33. Nuova vita?

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                                                                                     Roma, tre mesi dopo.

Harry era nella sua stanzetta a piangere, seduto sul pagliericcio che era il suo letto.

Erano tornati da Ostia da due giorni e Louis non si era fatto più vedere.

Il riccio, seppur accolto con gioia da tutti gli schiavi e da Anturio, si era sentito abbandonato.

Louis, appena arrivato a casa, gli aveva detto di tornare alla sua vita di prima e lui era uscito per sbrigare i suoi soliti affari.

Harry aveva sperato di poter mangiare con lui, di potere dormire con lui come ad Ostia, ma la realtà si era rivelata diversa e un po', forse, se l'era aspettato.

Si asciugò gli occhi con le mani e sospirò, poi la sua attenzione venne attirata da un piccione appoggiato sul davanzale della sua finestra.

Il ragazzo gli si avvicinò e, vedendo che l'animale non scappava, gli accarezzò con un dito la testolina.

Notò allora che, attaccato alla zampa, l'uccello aveva un bigliettino.

Lo schiavo lo slegò con cautela, pieno di curiosità e lo aprì.

Lo lesse un paio di volte e corrugò la fronte perplesso.

" Venere è la dea della bellezza e tu, che sei la più meravigliosa delle creature sulla terra, dovresti stare con lei"

Era la scrittura di Louis, di questo era abbastanza sicuro, ma non capiva cosa volesse dire la frase che il suo padrone aveva scritto.

Poi gli venne in mente il giardino con le statue degli dei che era situato dietro la casa ....forse Louis lo stava aspettando lì.

Harry si alzò dal pagliericcio e, timoroso, uscì di casa.

Era buio pesto e, a fatica, si orientò fino a giungere al vialetto che portava al giardino.

Lo percorse velocemente e, giunto alla fine, si fermò con la bocca aperta.

Vicino alla statua di Venere vi era una tavola piena di ogni ben di dio, illuminata da tante torce conficcate nel terreno tramite lunghi bastoni.

Harry si avvicinò con circospezione e vide su una sedia due pacchetti avvolti con stoffe colorate, che avevano attaccato un pezzo di pergamena con scritto " Harry".

Il ragazzo si guardò in giro in soggezione, ma, poi, la curiosità e il fatto di non aver mai ricevuto un dono lo spinsero ad aprirli.

Nel primo regalo trovò una pergamena arrotolata con un nastro rosso.

La svolse velocemente e, quando l'ebbe letta, gli occhi gli si velarono di lacrime....era l'atto di affrancamento....Louis l'aveva liberato....non era più uno schiavo.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora