Capitolo 29 "Quando una luce si spegne"

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                                                              ***A Mordor ***
Erano passate ore dall'inizio della battaglia contro la temibile armata del signore oscuro, che non accennava a voler cessare, tutti continuavano a battersi valorosamente e senza dar peso alle ossa e ai muscoli stanchi. Di Sauron nemmeno l'ombra, Thranduil combatté con agilità e furbizia, cercando di uccidere il maggior numero di nemici con un uso minimo di mosse... Preservando così le proprie energie. Elithien combatté al suo fianco e cercò di imitare la sua strategia che le fu molto utile.
Erano nel pieno della battaglia e orde di nemici si abbattevano su di loro, ad un certo punto un enorme troll da guerra si diresse verso Thranduil alzando la sua imponente ascia, il re continuò a combattere, ignaro del pericolo alle sue spalle. Il troll arrivò, in breve tempo, dietro di lui e con una serie di movimenti sciatti e rozzi tirò su l'ascia, il sovrano di Bosco Atro non poté fare a meno di accorgersi della presenza alle sue spalle.... Si girò di scatto infilzandolo all'altezza dello stomaco, il mostro lasciò l'ascia che si scaraventò al suolo e grugnì lamentandosi per il dolore... Ma, contro le aspettative di Thranduil, si sfilò la spada dalla pancia e la lanciò lontano... Riprese tra le mani la propria arma e la alzò, alta verso il cielo, pronto a colpire a morte l'elfo, un attimo prima che il colpo si abbattesse sul re.... Il troll venne colpito da un pugnale dritto in fronte, l'orrida creatura barcollò su se stesso e cadde, abbattendo contro di se il colpo destinato a Thranduil. L'elfo recuperò il pugnale porgendolo alla sua amata, che lo aveva salvato da morte certa, recuperò poi la spada, intento a rimettersi a combattere, quando... Sul campo di battaglia calò il silenzio, il cielo si rabbuiò ulteriormente, un'ombra oscura e tetra si addentrò camminando lentamente sul nero suolo di Mordor, i suoi passi lenti e pesanti rimbombarono attirando l'attenzione di tutti su di lui, Il Signore Oscuro, Sauron... A tutti i presenti, si accese dentro una fiamma di puro terrore, quando lo videro accelerare il passo uccidendo qualsiasi cosa respirasse attorno a lui, uccise perfino i suoi stessi soldati, tanta era la malvagità che si annidava sotto quell'abominevole armatura, nera come il suo cuore.
Nessuno aveva il coraggio e la pazzia adatta da permettergli di scagliarsi contro di lui, che portava al dito il suo inseparabile anello del potere, ma un uomo, assetato dalla voglia di essere qualcuno, di valere più di quanto già non fosse... Si scaravento con tutta la sua forza e avventatezza contro Sauron che, nonostante tutto, rimase colpito dall'agire di quel povero scellerato... Senza pensarci troppo cominciò a combattere contro di lui, Isildur, ormai pieno di coraggio, non perse nemmeno per un momento la speranza di poterlo battere... Ma Sauron era forte, molto più forte di quel fragile uomo. Lo ferì facendolo cadere e spezzandogli la lama della spada, lo schernì con le sue abominevoli parole, per poi prepararsi per il colpo di grazia...
Elithien sentì, dentro la sua testa, la voce di Galadriel che la esortò a compiere il suo destino... "Elithien, è giunto il momento per te.. Di scegliere, scegliere del destino di tutti noi, i Valar confidano nel tuo coraggio e nella tua saggezza. Ma è tua la decisione, se compirai la tua missione non vedrai tuo figlio crescere, ma esso crescerà nella pace... Devi scegliere in fretta per il bene della Terra Di Mezzo e della tua famiglia" l'elfa non ci pensò nemmeno un secondo, lei doveva pensare al suo bambino e al suo futuro... Per nessun altro avrebbe compiuto un tale sacrificio, a parte che per Thranduil per il quale avrebbe dato la vita seduta stante.
Raccolse tutte le sue forze e ogni briciola del suo coraggio, il marito tentò di fermarla ma fu tutto inutile, la donna lo guardò spiegandogli con un solo sguardo quello che stava per fare, quello che doveva fare! Corse ed arrivò alle spalle di Sauron, lo colpì distraendolo da Isildur... Il Signore Oscuro sentì dentro di se un fuoco di rabbia inaudito e la colpì con forza, Elithien rotolò sul terreno gravemente ferita. Ma, grazie al suo gesto, l'uomo aveva avuto il tempo di riprendere le forze e la spada spezzata nelle proprie mani, quando Sauron si voltò nuovamente verso di lui, pronto a finire ciò che aveva iniziato, Isildur gli tagliò il dito al quale portava l'anello privandolo dei suoi poteri e della sua forza, riuscì a sconfiggerlo e prese l'anello nelle proprie mani.
Elrond lo raggiunse e tentò di convincerlo a separarsi da quell'anello che.. Però si era già impossessato del cuore, troppo debole e facilmente comprabile, dell'uomo che decise di tenerlo condannando nuovamente la terra di mezzo, anche se gli effetti sarebbero stati visibili solo dopo molto tempo.
Nel frattempo Thranduil raggiunse la moglie, cercando di rallentare la violenta fuoriuscita di sangue dalla sua ferita, la donna gli prese le mani e ne portò una all'altezza del cuore...
"Thran... Thranduil, non, non... Non sprecare tempo prezioso. Non poss... Posso guarire, devo lasciarti amore mio" il re cominciò a piangere sentendo il proprio cuore spezzarsi in due e le disse "Non lasciarmi Melamin, amore della mia vita, luce dei miei giorni... Se mi lasci ti seguirò, non potrò mai vivere senza di te! Mai!" L'elfa gli accarezzò una guancia e gli sussurrò stancamente "Devi vivere, devi... Devi andare avanti... Per Legolas! Per la nostra fogliolina... Io l'ho fatto per voi. Thranduil... Non mi sarebbe... Non mi sarebb.. Sarebbe concesso dirtelo, ma per me non è finita" lui vide la luce spegnersi lentamente abbandonando i suoi splendidi occhi... Ma le prese il volto tra le mani stampandole un bacio d'addio e chiedendole, sperando in una risposta "Che intendi con questo?" Lei lo guardò e con l'ultimo respiro che aveva in corpo gli disse "Noi ci rivedremo... Prima di quanto immagini" con quest'ultima frase, lasciò cadere il suo braccio sul terreno.... Le si chiusero gli occhi e due, ultime, lacrime le scesero solcandole le guance. Thranduil si abbandonò al pianto e al dolore che provava nel vedere la sua amata, morta ai suoi piedi, la prese tra le braccia stringendola a se e in quel momento, una luce si abbatté sul corpo senza vita di Elithien, abbracciandolo e riscaldandolo con l'unico bagliore del giorno, l'unico raggio di sole che riuscì a superare le nuvole nere, quando ormai una luce si era spenta. Almeno per il momento.

*** Il mio angolo***
Ciao a tutti! Scusatemi per l'attesa, ma per postare questo capitolo ci ho messo più tempo nel progettare che nello scrivere... Spero che il capitolo vi sia piaciuto... Ma vi assicuro che per la nostra Elithien non è finita qui, ho delle belle idee per lei. Adesso c'è solo da chiedersi quale sarà la reazione di Legolas... Spero di riuscire a postare presto il prossimo capitolo! UN BACIO VIOLA.

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