When I'm with you, I'm standing with an army.
Ellie Goulding
"Non esiste" afferma Dylan con tono preoccupato.
Mi giro per guardarlo negli occhi "solo cinque minuti. Puoi stare tranquillo, va tutto bene" sforzo un sorriso. Non va per niente bene, ma ho accantonato i miei problemi da una parte fin troppe volte. È strano, e troppo forte per me. Ma lui si trova proprio di fronte a guardarmi come se fossi uno alieno, una sconosciuta, qualcosa mai vista prima. Era troppo abituato a vedermi non fiatare alla sua presenza, a chinare il capo come ho sempre fatto.
Ashley sta nel suo posto utilizzando come antistress le sue unghie. In altre occasioni l'avrei presa in giro rinfacciandole che è sempre stata una tipa che si mantiene le mani curate, adesso, invece, noto la preoccupazione nei suoi gesti, e la vulnerabilità che ha sempre nascosto dietro i suoi occhi.
L'aria diventa sempre più pesante e il cielo stellato non si nota più a causa degli scoppi. Sembra tutto più fragile, tutto appeso ad un filo. Un filo facile da spezzare, facile da tirare via.Dylan se ne va via sussurrandomi che non mi lascerà sola ma si limiterà soltanto ad entrare in macchina e osservarci. Sapevo che lo avrebbe fatto, e in un certo senso ci speravo vivamente; la sua presenza, sapere che si trova vicino a me, mi dona sicurezza.
Mio padre fa un verso strano con la bocca. Un tic che ha sempre fatto per deridere qualcuno.
"Quello è il tuo nuovo ragazzo?" Chiede con disinvoltura.
Fra tutte le domande che poteva farmi, questa è la prima che gli è venuta in mente? Non che mi aspettassi chissà che cosa, ma è passato così tanto tempo che non ricordavo nemmeno il suono della sua voce.
"Sì" Rispondo.
Ashley sospira e sembra che voglia dire qualcosa. Apre la bocca e la richiude più volte poi decide di stare zitta.
"Vuoi dire qualcosa Ashley?" La guardo con sufficienza.
È stata lei a pianificare tutto questo. A quale scopo poi? Voleva davvero riallacciare i rapporti con me, ma poi si presenta qui la notte di capodanno con quest'uomo?
La notte di capodanno poi? Perché proprio adesso?"Io- io volevo dirtelo" inizia a giustificarsi.
"Volevo che le cose si chiarissero fra di noi, gli avevo inviato soldi per farlo venire qui, ma non pensavo arrivasse oggi e-""Posso parlare anch'io?" Interviene l'uomo arriciandosi la barba folta con le dita.
Ashley tace immediatamente, io invece lo guardo con un groppo in gola.
"Non c'è bisogno di parlare adesso, volevo soltanto vedere mia figlia" mi guarda. Quegli occhi colmi di finta compassione mi hanno ingannato già troppe volte. Erano pochissime le volte che mi chiamava così, e tutte le volte che lo faceva era per ottenere qualcosa, e tutte le volte io ci ricascavo; in continuazione.
Quasi sto per fuggire via ma faccio un respiro costringendo me stessa a rimanere incollata sul mio posto. "Visto che ti sei presentato, puoi parlare anche adesso."
In risposta mi sbadiglia in faccia "non penso sia una buona idea. Vai a festeggiare e parliamone domani"
Mi sto irritando "No, parliamone adesso. " Urlo facendo accigliare entrambi.
"Vedo che ti sono cresciute le palle. Non mi piace questo tuo atteggiamento Ally Rose Stewart" Fa con tono autoritario.
"Chi ti ha insegnato a rispondere così? Scommetto il tuo fidanzato" Ridacchia e io non posso fare a meno di guardarlo con disgusto.
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It was worth it.
Romance"Con te tutto n'è valsa la pena. Lo sai bene, siamo distanti, ma non assenti. Ricorderò sempre i giorni in cui mi hai fatta sentire unica, in cui mi hai aiutata a farmi ritrovare me stessa, a farmi diventare quella che sono ora: più forte, più deter...