Nuvole bianche
Ludovico Einaudi
La mia goccia preferita non è riuscita ad arrivare in fondo in tempo prima delle altre; si è aggiudicata la terzultima posizione. Ne scelgo un'altra e proprio quando sembra arrivare al punto di arrivo, si blocca per colpa del vetro appannato e viene superata dalle altre.
Non so cosa sia sinceramente peggio: io che sto come una bambina a fare competizione di gocce oppure il fatto che a Los Angeles piove in questo punto dell'anno. Sono super annoiata e allo stesso tempo in ansia per quello che ho in mente di fare. Dopo aver parlato con lui, sento di aver la forza necessaria di riuscire a denunciare mio padre, di vivere con tranquillità ed essere indipendente nella vita.
"Ah, sei qui?" La voce di Kyle mi fa girare dalla sua parte.
L'ho praticamente piantato in asso e sono corsa via da lui. Mi sento umiliata e nuda di fronte alla sua presenza e sapere che era già a conoscenza della mia situazione, aumenta a dismisura la mia vergogna nei miei stessi confronti.
"Sì, ho già parlato col preside e tutto..." Mi tocco le mani nervosamente.
"Questo me lo hai già detto." Constata.
"Perché sei scappata via?" Chiede e io non riesco neanche a guardarlo negli occhi.
"Devo davvero rispondere?" Chiedo.
Sento un sospiro provenire dalla sua bocca e successivamente avvicinarsi a me. Mi alza il viso con entrambe le mani, mi regala un sorriso e mi racchiude in un abbraccio. Lo stringo forte a me cercando di colmare il vuoto nel mio petto ma non ci riesco.
Non è abbastanza e so anche il perché; l'abbraccio di cui ho bisogno non è il suo.
Mi stacco e gli sorrido. "Scusami se ti ho mentito."
Lui scuote la testa. "Non scusarti di niente. So che non è facile affrontare un argomento così delicato."
E' sempre così comprensivo, sempre accondiscendente nei miei confronti anche quando non me lo merito affatto. Mi sembra di dovergli tanto ogni volta che lo guardo negli occhi eppure mi ascolta senza chiedermi niente in cambio. E mi sento maledettamente egoista per questo.
"Tu come stai?" Gli chiedo mettendomi a sedere sul letto con le mani appoggiate dietro.
"Bene nel complesso. Sono ancora con l'idea fissa di continuare i miei studi qua, ho ricevuto la conferma per la borsa di studio qualche settimana fa, devo solo cercare di non far abbassare per nessuna ragione la mia media scolastica."
"Sono contenta per te, sei sempre stato bravo. Ma a parte la scuola come sta andando?"
Aggrotta la fronte. "Che vuoi dire?"
Lo guardo con un sopracciglio alzato "Non ti piace nessuna? E' strano visto che nella nostra vecchia scuola ti fidanzavi continuamente."
Alza gli occhi al cielo e posso notare la sua espressione leggermente imbarazzata. "Le californiane non sono questo granché." Ribatte, facendomi pressare le labbra per non ridere.
"Come no, stento a credere che non ci sia nessuna." Continuo ad indagare.
Kyle è sempre stato un ragazzo egocentrico quando si parla di ragazze. C'è da dire anche che aveva abbastanza persone a stargli dietro e vederlo imbarazzato in questo modo mi fa veramente ridere.
"Okay, forse qualcuna c'è." Ammette e io allargo il mio sorriso.
Lo sapevo.
"Ti conosco bene io, allora... chi è?" Chiedo avvicinandomi a lui attendendo una sua risposta.
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It was worth it.
Romance"Con te tutto n'è valsa la pena. Lo sai bene, siamo distanti, ma non assenti. Ricorderò sempre i giorni in cui mi hai fatta sentire unica, in cui mi hai aiutata a farmi ritrovare me stessa, a farmi diventare quella che sono ora: più forte, più deter...