8. Cosa fare?

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Harry si avvicinò ancora di più alla finestra e ascoltò.

" Non so cosa fare, Antonio, tra un po' la pancia si vedrà e io non riuscirò più a nascondere di essere incinta " stava dicendo Cornelia.

" Devi fargli credere che sia suo, è l'unica soluzione" rispose l'uomo.

" Ti faccio presente che l'ultima volta che sono stata a letto con quel frocio è stata quattro anni fa quando ci siamo sposati. Non mi guarda nemmeno dal punto di vista sessuale"

" Lo sapevo, ma credevo che ultimamente le cose fossero cambiate....vi vedo più uniti, ridete e scherzate e pensavo che lui avesse smesso di correre dietro a qualsiasi culo maschile vedesse"

"Lo sto facendo apposta, amore mio, per non farlo insospettire e perché...perché dobbiamo fare ciò che abbiamo deciso tempo fa...."

" Cornelia....io....è troppo rischioso"

" Allora non mi ami? "

" Certo che ti amo e sai che vorrei vivere con te e avere nostro figlio...ma uccidere un cittadino romano, un senatore per di più..."

" Il piano è perfetto, Antonio, non ci può succedere nulla, ho già nascosto il pugnale sotto le mie tuniche. Quell'allocco di Publio ha accettato subito di eseguire materialmente il delitto. Gli ho promesso la libertà e ci credi?
Ha bevuto la storia che, morto Louis, lo affrancherò. "

" Ma se qualcosa andasse male? Lo schiavo potrebbe spifferare tutto..."

" Antonio....io vedova inconsolabile accuserò subito Publio di aver ucciso Louis e tutto finirà lì.
Lo schiavo sarà messo a morte e basta. Potrà dire tutto quello che vuole, ma il parere di uno schiavo non conta....non è una persona e lo sai benissimo"

Harry arretrò lentamente dalla finestra e si sedette su una panchina lontano dal luogo in cui stavano Cornelia e Antonio.

Cominciò a respirare affannosamente per l'agitazione, mentre il cuore gli martellava nel petto.

Non sapeva cosa fare e aveva paura che, qualsiasi decisione avesse preso, qualcuno avrebbe sofferto dolorosamente.

Poi, però, nella mente gli comparve ancora una volta l'immagine di quel bambino dagli occhi blu che gli teneva la mano e si disse che non poteva permettersi di lasciargli fare la fine che quei due individui avevano progettato per lui.

Allora, lasciando perdere gli anni di insulti e di umiliazioni che aveva subito da parte di Louis, decise di andare da quest'ultimo e riverargli tutto ciò che aveva sentito.

Ripercorse a ritroso la strada che aveva fatto poco prima e bussò titubante allo studio del suo padrone.

Dopo che senti l'uomo concedergli di entrare, Harry aprì la porta e si avvicinò alla scrivania dove Louis stava scrivendo su alcune tavolette di cera.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora