Capitolo 24 "Problemi in vista"

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Erano le due del pomeriggio e la regina leggeva a Legolas e Brethil un libro sulla magia, in quel momento qualcuno bussò alla porta e i bambini sbuffarono "Chi è che interrompe? Speriamo che sia una cosa seria!" Elithien diede il permesso di entrare, Galion avanzò verso di lei preoccupato "Mia signora, una lettera urgente da Lothlorien!" L'elfa annuì e lo congedò... Il principino la guardò incuriosito "Che dice nana?" Lei non rispose, continuò a leggere la lettera con gli occhi sbarrati e la fronte imperlata di sudore freddo! "Nana! Rispondimi.. Nana?" La regina si alzò con la lettera in mano e disse "Non sono cose per bambini fogliolina, vado da Ada... Voi due fermi qui! Torno subito" detto ciò uscì dalla stanza e corse nella sala del trono "Guardia, Re Thranduil può ricevermi?" L'elfo scosse il capo e rispose "Si sta svolgendo un incontro con un nobile... Ma è l'ultima udienza del giorno" la donna annuì, ma prima di andarsene ordinò "Quando ha finito digli che lo ho cercato... E che è urgente" tornò di sopra e ricominciò a leggere la storia ai piccoli spettatori. Appena finì Thranduil bevve un po' di vino e si avviò verso lo studio, una guardia lo fermò "Mio signore... La regina ha urgente bisogno di parlarti" il re annuì e andò verso le stanze del figlio, l'avrebbe sicuramente trovata lì. Bussò alla porta ma entrò prima di ricevere una risposta, dopotutto a lui non serviva il permesso "Ciao bambini, Eli dovevi dirmi qualcosa?" I piccoli lo salutarono un po' seccati per l'ennesima interruzione e la regina annuì prontamente "Si, ho urgente bisogno di parlarti. Da soli" Thranduil le indicò la porta e insieme si diressero nello studio "Bambini, fermi qui" fu l'unico comando del sovrano. Una volta nello studio Elithien prese la lettera tra le mani e la passò al marito "Devo partire stasera stessa per Lothlorien, una minaccia si nasconde a Mordor... Galadriel dice che presto indiranno un consiglio speciale a Gran Burrone" Thranduil rimase di sasso "Stasera? Dev'essere molto importante... Ti faccio preparare subito una squadra per il viaggio" l'elfa annuì "Thranduil temo che presto scoppierà una guerra..." Il re si girò bruscamente "Non dire fesserie, al limite sarà una battaglia!" La moglie lo guardò pronta a rispondere, Ma decise di non suscitare liti, le mancava solo una litigata poi... "Hai ragione, mi preoccupo troppo... Spero che Legolas non la prenda male" il sovrano le baciò la fronte "Non preoccuparti, Io e la fogliolina staremo bene e se ci rimane male lo farò dormire con me" la regina rise di gusto "Allora preparati a condividere il letto con la tua fogliolina". Quella sera Elithien partì con una squadra di trenta elfi al seguito, quella lettera aveva spaventato enormemente il re... Anche se faceva l'indifferente. Legolas non aveva voglia di mangiare, la sua mammina gli aveva promesso che non sarebbe mai partita così all'improvviso, ma era una bugia... Tutti gli mentivano, mai una volta che gli raccontassero l'intera verità! Il padre bussò alle sue stanze e chiese "Fogliolina? Posso entrare?" Il bimbo disse di si e si sistemò a sedere sul letto, Thranduil entrò e si sedette accanto a lui "Che succede? Sei triste perché nana è andata a Lothlorien?" Il principino annuì e abbracciò forte il re "Non devi essere triste, ci sono io qui con te e poi lei tornerà prestissimo!" Legolas sorrise e guardò il genitore con gli occhi illuminati "E se non torna presto?"
"Se non torna presto... Noi due partiamo per Lothlorien e ce la andiamo a riprendere!" Il bambino cominciò a sghignazzare e disse "Ada, dormiamo insieme... Vero?" Il re sorrise e annuì "Adesso andiamo a mangiare?" Il principe si scaraventò fuori dalla porta e corse a tavola.
Due giorni dopo, finito l'allenamento con l'arco il principino chiese al padre con gli occhi più dolci e commoventi del mondo "Posso provare ad usare i pugnali o la spada?" Thranduil lo guardò severamente e tuonò "No! Sei piccolo, ne abbiamo già discusso!" Il bambino non aveva intenzione di cedere così facilmente "Ma io sono bravissimo con l'arco, lo sarò anche con i pugnali!" "Adesso mi fai arrabbiare! Ho detto di NO! E che ti ho detto riguardo al NO?" Legolas si trattenne dal piangere e rispose "Che se dici di no è no e non devo insistere" il re prese un pezzo di stoffa e gli soffiò il naso "Così va meglio, lo sai che non mi piace alzarti la voce. Ma sai anche che la alzo facilmente" il bimbo annuì "Adesso voglio andare a giocare... Non mi va più per oggi" il padre annuì e gli disse "Va bene, per oggi basta... Io vado nel mio studio, se hai bisogno sai dove trovarmi" il principe sorrise e una volta liberatosi di Thranduil andò nelle armerie e prese un pugnale "Io non sono un poppante! Ti farò vedere..."
