È complicato

•18•

Sento una fitta dolorosa alla base dello stomaco. Ho anche il mal di testa forte e il piumone mi sta facendo sudare.

Qualcos'altro?!

Cerco di aprire gli occhi e mi guardo intorno.

Capisco dopo un po' di non essere a Milano, ma in quella bellissima stanza del dormitorio.
Sento il cuscino umido e sulla mia faccia si forma una smorfia di dolore.

Matteo. Ora ricordo. Chissà dove sarà in questo momento...magari con i suoi nuovi amichetti. Magari con lui.

Mi alzo e corro subito in bagno, ho bisogno di una doccia per dimenticare la brutta serata, tanto le lezioni oggi sono andate a farsi benedire...

"NO!!" urlo, maledicendomi per non aver ricordato quel piccolo dettaglio. "Proprio oggi mi dovevano venire le mestruazioni?"...tutte a me capitano!

Dopo la doccia accendo il cellulare e trovo 17 chiamate perse e 5 messaggi: Will, Alice, Cindy.

Non da Matteo però. Ha perso proprio tutta la sua dignità!

Scorro più in basso e trovo un altro messaggio da un numero sconosciuto.

{Sconosciuto}:

Ciao, sono Sharyl. Spero tu stia bene. Se hai bisogno chiama.

Rimango completamente scioccata da questo messaggio, anche se a ben pensare la sera scorsa è stata molto gentile con me.
Decido di ringraziarla e di chiamare immediatamente Paolo.

"Pronto?" risponde lui in un modo che mi congela il sangue nelle vene.

"Paolo, ciao, sono Giuly" dico io imbarazzata.

"Lo so". Oddio, è arrabbiato da morire. Non mi ha mai parlato in questo modo.

"Scusami per ieri sera, voglio spiegarti"

Lui sbuffa, però sento che si sta rilassando.

Dopo avergli raccontato tutto rimane scioccato dallo strano comportamento di Matteo e vorrebbe capirne il motivo, ma io cambio discorso e gli racconto le ultime novità.

Passa così un'ora e lo saluto, mentre nel mio cuore vorrei averlo vicino per poterlo abbracciare.

"Ti voglio bene Giuly, mi manchi tantissimo. A presto" riattacca.

Decido di uscire, di fare qualche cosa di "culturale", così prendo un libro e un plaid e mi dirigo al parco della scuola, vicino al torrente, lasciando il cellulare sul letto.

La giornata è splendida e sembra che anche la natura voglia regalarmi un sorriso.

Pensando a ciò, ne sfodero uno a trentadue denti e mi stendo sul mio plaid rosso e arancione.

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Saranno passate ormai due ore e il libro mi sta prendendo sempre più. Le mie braccia e le mie gambe stanno prendendo un bel colorito, che stasera si trasformerà, ne sono sicura, in una bella e simpatica scottatura.

Ma io, imperterrita, continuo la lettura, fino a quando una grossa nuvola prende il posto del mio caro amico sole.

Infastidita alzo lo sguardo e...

"A-alex, ciao! Cosa ci fai qua? " chiedo imbarazzata al fantastico ragazzo che è in piedi di fronte a me e che pensavo fosse una nuvola.

A causa del sole alle sue spalle sembra un angelo...

Mi vengono gli occhi a cuoricino e faccio un sorriso da ebete.

Ma che mi succede?! Ehi, ormoni, state al vostro posto per favore!

Scuoto la testa per riprendermi, mentre lui mi sorride.

"Ciao Giulia, sto bene grazie e tu?" ride ironico, "Stavo ritornando all'università, quando ti ho vista distesa al sole mentre leggevi. Eri magnifica".

Spalanco gli occhi incredula: mai nessuno, a parte Paolo, me lo aveva detto.

"Cioè, lo sei ancora...ti disturbo? " chiede imbarazzato indicando il mio plaid.

Ok, calmati Giulia, respira e forma una frase sensata e non balbettare.

"Ma certo, non disturbi affatto" sorrido.

Lui ricambia, con quelle sue labbra sottili e lisce. In questo momento vorrei che le nostre labbra diventassero una cosa sola e che...

SVEGLIAAAA!

Sì, sto impazzendo. Ma che mi prende?! Non è da me.

"Ti piacerebbe venire a vedermi agli allenamenti questo pomeriggio?"

"Ma certo!" rispondo forse con un po' troppa foga.

Alex mi guarda con uno sguardo magnetico e si alza in piedi dicendo: "Magnifico! Allora ti vengo a prendere davanti all'entrata della scuola alle 16. Va bene?" mi fa l'occhiolino.

"Perfetto, allora a dopo" e mi sporgo verso di lui per dargli un bacio leggero sulla guancia.

Diventa rosso e mi saluta velocemente, non aspettandosi questa mia reazione.

Neanche io me l'aspettavo sinceramente.

Mi sa proprio che dovrò parlare con Alice e Cindy, loro sapranno dirmi perché sto diventando una pervertita.
Povera me!

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Siamo in macchina e Alex continua a parlare della sua passione per la scherma. In effetti era da quando mi aveva lasciato al parco che mi stavo domandando che sport potesse praticare.

Lo ascolto interessata, anche perché non ho mai capito molto le regole di questo magnifico sport.

Arriviamo nell'enorme palestra dell'università di Cambridge e lui mi dà un bacio in fronte prima di entrare negli spogliatoi.

Io arrossisco un po' e mi dirigo sugli spalti quasi volando per quello che è appena successo.

Dopo qualche minuto lo vedo entrare e vedo i suoi occhi che mi cercano. Poi alla fine mi vede e il suo sorriso mi scalda il cuore.

Mi saluta nella sua tutina bianca che, devo dire, gli dona molto, mentre con l'altro braccio mantiene la maschera.

Si scalda un po', poi si mette sulla pedana, mentre aspetta che l'altro ragazzo finisca.

Quest'ultimo ha un corpo scattante e leggero, come se non fosse fatto di carne ed ossa.

Mi sento osservata e vedo, alla destra del ragazzo, Matteo insieme alla ragazza che avevo visto la sera prima nella sua stessa stanza.

Rimango allibita e la rabbia mi sale dentro. Lui mi guarda con uno sguardo indecifrabile e appena vedo che apre la bocca per mimarmi qualche cosa, mi volto verso il ragazzo di prima, che ora ha piantato gli occhi nei miei.

No. Non può essere. Mi perseguita anche qua!

~Angolo autrice~
Ciao a tutti! Scusate se non sono riuscita a pubblicare prima questo capitolo, ma sono stata veramente occupatissima!
Spero che vi sia piaciuto! ♡
Aspetto tanti vostri commenti, consigli e anche domande e richieste :)
E ovviamente tante stelline☆☆☆☆

Mi scuso anche con tutte quelle persone che mi hanno chiesto di leggere le loro storie.
Non me ne sono dimenticata, le ho tutte nella mia biblioteca e sto cercando di volta in volta di leggere un capitolo ;)

Buona giornata e un bacione a tutti :3