•5•

414 88 21
                                    

"Possiamo iniziare" mi dice l'esaminatore.

Sto sudando, non solo per il dannato caldo, ma anche e soprattutto per l'agitazione.

Inizio a sistemarmi e parto con cautela, guardando in tutti gli specchietti.

Le domande di teoria sono andate bene, ho risposto a tutto senza difficoltà, ma ora viene il bello.

------------

"Grandiosa!" Erica mi urla nell'orecchio e mi abbraccia.
Mi stava aspettando all'autoscuola e appena mi ha vista mi è corsa incontro: aveva capito dal mio sorriso che ero passata.

"Da adesso in poi mi verrai a prendere a casa e andremo sempre fuori a divertirci!"

"Certo, certo...chi te l'ha detto che potrai salire nella mia macchina?" le sorrido e lei finge di essersi arrabbiata, ma lei non è molto brava in questo, infatti scoppia subito a ridere.

Prendo immediatamente il cellulare e compongo il numero di mamma, poi quello di papà, quello di Matteo e alla fine quello di Paolo. Tutti e quattro mi fanno un sacco di complimenti, mi dicono "te lo avevo detto" e decidiamo di andare a mangiare fuori per festeggiare.
Ovviamente solo io, Matteo e mia madre.

Arrivano messaggi anche dai mie compagni e anche loro si complimentano con me e mi chiedono quando potranno provare l'ebrezza della mia guida.

Una Mito rosso fiammeggiante si avvicina a me e capisco subito che si tratta di mio fratello. Erica inizia a sistemarsi i capelli con movimenti scattosi e mi tira la maglietta per chiedermi se è tutto apposto.

Ridendo salgo i macchina e Matteo mi dà il cinque e mi fa l'occhiolino.

"Allora ce l'hai fatta. Hai pagato l'esaminatore o gli hai fatto pena?" lui ed Erica iniziano a ridere a crepapelle, ma io fulmino con gli occhi la mia migliore amica e le dico: "Dimenticati di salire in macchina con me!".
Ciò, però, provoca il doppio delle risate, così mi sistemo meglio sul sedile rassegnata.

A casa trovo la mamma e corro subito da lei sventolando nell'aria la patente, ma mi blocco subito.
Dalla parte opposta della sala trovo mio padre che mi sorride anche se percepisco il suo imbarazzo.

Va bene che sono separati, ma non capisco questo loro nervosismo. In fondo si conoscono da anni.

La sera andiamo a mangiare la pizza, però guida mia madre.
Ovviamente quando ho chiesto di guidare io sia lei che Matteo hanno scosso la testa e hanno detto che sarebbe stato meglio così.

"Non vi fidate ancora?" domando sospettosa.

Iniziano a ridere e questo mi infastidisce molto, ma respiro con calma e cerco di fare la stessa cosa.
Oggi mi sa proprio che faccio ridere alla gente, le cose che dico sono divertenti...

A casa, finita la serata, ripenso a come siamo stati bene, anche se papà mi è mancato parecchio.

Però ho notato che la mamma era più tranquilla, quindi sono felice di questo.

Vado a letto e ho così sonno che non faccio sogni e arrivo subito la mattina.

Mi sveglio di buon umore perché ricordo che sono in vacanza e ancora non ci credo.
Mi brillano gli occhi al pensiero dei progetti per questa estate.

Mi lavo, faccio colazione e mi preparo per la messa della domenica mattina.
Sì, sono credente e mi piace l'odore della chiesa.
Magari sono strana ma è particolare, soprattutto quando profuma di incenso.

-----------------------

Passo tutto il pomeriggio a leggere sul terrazzo, così che io possa prendere un po' di sole e intanto bevo il frullato ai frutti rossi che mi sono preparata prima di iniziare il mio pomeriggio di relax.

Quando arriva l'ora di cena smetto a malincuore, dato che mi mancano poche pagine per conoscere la fine della storia.

Sul tavolo trovo un piatto di pasta al tonno che mi sembra molto invitante. Mia madre è bravissima a cucinare, è un sua passione e le piace inventare nuove ricette.

Appena mi siedo cala il silenzio e una pennetta mi va di traverso.

"Tesoro tutto bene? Emh...dato che siete entrambi qui vorrei parlarvi di una cosa importante".

Ahi.

Io e mio fratello ci scambiamo un'occhiata preoccupata.
Cosa può succedere ancora?

Restiamo in silenzio, quindi lei continua: "Dopo la separazione, ho passato un momento non molto bello. Ci sono stata male, anche perché non pensavo che il nostro matrimonio finisse così.
Tutto mi ricorda lui:la casa, la città, tutto insomma."

Dove vuole andare a parare?

"Allora ho pensato: perché non cambiare vita, iniziarne una nuova con i miei figli, lontani da lui? Così ho mandato curricula a molte aziende, anche se, in un momento di crisi come questo, ne dubitavo che avrebbero scelto me, anche perché ho già 42 anni.
Ma mi sbagliavo."

"Hai trovato un nuovo lavoro?!" chiedo felice per lei, sapendo che il suo attuale non la soddisfa per niente.

Lei mi guarda e abbozza un sorriso imbarazzato e indeciso: "Sì"

"Dicci di più: che compito avresti?" domanda Matteo.

"Mi hanno presa da Google!" fa un piccolo urlo eccitata.

Io e mio fratello la guardiamo con gli occhi fuori dalle orbite e ci alziamo ad abbracciarla.

Lei è sempre stata bravissima con la tecnologia, cosa che io non ho ereditato...

"E quando inizierai? E poi non è distante da qui, dovrai forse cambiare un po' di mezzi pubblici..." dice Matteo.

Mia madre cambia subito espressione e io mi sento confusa: "Inizierò a metà agosto, ma in realtà sarà più distante del previsto".

"Mamma, tranquilla, va bene che per attraversare Milano ci vuole anche un'ora e mezza se sei fortunata, però..." dico io.

"Non sarò a Milano. Mi hanno preso negli uffici di Londra".

È complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora