna l'amicizia? Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico