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Entro sul mio profilo Facebook dopo parecchio tempo ed inizio a stalkerare un po' di persone.

Cerco immagini, post e notizie sui miei amici di Milano, per sapere come stia andando senza di me.

Ovviamente a meraviglia: l'uomo, spesso, dimentica facilmente il passato e continua a vivere come se non fosse accaduto nulla.

Io faccio parte della categoria "ricordo-tutto-anche-quello-che-mi-è-capitato-dieci-anni-fa" e non è positivo, anzi.

Mentre scorro vedo anche le foto della scorsa notte di alcuni miei compagni di corso: chi travestito da Frankenstein, chi da Edward Cullen, chi da Cat woman...

Scorgo anche due ragazze con delle tutine aderenti che ridono e porgono una bottiglia di un qualche strano liquido ad una Morticia a dir poco...brilla.

I miei occhi escono dalle orbite: ma cosa ci fa Sharyl in quello stato?!

Mi alzo subito dal letto e mi vesto in qualche modo, sperando di essere presentabile, e mi dirigo nella camera di Alice e Cindy, sperando di trovare là la mia compagna di stanza.

Busso insistentemente, ma nessuno risponde.

Io non demordo e ci provo con più forza.

Dopo poco, la porta si spalanca di qualche centimetro e appare Alice: i suoi capelli castani sembrano un nido di una cicogna, tanto sono spettinati, e gli occhi sono due piccole fessure.

"Buongiorno alcolizzata!" dico entrando in camera e sbuffando al sentire odore di vomito.

"Non esagerare ora...abbiamo bevuto solo un pochino" si giustifica la ragazza, cercando di aprire la finestra della camera.

Scorgo subito Sharyl, la quale sta dormendo sul letto con la faccia schiacciata contro il cuscino, e Cindy, che è sdraiata sul pavimento del bagno con un braccio nel gabinetto.

Che magnifica visione!

Mi dirigo da Sharyl e la scuoto leggermente, fino a quando non la sento fare degli strani lamenti.

"Hey, Sharyl, andiamo nella nostra camera, così potrai farti un bel bagno gelato e prendere qualche cosa per il mal di testa, che sicuramente avrai".

Alza la testa e mi guarda con un paio di occhi arrossati, chissà quanto ha bevuto.

"Alice, aiuta Cindy e falle fare una doccia. Non voglio vedervi fino a quando non avrete un aspetto decente. Non sopporto quando qualcuno si ubriaca: è un modo stupido sia per divertirsi, sia per dimenticare. Se ci pensi non avviene nessuna delle due cose, anzi, stai peggio."

La ragazza abbassa lo sguardo e si allontana senza dire niente, mentre io mi avvio nella mia stanza con Sharyl, che cammina con una lentezza tale da farmi irritare.

Mentre aspetto che finisca la doccia, mando qualche messaggio a mia madre, che mi informa di aver prenotato un biglietto del treno per me e mio fratello per il weekend prossimo.

Non vedo l'ora! Devo raccontarle tutto quello che mi è successo in questa prima settimana e voglio sapere come sta andando il nuovo lavoro e se ha trovato qualche amica.

A pensare a ciò, però, mi rabbuio: mi ero dimenticata completamente di Gordon, il vicino di casa che ci prova con mia madre!

Bene, ne approfitterò per indagare come solo io so fare: potrei rubare il lavoro a Sherlock Holmes!

Modesta...

Sto per bloccare lo schermo del cellulare, quando ricevo un messaggio e mi si illuminano gli occhi.

{Alex}:

Ciao Giuly,come stai? Mi dispiace per quello che è successo ieri. Ti va di parlarne con me? Io non ho fatto colazione e se vuoi ci possiamo trovare al bar della tua scuola. Fammi sapere:)

Senza neanche pensarci, rispondo immediatamente.

{Ad Alex}:

Ciao Alex, sto bene grazie. Anche io ho non ho mangiato.
Ci vediamo tra 15 minuti, a dopo ;)

Sharyl esce dal bagno e si butta sul letto con i capelli ancora bagnati:"Se la prossima volta dirò di sì alle tue amichette per andare ad una festa, tirami uno schiaffo per ricordarmi questo momento".

Scoppio a ridere, anche se non dovrei, però il suo tono sembra quello di una bambina.

"Va bene, me lo segno. Dopo voglio sapere tutto quanto, ed anche come sei finita in questo stato. Ora riposati, io esco a fare colazione e ti prendo qualche cosa".

"Grazie, sei un'amica", alza la testa e mi sorride, sebbene la sua bocca sia coperta dai capelli fradici.

"Ciao Giuly!" mi viene incontro Alex e mi abbraccia con affetto.

"Ciao" sussurro io, cercando di non soffocare sul suo petto.

"M-mi stai soffocando."

"Oh, scusami. Ma mi se mancata troppo. Avevo bisogno di abbracciarti, soprattutto per quello che è successo ieri" dice, allontanandosi da me qualche centimetro, con le mani sulle mie spalle, e guardandomi intensamente negli occhi.

"Ogni volta che le ragazze che mi piacciono lo incontrano, perdono la testa per lui. Io impazzisco e non avrei potuto reggere anche questa volta".

Le ragazze che mi piacciono!?

Ok, va bene, calmati Giulia. Perchè ti devi sempre buttare giù, sei una bellissima ragazza. Magari un po' più in carne delle altre, ma sei comunque bella.

"Io...cioè, tu non mi perderai, specialmente per colpa sua."

Alzo lo sguardo verso di lui e per poco non mi viene un colpo.

Ha l'occhio sinistro gonfio e violaceo, sicuramente per colpa di un pugno.
Di un suo pugno.

"Che cosa ti è successo, Alex?" domando preoccupata, sapendo benissimo di chi sia la colpa.

Lui non risponde neanche, si avvicina al mio viso e mi bacia con energia sulle labbra.

Ma allora è un vizio?! Come mai in 18 anni non ho mai dato uno schifo di bacio ed ora, in meno di 24 ore, ho baciato due ragazzi diversi?

Sto per tirarmi via, ma non riesco a staccarmi. Le sue labbra, così calde, mi donano pace e gioia.

Ad un certo punto si stacca da me e mi dice, tutto di un fiato:"Vuoi metterti con me?"

~Angolo Autrice~

Ciao a tutti!
Ho deciso di farvi una sorpresa, postando prima di venerdì un nuovo capitolo! Spero vi piaccia:)
Fatemelo sapere con commenti e stelline!☆☆☆
Grazie mille per essere arrivati fino a questo punto, per aver votato, per aver aggiunto la storia nella biblioteca o negli elenchi di lettura e per aver commentato.
Ho deciso di partecipare ai Wattys2016...speriamo bene, sarà una bella sfida:)
Un abbraccio grande e a venerdì

Lisbeth♡

È complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora