CAPITOLO 3- Marco

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12.15 La sveglia suonava, sblocco la tastiera del cellulare ed ecco i mille messaggi di ragazze con cui ho scambiato numero, premo elimina messaggi nell opzioni, accendo la radio quando sento suonare il campanello, mi dirigo verso il corridoio apro e vedo stefano il mio più caro amico《Marco, ma che fine hai fatto ieri notte ti aspettavo!》cazzo, mi ero dimenticato di chiamarlo con una scusa e dirgli che non sarei andato nella solita festa che organizzavano i miei amici con tante ragazze e alcool, 《si scusami, ieri dopo il lavoro sono andato a casa avevo mal di testa!》risposi mentendo 《beh stasera ti rifarai amico mio, ci sono certe ragazze!》disse Stefano strizzandomi l'occhio poi mi salutò con il cenno della mano e andò via.
Avevo il volto ancora addosso di quella "lucy" si, non era il mio genere ma qualcosa in lei mi spingeva a conoscerla, quindi presi il cellulare e gli inviai un messaggio:
12.35 io: buongiorno Lucy 😄
Andai in camera presi la borsa della palestra e ci infilai la canotta e pantaloncini...
Accesi la radio nella mia macchina per distrarmi da quella ragazza, forse un po di palestra mi potrà aiutare a pensare tutt'altro. Guidai per 13 minuti, finché non vidi il palazzo verde dove c'era la palestra che frequentavo da quasi tre anni, era l'unico modo per sfogarmi sulla perdita dei miei genitori, un guidatore drogato e alcolista uccise i miei genitori, il mio unico punto di riferimento il mio stato di felicità dipendeva da loro fino a quel giorno dove quel figlio di puttana me lì portò via in un secondo. Ed é per questo che iniziai a essere arrogante, usavo ogni ragazza che si infilava tra i miei boxer avevo preso la vita troppo male dopo quel giorno, e iniziai a lavorare in una discoteca come barista grazia al mio unico amico Stefano.
Dopo quel pensiero dei miei genitori ecco il nervosismo, si faceva sentire scesi dalla macchina e andai dritto nella stanza dei pesi senza salutare nessuno!
Dopo due ore di palestra mi resi conto che non mi ero neanche cambiato, uscì dalla palestra e mi diressi verso la mia auto salì e presi dalla mia tasca dei pantaloni iPhone 6 messaggi di ragazze, ma nessuna di quella ragazza "Lucy", perciò avevo in mente di mandargli un altro messaggio
17.56 io: dormi ancora? Ne deduco visto che ieri dicevi "ho sonno"

Arrivato a casa mi misi nel letto, accesi la tv e ordinai una pizza asporto. SPERAVO CHE LA SERATA SI CONCLUDESSE CON QUELLA RAGAZZA NEL MIO LETTO.

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