25. Un patto

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" Solo finché il mio corpo non sarà guarito, poi potrai usarmi ancora come prima, quando vuoi e come vuoi, basta che non mi sostituisci con qualcun altro...che non mi mandi via " disse Harry chinando gli occhi.

" Ascoltami, per favore, io non farò ciò che mi chiedi, non userò più il tuo corpo, non posso farlo..." sussurrò Louis abbattuto.

" È perché sono brutto, vero? Perché sono magro e malato? "

" Facciamo una cosa, Harry, tu adesso pensa a guarire e, mentre ti rimetti in forma, noi impariamo a tornare amici, come un tempo, va bene? "

Lo schiavo lo guardò sconfitto :

" Va bene, come vuoi...."

Louis sorrise tristemente e disse ad Harry:

" Ranocchietta, io non sono capace di amare, non so come si fa"

" Ma se tu fossi capace, cioè se tu imparassi a farlo, vorresti uno come me? "

" Penso che potrei innamorarmi solo di te, anche perché, solo per te, ho pianto in vita mia"

"E...se...se ci provi, padrone? "

"Allora facciamo un patto, un patto io e te. Tu cominci a mangiare e a fare quello che ti dico per guarire e io...io...imparerò ad amare"

" Non tutti, padrone, solo me...."

" Va bene, allora continuerò a trattare male gli altri e vorrò bene solo a te"

" Ma no!! " rise per la prima volta Harry.

" Ho capito, stavo scherzando"

"Tu che scherzi? Giove potrebbe cadere dall'Olimpo, credevo che tu non fossi capace di farlo...."

" Che cosa hai detto? " chiese Louis con voce tesa e arrabbiata.

Harry si allontanò dalle braccia del suo padrone e si accucciò in un angolo del letto facendosi piccolo piccolo.

" Ranocchietta, non avere paura di me, ti prego, non facevo sul serio...è che non sono in grado nemmeno di scherzare....facevo finta di essere arrabbiato "

Harry sorrise, rincuorato e si avvicinò a Louis che, però, si alzò di colpo.

" Adesso, però, i patti sono patti: ti aiuto a sederti e mangi qualcosa!"

Detto questo, gli mise dei cuscini dietro la schiena e lo fece accomodare.

Prese il vassoio, lo appoggiò sulle gambe di Harry e lo invitò a prendere qualcosa.

Lo schiavo osservò i piatti in imbarazzo e sussurrò:

"Padrone, io non so cosa mangiare, non conosco questi cibi "

" Allora ti faccio provare un po' di tutto, però, prima di ogni altra cosa, devi bere questa "disse porgendogli una ciotola.

" Che cos'è? "

" È una minestra speciale per gli ammalati, nutre molto! "

Harry prese il cucchiaio e lo intinse nel liquido, ma, a causa della debolezza, la sua mano tremò e il brodo cadde sul lenzuolo.

" Scusami padrone, non volevo " disse, temendo già la reazione di Louis.

Quest'ultimo, però, lo stupì e, invece di sgridarlo, gli diede un bacio in fronte.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora