18. Partenza

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Due giorni dopo tutto era pronto per la partenza.

Louis aveva fatto preparare un carro apposta per trasportare Harry, con morbidi cuscini sul pianale e un grande telo bianco per proteggerlo dal sole.

Due schiavi portarono in braccio il malato fuori dalla casa e lo adagiarono dolcemente sul carro.

Louis uscì poco dopo, salutò Anturio facendogli le ultime raccomandazioni e prese posto vicino ad Harry.

Quando Louis ebbe verificato che tutto fosse pronto, fece cenno al guidatore di partire e il carro si mosse dolcemente lungo la via.

Harry cominciò subito a tossire e il nobile lo guardò preoccupato.

" Vuoi...vuoi un po' di acqua? " gli chiese.

Harry annuì e Louis gli avvicinò la borraccia alla bocca, aiutandolo a bere.

Quando ebbe finito di bere, il nobile gli pulì la bocca con un tovagliolo e si rimise a sedere.

Fra i due calò un silenzio imbarazzante finché Harry osò chiedere:

" Padrone.....posso....posso chiederti una cosa senza farti arrabbiare? "

"Certo, chiedi tutto quello che vuoi..." rispose Louis, sospirando.

" Andiamo a Ostia, nella tua casa al mare? "

"Sì, stiamo andando proprio lì. "

"E ci fermeremo molto? "

"Finché sarai guarito e starai bene...."

" Padrone... io non guarirò più, lo sai anche tu...."

"No...no, tu ce la farai, vedrai "disse Louis concitato.

" Io, padrone, non ho più voglia di vivere, sono stanco e poi, se anche guarissi, che vita avrei davanti? Tornare nelle cave a spaccare pietre...."

" No, Harry, staresti a Roma con me, ad aiutarmi negli affari...come prima. "

Lo schiavo scosse la testa sconsolato:

" E che vita era la mia a Roma? Ero solo umiliato, maltrattato e deriso...."

Il nobile si spostò e gli si inginocchiò di fronte:

" No...cambierà davvero...hai sentito cosa ho detto ad Anturio ieri sera?
Io cercherò di essere migliore, ci proverò."

Harry lo fissò negli occhi e vide le iridi azzurre di quello che era stato il suo migliore e unico amico come agitate da un mare in tempesta.

" Padrone, io voglio vedere il mare, una volta nella mia vita e poi andarmene e non soffrire più...."

Gli occhi di Louis si riempirono di lacrime, ma non riuscì a ribattere perché Harry aveva reclinato la testa e si era assopito.

Lo schiavo dormì per tutto il viaggio e si svegliò solo quando due braccia forti lo presero in braccio e lo fecero scendere dal carro.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora