You makes me feel like a dangerous woman
Ariana Grande
Leggo e rileggo le poche righe che mi sono appena state inviate. E' anonimo, non sapevo nemmeno si potessero inviare messaggi per via anonima, tecnologica come sono. Un brivido percorre lungo tutta la mia schiena e non riesco muovermi di un passo. Chi potrebbe essere? E se fosse lui? Quel verme ha fatto credere di voler riparare i suoi errori, e ha letteralmente ipnotizzato Ashley solo perchè sa che ha dei soldi. Ma cosa vuole adesso da me?
"Ally?"
"mh?" Alzo lo sguardo verso di lui.
"Fammi vedere quel telefono." Chiude gli occhi porgendomi la mano.
Non era complicato da parte sua notare il mio strano comportamento, ma onestamente a questa stupida cosa non voglio starci a pensare più di tanto. Lo ha sempre fatto, ha sempre cercato di minacciarmi in qualsiaisi modo e io ho bisogno di stare lontana da lui da tutti i punti di vista.
"Perchè lo vuoi?" Chiedo titubante.
Sospira trapelando il suo cambio d'umore. "Ho per caso scritto sulla fronte stupido? E' da quando siamo entrati in casa che fissi preoccupata quell'aggeggio e io voglio sapere cosa mi nascondi." Il suo tono la dice lunga sulla sua irritazione.
"E' solo Kyle. Mi dispiace avergli dato buca, tutto qui." Dico rimettedo il cellulare in tasca. Dopo cancellerò i messaggi e se possibile cambierò il mio numero.
Lascia cadere la mano sul suo fianco e mi fissa interdetto sul da farsi. So che non è convinto della mia giustificazione, ma non voglio stare tutto il tempo a preoccuparmi di quel mostro. Non ho la pallida idea di cosa fare con Ashley, visto che al momento è l'unica persona di cui mi importi. A tratti, l'ho sentita vicina a me come nessun'altro aveva mai fatto. E' l'unica cosa che ho sentito più vicina della mia famiglia e ora sembra che quell'unico piccolo legame venuto a formarsi, si sia dissolto con delle semplici parole da parte di papà.
"Andiamo, ho fame." Annucio aprendo la porta e dirigendomi già fuori prima che possa ribattere.
Scendiamo nell'unico garage a fianco e aspetto che apra la macchina. "Vuoi guidare tu?" Chiede facendomi aprire la bocca meravigliata. Ho sentito bene? Si è appena offerto di farmi guidare la sua macchina?
"Dici davvero?" Chiedo aprendo bene le orecchie, non si sa mai.
"Mm mm" Annuisce porgendomi la chiave che prendo titubante dalle sue mani. Lo guardo attentamente studiando e prevedendo qualsiaisi fregatura, ma le chiavi vengono a contatto con le mie dita e le guardo.
"Sicuro non ci sia la fregatura?" Chiudo gli occhi in due fessure.
Non è molto affidabile questa sua strana affermazione. Ricordo che quando volevo guidare dovetti pregarlo in tutte le salse e in più mi urlò per tutto il tragitto chiedendomi di stare attenta.
"No, senti non mi fido." Allugo la mano pronta a rendergliele. "L'ultima volta hai fatto un casino della madonna quasi non mi ammazzavi, ed eravamo in una strada deserta; figuriamoci ora per le strade di Los Angeles."
Sospira alzando gli occhi al celo. "La vuoi prendere questa patente oppure no? Ti prometto che non griderò, tu sta solo attenta e fai esattamente quello che ti dico io."
Lo guardo poi guardo le chiavi. Sto per compiere diciotto anni, e non ho ancora la patente.
Sospiro e mi avvicino dalla parte del conducente aprendo la portiera. Sono ancora titubante da questa sua scelta, ma mi allaccio comunque la cintura. Faccio un respiro profondo, spero di non commettere errori fatali. Giro la chiave e sotto il suo sguardo attento parto, ho un'ansia assurda e le macchine passano accanto a me facendomi spaventare moltissimo. Dylan non dice una sola parola e questo mi mette più ansia di quanto in realtà non dovrebbe.
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It was worth it.
Romance"Con te tutto n'è valsa la pena. Lo sai bene, siamo distanti, ma non assenti. Ricorderò sempre i giorni in cui mi hai fatta sentire unica, in cui mi hai aiutata a farmi ritrovare me stessa, a farmi diventare quella che sono ora: più forte, più deter...