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Ghiaccio contro terra.

Terra contro ghiaccio.

Sembra passare un'eternità da quando gli ho alzato gli occhiali e ho scoperto quella faccia da schiaffi.

Mi guarda intensamente, iniziando una lotta di sguardi.

Noto che i suoi occhi sono lucidi: sicuramente non sta per piangere, quella dovrei essere io! Forse ha alzato un po' troppo il gomito.

Ancora non ci posso credere, mi ha rovinato il primo bacio! Avevo aspettato diciotto anni della mia vita, e poi!?

Mi carico come una bomba che sta per scoppiare da un momento all'altro, piena di rabbia e frustrazione.

Frustrazione perché sono ancora qua, davanti a Daniel e con in mano i suoi occhiali.

Ad un certo punto la musica cambia e sento le parole di Enrique Iglesias, Duele el corazon:

Sólo en tu boca
yo quiero acabar
Todos esos besos
que te quiero dar

A queste parole mi risveglio, come se fossi in trance, lo ero proprio, e mi tiro indietro.

"Hey Daniel! Che ci fai qui con Giuly?" domanda sorpreso Alex, sbucando dal nulla in un momento sbagliato.

Sempre guardando Daniel, rispondo piano, sovrastata dalla musica:"M-mi ha baciata".

Alex, però capisce subito ed inizia ad urlare come un pazzo:"Cosa hai fatto Daniel!? Dimmi che sta scherzando!"

Il ragazzo interpellato si gira verso di lui e fa un sorriso furbo:"È tutto vero. E poi perchè ti scaldi tanto? Non pensavo ti piacesse, mi sembrava una delle tante che..."

"Zitto! Non conosci i miei sentimenti. E non hai diritto, comunque, di baciarti tutte quelle con cui esco!"

Daniel scoppia a ridere e vedo che Alex sta per tirargli un pugno.

"Fermati!" tutti e due si girano per guardarmi, spalancando gli occhi.

Vedo che Daniel fa un sorriso di vittoria. Forse pensa di avermi conquistata con quel bacio...illuso.
Si vede che non mi conosce proprio: non sono un'oca che si butta fra le sue braccia un secondo dopo il primo approccio.

Bene, adesso vedi cosa fa la tua "conquista".

"Alex, non si risolve nulla con la violenza" dico, facendo di no con la testa, per poi avvicinarmi e....

CIIIAAAKKKK!!

La mia mano arriva sulla guancia di Daniel e combacia perfettamente con il suo viso da posh che ha.

Il ragazzo si porta la mano sulla guancia e splanca la bocca scioccato.
Poi si riprende e la sua espressione diventa maligna.

Si avvicina e si piazza ad un paio di centimetri dal mio viso e ringhia:"Brutta mocciosa! È già la seconda volta che mi tiri uno schiaffo! Tu non sai contro chi ti sei messa-"

"E non c'è due senza tre!" urlo, dandogli un altro schiaffo sull'altro lato della faccia.

"Questo è per il bacio. Il mio primo bacio, che è stato rovinato da te! Il secondo è per la tua arroganza! E per la cronaca, sei tu a non sapere contro chi ti sei messo!" finisco e gli volto le spalle, lasciando spiazzato i due ragazzi.

Quasi tutti sono girati verso di me e non ballano più. Sono increduli, come se avessi schiaffeggiato una divinità.

Tra questi vedo mio fratello con Will, anche loro sbalorditi.

Senza neanche pensarci mi butto fra le braccia di Matteo, il quale mi stringe forte e mi bacia capelli.

Sento i miei occhi pizzicare e sono certa che fra pochissimo scenderanno calde lacrime salate.

"Vieni, andiamo via" mi dice con tenerezza, ed io acconsento lieta.

Ma poi vengo affidata a Will e mi volto verso mio fratello, perchè non capisco cosa gli passi per quella testa.

Passo pesante e spedito: significa che è arrabbiato.

Direzione: Daniel Clarke.

Mentre faccio due più due, Matteo sferra un gancio sulla mascella di Daniel, che cade a terra come un sacco di patate, non essendo pronto allo scontro, anzi, non aspettandoselo proprio...

Ritorna da me e mi accompagna nella macchina di William, che poi parcheggia di fronte al mio dormitorio una volta arrivati.

Senza dire una parola mi accompagnano in stanza e ci sediamo sul letto.

Cala il silenzio, che viene rotto da Matteo:"Scusami, scusami tanto. Sono stato un emerito co-"

"Non c'è bisogno di dire parolacce" alzo gli occhi al cielo.

"Mi sei mancata tanto".

"Però non hai fatto nulla per dimostrarlo. Non ho trovato chiamate perse, messaggi, lettere o piccioni viaggiatori. Vedo anche che non ti sei strappato i capelli o robe del genere", dico, scompigliandogli i ciuffi ribelli.

Abbassa lo sguardo imbarazzato e vedo delle lacrime che bagnano le sue guance e la curata barbetta che si sta facendo crescere.

Non lo avevo neanche visto! Sta benissimo, sembra proprio un universitario e non un ragazzino delle superiori che va in giro con gli amici a fare il vandalo.

"Perdonami, davvero. Io ti voglio troppo bene, sei la mia sorellina. Avrei dovuto difenderti e, invece, sono rimasto a guardare."

Lo abbraccio e gli accarezzo i capelli soffici:"Ti perdono". Mi ricordo quando lui lo aveva fatto a me quando avevo saputo della separazione dei nostri genitori.

Quanto tempo è passato...sembra un secolo.

"Emh...io andrei, 'notte" si alza dal letto Will.

Io e Matteo ci giriamo verso di lui: dalla foga di parlare l'uno con l'altra, avevamo dimenticato il pover'uomo di Will.

"Rimani qua! Lo sai che sei come un fratello per noi!" sorrido io.

"Dimenticati quello che ho detto, Will. Se lo spifferi a qualcuno ti ammazzo. Non voglio essere trattato come una femminuccia!" dice Matteo, mentre io gli tiro in pugno sulla spalla offesa.

"Tranquillo...tanto non ho capito niente" alza le spalle e portando le mani in alto.

"Avete iniziato a blaterare in italiano e non sono riuscito a tradurre mezza parola. Non sono proprio portato nelle lingue" sospira esasperato, mentre io e Matteo iniziamo a ridere come pazzi, finalmente insieme.

La razionalità è del cervello, l'emotività è del cuore. Ragione e cuore spesso non sono in sintonia, l'amore non conosce ragioni.

Maria Rosaria Montesarchio

~Angolo autrice~

Ciao a tutti!
Ed eccoci alla fine di un altro capitolo.
Spero vi sia piaciuto:)
Fatemelo sapere con commenti e stelline!
Avete idee di come possa continuare?
Baci♡

Lisbeth

È complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora