Senza che nessuno se ne rendesse conto... Gli anni passarono velocemente e l'oscurità si fece più intensa, più forti erano i nemici che si celavano dietro di essa e, a Bosco Atro, i ragni si fecero più numerosi, più forti e meno intimoriti o facili da scacciare... I passaggi degli orchi erano frequenti, Thranduil si rifiutava di capire che, in realtà, la guerra era più vicina del previsto... Quelli che attraversavano le sue terre non erano orchi vagabondi o senza padrone... Gli orchi hanno sempre un padrone da seguire e sotto il quale sottostare, ma questa volta era diverso... Avrebbero compreso solo in seguito che un'oscura forza si celava all'interno delle antiche rovine di Dol Guldur.
Il giovane principe del Reame Boscoso aveva ormai compito 2930 anni (Circa 29 anni umani, secondo il mio punto di vista). Lui e Tauriel si erano dovuti allontanare, lei era sul punto di diventare capitano della guardia e ciò era possibile solo con la benevolenza del sovrano... L'etichetta reale prevedeva un certo distacco fra i nobili, in particolare per i membri della famiglia reale, e gli umili elfi Silvani... La gerarchia sociale era molto rigida.
Legolas continuava ad amare Tauriel e lo stesso era per lei... Che doveva però rivolgersi a lui con le dovute cerimonie e il discreto rispetto, celando la loro amicizia... Che in realtà era anche di più. La giovane ma abile guerriera cominciò a credere che il suo principe non l'amasse più, che il suo incubo si fosse avverato... Che la solitudine, oscurata negli anni passati, fosse piombata su di lei, era sola? Era giunto il momento di vedersi per quel che era? Solo un umile orfana accolta dal sovrano?... Questo non poteva stabilirlo, o almeno non in quel momento.
******Era una fredda mattinata, i lievi raggi del sole non penetravano nel fitto bosco... Il principe era in pattuglia con Tauriel e un'altra ventina di guardie, tutto era scuro e silenzioso. Nessun rumore, nessuna brezza, niente di sicuro.
***Legolas POV***
Giravamo per il bosco da ore, eravamo partiti all'alba... Mio padre si era messo in testa che dovevamo uccidere tutti i ragni per liberare le nostre terre. Per lui era semplice, mandava una squadra e aspettava comodamente seduto sul suo trono... Potrebbe anche essere considerato giusto, se non fosse stato sempre, in ogni momento e situazione pronto a giudicare il nostro operato.
Mentre avanzavamo nel folto della foresta sentii del movimento "State pronti, i ragni sono vicini" sussurrai, Tauriel annuì convinta e dopo pochi istanti ci ritrovammo in mezzo ai ragni, erano tanti... Troppi, ma questo non ci scoraggiò! Ci scagliammo contro di loro.
Trinciai quelle luride creature velocemente e soprattutto con un'agilità... Tale da permettermi di rimanere completamente illeso e di uccidere venti ragni in meno di un minuto. La mia non era tanto la forza quanto la leggiadria, ma nonostante stessimo combattendo veramente benissimo... Dovemmo ritirarci, ne uccidevamo cinquanta e ne arrivavano altrettanti, quei luridi sembravano non finire mai! Mentre imboccavamo la via del ritorno, non potei fare a meno di notare quanto oscuro e tenebroso fosse diventato il bosco, mio padre mi assicurava da sempre che non dovevo preoccuparmi, che era solo il passare del tempo e il naturale inasprimento del male che si era stanziato nel mondo. Diceva che ciò era normale, ma in realtà non lo era... Non era naturale, io non avevo mai avuto esperienze per quanto riguardava la magia nera, ma quello che affliggeva il mio regno... Era di certo un sortilegio oscuro e potente.Entrammo a palazzo e guardai Tauriel, gli altri si allontanarono... Decisi che non m'importava dell'etichetta e delle altre stupidissime regole! La affiancai e la spinsi leggermente "Lo dici tu a mio padre!" Lei mi guardò quasi sorpresa, era tanto tempo che non scherzavamo fra di noi, era giunto il momento di rimediare dopotutto... "Mio signore Legolas... Non dovresti atteggiarti così con me, se ci vedessero..." La fermai "Tauriel, noi siamo amici da sempre... Non abbiamo mai seguito certe.. Stupide direttive... Non cominceremo ora!" Lei mi guardò ancora più confusa "Il problema principe... È che sono anni che seguiamo queste stupide direttive" sorrisi fra il divertito e lo sconfortato "Allora ritorniamo alla normalità, torniamo com'eravamo un tempo, basta regole e basta formalità" Tauriel sorrise, ma non un sorriso qualsiasi... Quel sorriso, quello di spensieratezza e pura gioia di quando eravamo bambini... Mi spinse ridendo "Lo dici tu al Re!" La guardai perplesso "Dai no... Sei tu che stai per diventare capitano della guardia!" Lei sorrise scaltra e disse in tono provocatorio "Ma sei tu il pupillo del Re... Non è così Legolas Verdefoglia?" Incrociai le braccia sul petto "Non chiamarmi così..." Tauriel rise divertita e disse "Ma è il tuo nome! Dai va' da tuo padre... Ci vediamo dopo... Se ti va!" Io annuii "Ci vediamo dopo... Riesci sempre a vincere tu" sorrisi e mi avviai verso la sala del trono. Lei era l'unica che io avrei mai potuto amare, l'unica che avrei mai potuto desiderare al mio fianco.... O lei o nessuna.
Entrai nella sala del trono ma non c'era nessuno "Strano" sussurrai fra me e me... Andai verso lo studio reale ma era vuoto anch'esso, che fosse uscito? Impossibile, non usciva da mesi... Forse anni, era già tanto che andasse sul terrazzo a prendere una boccata d'aria... Uscii visibilmente preoccupato dalla stanza e mi scontrai con Galion "Scusami Galion! Hai visto il Re? Dimmi che lo hai visto!" Il maggiordomo mi guardò e mi fece segno di calmarmi "Non agitarti Legolas, tuo padre sta bene... È nella sua stanza, è un po' giù stamani, detto fra me e te... Credo sia per tua... Insomma per l'innominabile" sicuramente era per mia madre in effetti... Lui sembrava sempre così duro, di ghiaccio... Come se non provasse emozioni, ma era solo che cercava di non darle a vedere e perciò a volte tutto il suo dolore gli piombava addosso "Capisco Galion... Dici che gli farebbe bene se andassi da lui..? O che è meglio lasciarlo solo?" lui mi guardò e mi fece segno di andare dicendo "Va' da lui... La solitudine non fa altro che fargli del male"
***Thranduil POV***
Ero nella mia stanza... Da alcuni giorni facevo un incubo ricorrente. Ormai erano anni e anni che sognavo la morte di Elithien, me n'ero fatto una ragione... Ma questa volta era diverso, nel sogno.. Lei mi diceva che non sarebbe mai tornata da me... Che quel che mi aveva detto Galadriel era solo una menzogna, quella maledetta me l'aveva portata via! Mi aveva tolto l'amore della mia vita... La mia Eli, la mia regina... Mi sentii tremendamente vulnerabile, poi qualcuno bussò alla porta "Spero sia urgente... Avanti!" Vidi la porta aprirsi lentamente e una figura, dai grandi occhi azzurri e dai lucenti capelli biondi, venire verso di me... "Ada! Come va? Posso disturbarti un attimo?" Era Legolas... Come avrei potuto dire di no a lui? L'unica cosa che mi era rimasta di lei che respirasse... Mi persi nei suoi occhi, così uguali a quelli della madre "Dimmi Legolas, tu non disturbi, lo sai..." Lui mi sorrise e mi si avvicinò posandomi una mano sulla spalla "So che stai soffrendo... Non nasconderlo, non a me. Io soffro quanto te, manca anche a me!" Lo guardai sconcertato, come poteva paragonare il suo dolore al mio? Lui non capiva! Non doveva mettersi in mezzo!! "Sai che non voglio che si parli di questo! Lo sai! Se devi farmi star peggio vattene!" Il suo sguardo si fece gelido, peggio perfino del mio... Mi guardò con una lacrima che gli colava sulla guancia "Tu hai perso tua moglie... Io ho perso MIA madre! Credi di essere l'unico a soffrire? Sei un egoista! Avevo solo sette anni... Ma tu che ne puoi sapere!? Che te ne importa? Ti sei sempre chiuso nel fatto che l'unico che dovesse soffrire fossi tu! Poi è venuta dama Galadriel..." I suoi occhi si illuminarono "Che ti ha detto lei? Sei peggiorato da quel giorno... Che ti ha detto padre?" Io non risposi... Lui non doveva sapere. "Dimmelo!!! O ti giuro che vado a Lothlorien..." Lo guardai severamente "Te lo proibisco! Sono il tuo Re e te lo proibisco! E poi non ti direbbero niente! Niente che tu già non sappia!" Legolas mi guardò come se stesse per scoppiare... Lui non mi avrebbe mai disobbedito... No... Non lo avrebbe fatto.
"Questo lo dici tu! Io non obbedirò ad un RE egoista e cieco... Cieco, addirittura, verso il dolore del prprio figlio! Non posso Ada... Non stavolta, non puoi sempre appellarti al tuo ruolo.. Non ti obbedirò" Uscì di corsa... Feci subito chiamare Tauriel e le dissi "Legolas sta andando a Lorien... Va con lui, fai in modo che non scopra nulla... Fai in modo che torni al più presto sano e salvo e il posto di capitano della guardia sarà tuo" lei s'inchinò e lasciò la stanza.. La vidi avvicinare Legolas alle stalle, si dissero qualcosa che io non capii... Poi lui la issò sul cavallo e partirono velocemente, Tauriel non mi avrebbe deluso, teneva troppo al ruolo di capitano.
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La Famiglia di Bosco Atro
FanfictionQuesta ff è ambientata nella terra di mezzo, più precisamente a Bosco Atro, parla della vita di Thranduil, Elithien (moglie di Thranduil) e legolas. Ho deciso di parlare approfonditamente dell'infanzia di Legolas che conterrà sia bei ricordi e gior...