Capitolo 36

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I don't wanna live forever

Zayn Malik, Taylor Swift



Una piccola fitta si fa sentire nel mio ventre aumentando il mio disagio in questo momento.

La signorina, con le sopracciglia aggrottate e uno sguardo infuocato, attende che le dia una risposta.

Questa è davvero buona. Ormai me la ritrovo sempre fra i piedi e non per dirmi cose carine. Tra il ciclo e quello che mi sta passando per la testa in questo momento è difficile decidere su chi scaricare la mia rabbia.

"Jenna..." La guarda Lucky in modo insistente chiedendosi probabilmente il motivo della sua sfuriata nei miei confronti.

Se solo sapesse...

Improvvisamente diventa rossa, nel vero senso letterale della parola. Spalanca gli occhi e apre leggermente la bocca come per voler dire qualcosa, ma dalla sua bocca escono solo monosillabi sconnessi, facendo capire quanto è nervosa solo perché il ragazzo che le ha fatto perdere la testa ha pronunciato il suo nome.

Mi fa pena vederla in quello stato e tutti quei modi sfacciati e tranquilli che usava con me sembrano nemmeno esistere nella sua natura.

Sospiro e mi alzo per porre fine a questa situazione piuttosto imbarazzante. "Grazie per il tè, ci vediamo." Gli dico per poi avviarmi verso Jenna che ancora fissa incredula Lucky.

"Andiamo." Le prendo il braccio, approfittando del suo momento di trance per trascinarla via senza la sua opposizione.

Continuo a camminare per il corridoio insieme a lei che ha la stessa espressione.

"Mi ha chiamata per nome... non mi ha mai chiamata per nome." Confessa, con voce tra metà sognante e metà completamente rimbambita.

"Non vai in mensa?" Chiedo con una smorfia.

E' completamente andata per lui e se ne potrebbe accorgere chiunque.

Scuote la testa piano e in silenzio, tolgo la mia mano dal suo braccio che ancora la teneva stretta e andiamo in camera allo stesso passo.

E' già strano per me che non mi stia urlando addosso, ma l'effetto di Lucky su di lei è come la droga.

Fra qualche oretta dovrebbe arrivare la psicologa e sono nervosa anche per questo. Un'altra fitta di dolore arriva così mi piego in due sul letto sperando di migliorare le cose.

"Io non ho comunque finito con te." La voce di Jenna mi fa alzare la testa dal cuscino per poi vederla a braccia incrociate.

Alzo gli occhi al cielo sbuffando. Si è ripresa più in fretta di quanto sperassi.

"Stavo prendendo un tè, non mi sembra una cosa eclatante da fare al bar."

"Come no, stavi cercando di abbordare il barista."

Anche?

Mi alzo dalla mia posizione per niente comoda per rivolgerle completamente la mia attenzione. "Jenna, io sono fidanzata. Non mi importa niente né di Lucky né di qualsiasi altra persona qui dentro." Le spiego con tutta sincerità.

"Certo e come mai stavate chiacchierando?"

"E tu perché mi fai tutte queste domande? Sarà perché ti piace?" Chiedo prendendola in contropiede, a giudicare dal rossore della pelle.

"Non dire sciocchezze." Prova a dissimulare.

Faccio un piccolo sorriso. "La tua faccia dice proprio il contrario." Le faccio notare e il suo viso si tinge di colore ancora più intenso.

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