26. Sempronio

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" Non importa, Harry, non importa, ti aiuto io " disse Louis, prendendogli il cucchiaio dalla mano e cominciando ad imboccarlo lentamente.

Lo schiavo finì tutta la zuppa e poi si appoggiò ai cuscini sfinito.

" Vuoi ancora qualcosa, ranocchietta?" chiese il nobile.

" No padrone, ho mangiato a sufficienza, mangia tu, adesso " rispose Harry.

Louis spiluccò un po' di pesce accompagnato da verdure e poi si dedicò alle pesche cotte con il cumino.

"Che cosa mangi, padrone? " chiese Harry curioso.

" Pesche"

" Sono buone? "

"Vuoi provarle? "

Harry annuì timidamente e Louis gli infilò un pezzo di frutto in bocca.

Il riccio lo gustò estasiato e disse :

"Non ho mai mangiato niente di così buono"

Louis, allora, continuò ad imboccarlo e Harry, alla fine, consumò più della metà del piatto di frutta.

" Sei stato bravissimo...adesso dormi un po', ti devi riprendere dal viaggio.
Buona notte, ci vediamo domani mattina " disse il nobile, togliendo il vassoio e riponendolo sul tavolo.

" Te ne vai ?" chiese Harry a bassa voce.

Louis si voltò e fissò il riccio negli occhi.

" Vado a lavarmi un po', a cambiarmi, a sistemare le cose e poi vado dormire anche io"

Harry annuì triste e disse :

" Va bene, padrone, buona notte"

Louis, dopo aver sbrigato ogni faccenda, si ritirò nella propria camera e si addormentò.

Fu svegliato nel cuore della notte dal violento temporale che si stava abbattendo su Ostia.

Dato che ormai era sveglio, decise di andare a controllare Harry.

Ancor prima di giungere alla porta della sua camera, sentì dei violenti colpi di tosse e allora si precipitò nella stanza.

Lo schiavo era seduto sul bordo del letto e tossiva convulsamente.

Louis si girò per versargli un bicchiere di acqua e si accorse che la brocca era completamente vuota.

Si mise le mani nei capelli per la sbadataggine e corse in cucina a riempirla.

Non appena fu di nuovo nella stanza, versò una coppa ad Harry e gliela mise fra le mani dopo essersi avvicinato a lui.

Lo schiavo la afferrò come fosse un tesoro e bevve avidamente cercando di respirare regolarmente.

Quando la tosse si fu calmata, Harry volse su Louis gli occhi pieni di lacrime e disse :

" Mi sono svegliato per il temporale, avevo paura, poi ho iniziato a tossire, ma non avevo l'acqua da bere e...ti ho chiamato...tante volte."

" Mi dispiace, Harry, mi dispiace, sono un'idiota...sono un idiota " rispose Louis, scuotendo la testa.

" E non avevo nemmeno Sempronio da tenere in mano, tu l'hai bruciato..." sussurrò lo schiavo.

" Sempronio?"

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora