Capitolo 32 "Giornataccia"

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Era mattina inoltrata e Legolas stava tornando verso il palazzo con Tauriel e Fanon, il suo nuovo amico, chiacchieravano scambiandosi opinioni sull'allenamento appena concluso quando... Fanon tirò fuori un discorso piuttosto interessante "Legolas, lo sai che l'istruttore ci porta a fare un giro nel bosco? Parte sorvegliata ovviamente" Al giovane principe si illuminarono gli occhi "Davvero? E quando? Voglio venire anche io!" Tauriel lo guardò e disse "Questo pomeriggio, dopo il pranzo" Fanon frenò le fantasie dell'amico "Mi spiace dirti che solo i più bravi possono partecipare" il bambino lo guardò ridacchiando e rispose ironico "Tu sai che sono più bravo di te" Tauriel scoppiò subito a ridere innervosendo Fanon, che non tardò a dire "Sarà, ma tanto il tuo paparino non ti manderà mai" il principino si domandò se Fanon fosse davvero suo amico, poi lo guardò e alzò le spalle "Sono sicuro che se glielo chiedo come so fare... Mi manderà" Tauriel sorrise all'amico "Allora ti aspettiamo al campo di addestramento dopopranzo, a dopo."

Legolas e Thranduil erano seduti a tavola, quest'ultimo sorseggiava del vino studiando l'espressione del figlio, una volta individuata la natura di quell'espressione lo guardò alzando un sopracciglio e chiese "Cosa vuoi chiedermi?" Il bambino gli sorrise e fece una faccia da vero angioletto, poi rispose "Posso venire sulle tue gambe... Aduccio?" Il padre continuò a guardarlo con sospetto ma gli diede ugualmente il permesso, il principino si sedette sulle gambe del padre che gli posò un bacio tra i capelli "Adesso dimmi, cosa vuoi chiedermi? Lo so che c'è qualcosa sotto" Legolas alzò lo sguardo incontrando quello impassibile del sovrano, prese un bel respiro, facendo scappare un leggero sorriso a Thranduil e disse con la sua vocetta angelica "Ada... Oggi l'istruttore porta i più bravi nel bosco, nella parte sorvegliata ovviamente ... Posso andare?" A quella domanda, il Re si irrigidì e divenne serissimo, i suoi occhi divennero duri... Dei veri occhi di ghiaccio, guardò il figlio dritto negli occhi e rispose "Ti proibisco di prendervi parte, niente ma... Questo è ciò che ho deciso, questo è ciò che sarà" a Legolas si riempirono gli occhi di lacrime "Ma... Io sono il più bravo! Me lo merito... Perché non posso? Dimmi almeno perché!" Thranduil gli diede un leggero scappellotto e lo rimproverò "Mi sembrava di aver detto niente ma! Va a sederti al tuo posto e finisci di mangiare" Il bimbo scese dalle gambe del padre e lo guardò con sdegno "Se non mi dici perché.... Come posso capire?!" A quel punto il Re si alzò in piedi in tutta la sua imponenza e tuonò arrabbiato "Legolas Thrandulion! Ti ho detto NO! TI ORDINO DI NON SECCARMI PIÙ CON QUESTA STORIA!" Il principino lo guardò visibilmente scosso e disse "Non ho più fame, vado in camera a riposare" Thranduil gli fece cenno di andare... E di andare in fretta, poi si rimise a sedere e bevve vino finendo di mangiare, ripensò a come si era comportato e capì che era giusto così... Legolas era piccolo per capire e non era il caso di mostrargli debolezza... Lui era pur sempre suo padre è come tale... Doveva rispettarlo!

Nel frattempo Legolas aveva deciso che... Se non gli aveva voluto spiegare il motivo, allora questo motivo non esisteva! Prese l'arco, i pugnali e uno zainetto... Raggiunse il gruppo fingendosi felice per il fatto che il padre l'avesse mandato. Tauriel lo accolse con un gran sorriso "Sapevo che ti saresti fatto mandare!" Fanon lo guardò incredulo e gli fece un inchino "Complimenti, ci sei riuscito" Legolas ridacchiò per il suo gesto e dopo pochi minuti udirono la voce dell'insegnante "Bene, partiamo... In fila per due, seguitemi e non distraetevi. Non ho intenzione di dover venire a cercare le vostre chi appetite disperse nel bosco" Tutti i bambini obbedirono e cominciarono a seguirlo.

Thranduil era seduto sul trono e ripensò, ancora una volta, al viso triste del suo bambino

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Thranduil era seduto sul trono e ripensò, ancora una volta, al viso triste del suo bambino... Si alzò e si diresse nelle stanze del figlio, busso ma non ottenne risposta "Legolas, non fare l'offeso... Lo sai che mi dispiace alzarti la voce" di nuovo... Non ottenne risposta, a questo punto entrò lo stesso e non vedendolo lo cercò... Sotto il letto, nell'armadio, in bagno e cominciò a scoraggiarsi "Legolas vieni fuo..." In quel momento notò l'assenza dell'arco e dei pugnali... Si raddrizzò e il suo viso venne impossessato dalla rabbia... "ORA LO SISTEMO!"

Il gruppo si stava riposando in mezzo al bosco, Legolas sprizzava gioia da tutti i pori e non riusciva a stare fermo, Tauriel ridacchiò e gli diede una spintarella amichevole. Fanon intravide una figura avvicinarsi "Legolas... Mi sa che sei nei guai" il principino balzò in piedi e si girò lentamente, alle sue spalle trovò il padre con l'espressione più arrabbiata che avesse mai visto... Thranduil smontò dal suo alce e fissò Legolas per un istante, un momento dopo gli schiantò uno schiaffo dritto in faccia, Legolas non ebbe nemmeno il tempo di accorgersene... Che si ritrovò sull'alce col padre. Per tutto il tragitto non volò una mosca, una volta a palazzo però... Legolas gli disse timidamente "Scusa Ada..." L'altro non gli rispose, lo prese di peso e lo porto nella sua stanza, lo guardò severamente "Legolas... Non mi sarei mai immaginato un simile atteggiamento da te! Legolas... Mi hai molto deluso" il bambino abbassò lo sguardo "Io non ci vedevo nulla di male... Se tu mi avessi spiegato il perché.." Thranduil gli sollevò il mento e lo fissò arrabbiato "SAREBBE COLPA MIA?!" Il principino non rispose, in quel momento si ricordò della guancia che cominciò a bruciargli tutto di un botto "Mi hai fatto male, Nana non lo avrebbe mai fatto..." Nel solo sentirla nominare Thranduil sentì una ferita riaprirsi, una ferita al cuore "Legolas! Lo sai che non voglio che venga nominata! LO SAI!" Il bambino si sdraiò sul letto "Lo so, scusa... Ti prometto che non la nominerò più, sono in punizione.. Lo so, ora lasciami solo" detto ciò incominciò a piangere caldi lacrimoni argentei e a singhiozzare, Il Re uscì col cuore spezzato, non avrebbe voluto fargli del male o urlargli in quel modo... Si sentiva un mostro e decise di uscire nel bosco, per rinfrescarsi le idee...

Mentre passeggiava, immerso nei propri pensieri, un gruppo di orchi cominciò a seguire i suoi movimenti

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Mentre passeggiava, immerso nei propri pensieri, un gruppo di orchi cominciò a seguire i suoi movimenti... Fin quando lui non sentì dei rumori alle spalle, si girò di scatto estraendo la spada... Gli orchi lo accerchiarono velocemente e risero di lui "Cosa credi di fare, sciocco elfo biondo?" Thranduil fece roteare la spada e cominciò a battersi, aveva proprio bisogno di sfogarsi! Il combattimento durò a lungo finché... Non rimasero soltanto lui e un orco, il Re gli puntò la spada alla gola dicendo "Cosa credi di fare, sciocco orco putrido?" Questo non rispose e con una mossa improvvisa lo ferì al petto. Thranduil gli tagliò di netto la testa, tentò di curarsi con un po' d'Athelas ma capì che non sarebbe servito a nulla... Cominciò a trascinarsi verso il palazzo con il sangue che fluiva senza sosta....

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