CAPITOLO 5- Marco

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Lucy era seduta sulla panchina accanto a me, i suoi capelli biondi e lunghi che gli coprivano quel seno prosperoso che pur avendo una felpa si notavano, quei occhi color azzurro mare che se le ammiravi ti perdevi nell immenso e poi quelle curve del suo corpo che erano perfetti su di lei, 《allora raccontami di te 》sussultai perché mi ero perso tra la sua bellezza e perfezione di ragazza. Non ero quel ragazzo che raccontava del suo passato perciò mi limitai a dire 《lavoro come barista, e nel tempo libero mi sfogo sulla palestra, sono un ragazzo come tutti gli altri che piace il divertimento. Raccontami di te invece》, intrecció le dita e abbassò lo sguardo 《non cé molto da sapere, abito con i miei genitori ancora per poco e lavoro per accumulare qualche soldo, tra qualche mese io e la mia migliore ci trasferiremo in una casa tutta nostra per gli studi》mentre raccontava di lei, la ammiravo, c'era qualcosa in lei che mi attraeva. 《Sei impegnata con qualcuno?》lei rimase immobile per quella domanda la cosa buffa e che sulle guancie si stavano formando un cerchio rosso 《no, a dire il vero non ho mai avuto una relazione, non mi sono mai interessata ad un ragazzo》ma che cavoloo!! Una ragazza bella e sensuale.《E tu invece?》a quella domanda non sapevo che rispondere, in effetti non ero impegnato con nessuno 《lucy, io sono un ragazzo che non ricorda il nome delle ragazze che porta nel proprio letto di casa, e che la mattina dopo le caccia via con una scusa, perciò no non sono impegnato》dissi con tutta sincerità e per metterla in guardia da me, lei rimase in silenzio e guardava le macchine che passavano, poi tirò il telefono fuori dalla tasca 《sono le 23.15 devo proprio andare》disse in fretta e imbarazzata, si alzò, ma quando si alzò per andare sentii un dolore al petto forse perché non ero mai stato piantato così, la presi per un braccio la feci voltare verso di me e appoggiai le mie labbra sulle sue, aveva la bocca di un gusto "panna e fragola" un bacio di passione, un bacio impacciato, un bacio dalla quale non pensavo mi facesse un effetto così bello. Si staccò e mi salutò e la vidi allontanarsi da me.
Era così fragile,e io ero uno stronzo bastardo con la paura di farle del male.

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