Un oretta dopo, Thranduil uscì dallo studio e si imbatté contro un Galion oltremodo preoccupato "Che succede mellon, mi è stato forse bruciato il pranzo?" Ridacchiò il re, ma il maggiordomo non rise per nulla "Mio signore, non riesco a trovare Legolas da nessuna parte!" L'elfo si sentì morire "Hai guardato bene? Hai guardato nei corridoi della servitù, nei giardini, nella sua stanza...?" Galion annuì e continuò "Ho cercato in tutti i suoi nascondigli, ho chiesto a tutti, perfino Brethil non ha idea di dove sia!" Thranduil si massaggiò le tempie e dopo qualche secondo aprì gli occhi furioso "So io dov'è! Tu non preoccuparti, adesso lo sistemo!" Galion tirò un sospiro di sollievo, il re cominciò a correre verso le armerie e spalancò la porta infuriato "Legolas! Questa volta non..." Si fermò quando lo vide singhiozzante con il braccio ferito, gli si avvicinò e si sedette a terra portandoselo in grembo "Vedi cosa succede quando non si obbedisce?" Il bambino non accennò a voler smettere di piangere "Mi, mi sono fatto la, la bua! Me lo dai un bacino?" Thranduil gli sollevò il braccino e lo baciò delicatamente "Passata la bua?" Il principino scosse la testa "No, mi sono fatto tantissima bua... Ci vogliono più bacini" il re sorrise e gli diede una serie di bacini sul braccio "Meglio fogliolina?" Il bimbo annuì "Non mi fa più male ora..." "Bambino mio, questa volta sei stato fortunato, è solo un graffietto ma poteva accadere di tutto... Mi prometti che non lo farai mai più?" Legolas abbassò lo sguardo e rispose "Ti prometto che non lo faccio mai, mai, mai più!" Il padre gli sollevò il mento e lo prese in braccio adesso ci medichiamo questo graffio... E pranziamo".
Dopo pranzo Thranduil portò Legolas nello studio con se "Perché devo venire nello studio?" Il bimbo cominciò a tremare tra le braccia del padre "Non preoccuparti, cosa credi che voglia farti?" Il principino sorrise a quelle parole rassicuranti "Nulla! Io sono la tua fogliolina... Quindi è solo che vuoi stare con me?" Il re annuì ed entrò nello studio poggiandosi il figlio sulle gambe "Adesso io devo leggere questi documenti, tieni" gli passò due soldatini per intrattenersi ma dopo una mezz'ora il principino cominciò ad annoiarsi "Ada? Giochiamo...? Quanto ti manca?"
"Pochissimo, lasciami finire... Dopo giochiamo" passava il tempo e Legolas era sempre più annoiato, il padre non accennava a smettere di leggere, timbrare e firmare degli stupidi fogli che per lui non avevano un senso. Ad un certo punto il bambino prese una penna e la intinse nell'inchiostro, poi prese la mano libera di Thranduil e ci scarabocchiò sopra "Mi spieghi che..." Sgranò gli occhi e spalancò la bocca nel vedere la sua mano completamente nera "Perché lo hai fatto? Oggi le stai provando tutte! Mi vuoi vedere arrabbiato?!" Il principino negò con il capo "Scusa... Mi stavo tanto annoiando, non ti arrabbiare! Va via con l'acqua..." Il re lo guardò severamente "Ora mi lavo le mani... Poi io e te facciamo i conti" il bimbo si paralizzò sul posto, poi pensò che dovesse solo sbollentare... Si infilò nell'armadio dei fogli e socchiuse la porta.
Thranduil tornò nello studio con la mano pulitissima e si sedette alla sua scrivania "Vieni fuori di lì... So che sei nell'armadio" Legolas fece uscire una mano e fece segno di no con il dito indice. Il re sorrise fra se e se "Legolas Verdefoglia! Esci immediatamente di lì o ti vengo a prendere io!" Il principe sentì nel suo tono severo un filo di divertimento e perciò uscì senza ulteriori indugi "Sei ancora arrabbiato con me?" L'elfo lo prese in braccio e se lo portò sulle gambe "No, avevi ragione... Ti stavi annoiando" il bambino gli prese una ciocca di capelli e la tirò leggermente "Ops... Ti ho preso i capelli" Thranduil sorrise e gli prese il naso tra le dita "Ops... Ti ho preso il naso!" Legolas cominciò a ridere in modo strano, per il naso tappato, suscitando anche le risate del re che cominciò a fargli il solletico liberandogli il naso "Si fanno gli scherzetti a Ada?" Il principino annuì mentre rideva per il solletico, il sovrano lo guardò ghignando "Ah si? E allora io continuo a farti il solletico" aumentò l'intensità del solletico ed entrambi cominciarono a sudare "Basta Ada! Mi arrendo!" Il re sorrise e smise di fargli il solletico "Saggia decisione... Adesso però dobbiamo farci il bagno!" Stranamente Legolas annuì compiaciuto "Si, mi va proprio di fare un bel bagno!" "Non credo alle mie orecchie! Ho sentito bene?" Il principino sorrise e disse con una vocina canzonatoria e pungente "Hai sentito bene, ma è anche vero che ormai stai diventando... VECCHIO!" il re alzò un sopracciglio ottenendo solo una grossa risata come risposta.

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