" Non importa, Harry, non importa, ti aiuto io " disse Louis, prendendogli il cucchiaio dalla mano e cominciando ad imboccarlo lentamente.Lo schiavo finì tutta la zuppa e poi si appoggiò ai cuscini sfinito.
" Vuoi ancora qualcosa, ranocchietta?" chiese il nobile.
" No padrone, ho mangiato a sufficienza, mangia tu, adesso " rispose Harry.
Louis spiluccò un po' di pesce accompagnato da verdure e poi si dedicò alle pesche cotte con il cumino.
"Che cosa mangi, padrone? " chiese Harry curioso.
" Pesche"
" Sono buone? "
"Vuoi provarle? "
Harry annuì timidamente e Louis gli infilò un pezzo di frutto in bocca.
Il riccio lo gustò estasiato e disse :
"Non ho mai mangiato niente di così buono"
Louis, allora, continuò ad imboccarlo e Harry, alla fine, consumò più della metà del piatto di frutta.
" Sei stato bravissimo...adesso dormi un po', ti devi riprendere dal viaggio.
Buona notte, ci vediamo domani mattina " disse il nobile, togliendo il vassoio e riponendolo sul tavolo." Te ne vai ?" chiese Harry a bassa voce.
Louis si voltò e fissò il riccio negli occhi.
" Vado a lavarmi un po', a cambiarmi, a sistemare le cose e poi vado dormire anche io"
Harry annuì triste e disse :
" Va bene, padrone, buona notte"
Louis, dopo aver sbrigato ogni faccenda, si ritirò nella propria camera e si addormentò.
Fu svegliato nel cuore della notte dal violento temporale che si stava abbattendo su Ostia.
Dato che ormai era sveglio, decise di andare a controllare Harry.
Ancor prima di giungere alla porta della sua camera, sentì dei violenti colpi di tosse e allora si precipitò nella stanza.
Lo schiavo era seduto sul bordo del letto e tossiva convulsamente.
Louis si girò per versargli un bicchiere di acqua e si accorse che la brocca era completamente vuota.
Si mise le mani nei capelli per la sbadataggine e corse in cucina a riempirla.
Non appena fu di nuovo nella stanza, versò una coppa ad Harry e gliela mise fra le mani dopo essersi avvicinato a lui.
Lo schiavo la afferrò come fosse un tesoro e bevve avidamente cercando di respirare regolarmente.
Quando la tosse si fu calmata, Harry volse su Louis gli occhi pieni di lacrime e disse :
" Mi sono svegliato per il temporale, avevo paura, poi ho iniziato a tossire, ma non avevo l'acqua da bere e...ti ho chiamato...tante volte."
" Mi dispiace, Harry, mi dispiace, sono un'idiota...sono un idiota " rispose Louis, scuotendo la testa.
" E non avevo nemmeno Sempronio da tenere in mano, tu l'hai bruciato..." sussurrò lo schiavo.
" Sempronio?"
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Amici ( Larry Stylinson)
FanfictionPuò essere eterna l'amicizia? Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico