34. Sorprese

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Harry prese poi l'altro pacchettino e lo aprì velocemente.

Dentro vi era una collana finemente lavorata, con un ciondolo che rappresentava una piccola rana con sotto un campanello dorato.

"Suonalo ogni volta che hai bisogno di me: io arriverò immediatamente " così recitava un bigliettino attaccato al gioiello.

Harry accarezzò con un dito la collana e poi la scosse leggermente, producendo un dolce suono cristallino.

Dopo alcuni istanti, due braccia lo avvolsero da dietro e il familiare profumo di Louis gli invase le narici.

" Ciao ranocchietta !" gli sussurrò il nobile in un orecchio.

" Io credevo che non mi volessi più, che mi avessi dimenticato, invece dovevi preparare tutto questo, padrone....."

" Harry, ti ho già detto di chiamarmi per nome, adesso non sei nemmeno più uno schiavo....."

" Grazie " rispose Harry rigirandosi fra le sue braccia e specchiando i propri occhi verdi in quelli blu del senatore.

Louis annullò le distanze fra loro e bació la bocca dolcissima del riccio con grande passione.

" Hai fame, ranocchietta?" chiese Louis.

" Ho cenato con gli altri schiavi, ma sai che, se c'è qualcosa di dolce, io non mi tiro certo indietro"

" Oh, allora ti faccio provare uno dei cibi che io amo di più..."

Louis prese dal tavolo una ciotola piena di piccoli frutti rossi e chiese ad Harry:

" Le hai mai assaggiate? "

" Che cosa sono? " domandò il riccio.

" Sono fragole di bosco e sono dolcissime "

Harry ne afferrò una e la mangiò mugugnando deliziato.

" Buone vero? E così lo sono ancora di più...." disse Louis, intingendo un frutto nel barattolo del miele e portandolo poi alla bocca del riccio.

" Che delizia, Louis! Sono fantastiche."

I due finirono rapidamente tutti i frutti ed Harry sorrise al nobile mostrando le fossette.

" Ho sempre adorato le tue fossette, sai? Fin da quando ero un bambino...."

" Io ho sempre adorato i tuoi occhi e le tue ciglia, sono bellissime"

Tra i due calò il silenzio finché Harry disse :

" Quando siamo cresciuti e tu...tu sei cambiato, mi mancava terribilmente il poterti toccare, il poterti toccare liberamente, senza essere picchiato o altro"

" Io non so se riuscirò mai a farmi perdonare da te tutto il male che ti ho fatto.
Sappi, però, che, se potessi, cancellerei gli ultimi dieci anni della nostra vita e te li farei rivivere da capo " sussurrò Louis.

Harry sorrise e accarezzò dolcemente la guancia del suo padrone.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora