20. Io lotterò

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Harry non lo interruppe, quindi Louis andò avanti con il suo discorso.

" Tutti gli schiavi mi temono, hanno paura di me e dentro di loro mi odiano e vorrebbero la mia morte.
E poi c'eri tu....che...che da bambino eri mio amico e che adesso io...io sapevo di poter trattare anche nel modo peggiore senza che tu dicessi nulla.
Mi dispiace...mi dispiace per averti trattato come una puttana, per le parole cattive che ti ho sempre detto, per averti sempre e solo disprezzato.
Se potessi, tornerei indietro e cambierei tutto e non ti manderei più nella cava solo perché...solo perché non volevo ammettere che mi avevi detto la verità....
E darei tutto ciò che ho per farti tornare la voglia di vivere e di lottare, ma so che hai ragione perché io non merito davvero niente, niente..." terminò il nobile, prendendosi il volto fra le mani.

Harry sospirò e osservò l'orizzonte, poi disse:

" Se tu ci tieni sul serio a me, io...io ci proverò...proverò a guarire."

Louis sollevò di scatto il volto e sorrise incerto :

" Davvero?"

" Sì, cercherò di lottare, padrone "

" Louis..." precisò il nobile.

Harry spalancò gli occhi e chiese :

"Posso sul serio chiamarti per nome? "

" Sì, puoi farlo...puoi farlo "

" Un giorno quando...se...starò meglio potrò vedere i pesci? E i granchi? "

" Certo, ora però c'è troppo vento per te, ti faccio riportare in casa. "

Louis chiamò il servo che aspettava poco lontano e gli ordinò di prendere in braccio Harry e portarlo nella villa.

Quando furono in procinto di entrare, Louis chiese:

" Vuoi andare un po' a riposare? "

Harry annuì esausto e il ragazzo venne portato in una meravigliosa stanza da letto.

Non appena fu adagiato sul materasso morbido e profumato, il riccio rimase immobile per paura di rovinare le coperte.

Era coricato da non più di cinque minuti, quando una tosse convulsa lo colpì.

Louis gli fu subito accanto e lo mise seduto, mettendogli dietro la schiena diversi cuscini.

Gradatamente il ragazzo ripreso a respirare normalmente e, sfinito, si lasciò andare sui cuscini.

Il nobile notò che era accaldato e che la tunica era impregnata di sudore.

Con delicatezza gli tolse la veste bagnata e cominciò a frizionare il corpo con un olio profumato.

Louis non si aspettava che Harry fosse così scheletrico e soprattutto non si aspettava di vedere così tanti lividi e segni di percosse.

Notò poi con orrore una cicatrice circolare sulla coscia sinistra e chiese triste :

" Chi ti ha fatto questa ?"

Harry voltò il viso dall'altra parte e scosse lentamente la testa.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora