CAPITOLO 18- Lucy

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Me ne andai, non riuscivo a vedere niente le lacrime, mi impedivano ha vedere bene la strada, presi l'iPhone e chiamai Erika 《ti prego vieni a prendermi》dissi tra singhiozzi, 《tesoro stai piangendo che succede? dove sei?》《ero a casa di Stefano con marco, ti aspetto nella via principale》 《arrivo Lucy stà lí》. Avevo il cuore rotto in mille pezzi, un dolore che non avevo mai provato e in quel momento arrivò un messaggio
Marco: lucy dove sei? Ho provato a chiamarti ma diceva occupato, dobbiamo parlare.
Dobbiamo parlare? Dopo che mi aveva presa in giro voleva parlarmi? In quel momento per la prima volta riuscivo ad odiare una persona!
Dopo 15 minuti arrivò Erika si accostó sulla via scese dalla macchina e mi abbracció , solo quelle braccia potevano darmi forza, 《tesoro cosa è successo?》 La guardai dritta nei occhi e dissi tutto all'unica persona che potevo fidarmi《 sono una stupida, sono andata a letto con Marco, ieri sera era stato carino con me e oggi da Stefano c'era quella ragazza del centro commerciale, mentre stava con me andava a letto con quella》《che bastardo e che puttana, vieni andiamo》la mia amica mi prese per mano e salimmo sulla macchina. Mentre guardavo fuori dal finestrino e le lacrime uscivano da sole, il cellulare squilló presi l'iPhone e vidi che era una chiamata di Marco, 《è lui?》disse Erika, gli feci cenno di sì con la testa e lei mi prese da mano il cellulare e rispose 《lascia in pace Erika o te la vedi con me brutto stronzo》riattacó e mi diede il telefono 《grazie Erika, grazie perché posso fidarmi di te》allungò la sua mano sulla mia e la strinse 《sono la tua persona》.

Dopo aver mangiato un panino in un bar Erika chiamò i mie genitori con la scusa che domani dovevamo entrare presto al lavoro gli disse che mi sarei fermata da lei a dormire. Avevo pensato tutto il giorno a Marco, era come se mi avessero aperta in due senza anestesia, un dolore troppo forte per una ragazza sensibile come me, Marco mi mandò tanti messaggi ma avevo deciso di ignorarlo, 《domani mi accompagni ha prendere una sim nuova?》chiesi a Erika 《certo, ma ancora insiste?》 《si》mi venne da piangere, abbassai la testa e lei mi prese le mani e mi disse 《non ti ho mai vista così, passerà ci vuole tempo ma passerà》.
Guardammo una serie tv e mangiammo schifezze, finché non ci addormentammo tutte e due.

La mattina dopo andammo al lavoro, io ero a pezzi, soffrivo e tanto, ma mi feci forza per mostrare il mio sorriso sul lavoro, alle 19.00 uscimmo prima per comprare una sim nuova. Marco mi chiamò tutto il giorno.
Avevo deciso di vivermi la mia vita ed iniziare a conoscere gente nuova per svagarmi.
Piano piano doveva passarmi questo dolore atroce nel cuore.

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