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ALEX'S POV

"Ma che problemi hai, Daniel?!" urlo, prendendo la sua spalla e girandolo in malo modo.

I suoi occhi sono cupi, di un blu profondo. Lo conosco troppo bene da sapere che è infastidito e che il suo ego è pieno di risentimento.

"Giulia è la mia ragazza e non ti permetterò di trattarla come fai con le altre! Dovresti iniziare a comportarti meglio, non solo con il gentil sesso, ma con le persone in generale: i soldi ti potranno donare il potere, ma non l'affetto."

Sono stato duro e diretto, ma è stato necessario.

Mi allontano da lui e lo guardo con tenerezza: lui, per me, é come un fratello.

"Scusa, è che mi irrita il suo carattere" mi dice, poco convinto.

"O forse perché è la prima che ti tiene testa e non si fa comandare da nessuno?"

"Ho paura ti porti via da me" sussurra lentamente.

Mi paralizzo per ciò che ha detto. Nessuno ci separerà mai.

Lo abbraccio e gli do una pacca sulla schiena:"Stai tranquillo, non si può scappare da un coglione"

Lui, facendo l'offeso, mi prende la testa con il braccio e mi porta verso il suo petto, mentre mi strofina l'altra mano, a forma di pugno:"Ripetilo, se hai il coraggio!"

Ridiamo insieme fino all'entrata, quando vengo bloccato dalla sua voce:"Ma quindi state insieme veramente?"

Mi volto a guardarlo e la sua espressione é indecifrabile:"Sì, veramente. Daniel, tengo molto a lei, non voglio perderla. Non so cosa mi sia preso, ma è la ragazza che cercavo da tempo, e combatterò, se ce ne sarà bisogno."

"Come sei esagerato" dice, sorpassandomi ed entrando nella mensa, "non stai mica andando in guerra...E poi chi te la tocca?"

Ma che tipo...alcune volte non riesco a capirlo.
Forse é in astinenza...

Rientrando nella struttura, vedo la mia piccola: sta ridendo con alcuni miei amici, sembra a suo agio.

Chissà cosa ha passato per doversi trasferire. Alcune volte la vedo estraniarsi dal mondo esterno, però, poi, sorride e tutto intorno si illumina.
Non le chiederò mai niente, aspetterò che sia lei a parlarmene.

La stringo da dietro e cerco di annusare i suoi ricci capricciosi: miele.

Odio il miele...però, su di lei mi eccita.

Alex! Ricordati che siamo in un luogo pubblico!

Le do un piccolo bacio sulla guancia e mi siedo di fianco a lei.

Le sue spalle sembrano rilassarsi e la sua testa si appoggia al mio braccio.

Vorrei stringerla forte a me e darle tanti bacini.

Ok, sto impazzendo. Dov'è l'uomo virile!?

Che vada a quel paese!

Mi alzo e prendo per mano Giulia, lei inciampa sulla panca e diventa rossa per l'imbarazzo, mentre cerca di sistemarsi con un gesto nervoso e inutile i capelli.

"Ci vediamo, ragazzi!" dico quasi urlando e camminando veloce verso l'uscita.

Giulia fa ondeggiare la mano e riesce a dire uno 'ciao' strozzato.

"Hey, Alex, è successo qualcosa? Ti sta cercando l'FBI? Se è così, mi dispiace, ma non riesco a correre più di tanto e dovrai abbandonarmi qui"

Le lascio la mano e lei si irrigidisce, forse perché sta pensando, realmente, che la lasci qui per scappare.

Mi siedo su una panchina poco distante, e le faccio segno di avvicinarsi.

Tentennante, viene verso di me e afferra la mano che le porgo.

La faccio sedere a cavalcioni su di me e le sue guance si colorano di un meraviglioso rosso.

"Alex..."

"Ssh...rilassati"

Le accarezzo la schiena, dal basso verso l'alto, facendole avere dei brividi, mentre le do dei piccoli bacetti sul collo.

Inizia a muoversi irrequieta e il respiro si fa più pesante.

Vorrei fermarmi. Anzi, devo.

Ora o mai più, perché, ancora un altro secondo, e non potrò più controllare il mio corpo.

GIULIA'S POV

Ecco perché aveva così tanta fretta.

Avevo notato che, dopo aver parlato con Daniel, era ritornato con un viso preoccupato.

Mi piacciono da morire le sue carezze e i suoi dolci baci, così tanto da procurarmi dei brividi lungo tutto il corpo.

Inoltre, sto provando qualcosa di nuovo, che mi prende cuore, pancia, basso ventre e gambe.

Non riesco a controllare il mio corpo, quindi, a malincuore, mi stacco da lui e mi alzo in piedi.

"Come mai tutta questa passione?" domando diretta, con il tatto di un elefante che mi contraddistingue e rovinando il bel momento che si è venuto a creare.

"Non te l'ho detto all'inizio, ma pensavo di non doverlo fare.
È la mia prima relazione e non so come comportarmi. Io non sono una di quelle ragazze che va a letto con il primo che capita o subito la prima volta".

Che imbarazzo...

Meno male che anche lui è in difficoltà, infatti si alza di fianco a me e mi dice:"No, no. Non lo farei mai senza il tuo consenso! Ti aspetterò fin quando vorrai. E poi avrei scelto un luogo migliore di questo" dice, indicando la panchina.

In effetti...

"È vero, mi sono comportato male con alcune, le ho usate come se fossero oggetti, solo per avere più esperienza."

Lo fulmino con i miei occhi scuri e lui aggiunge:"Ma non con te. Prima volevo sentirti mia, volevo baciarti, perché ho avuto paura. Sono stato uno stupido, lo so. Perdonami."

"Paura di cosa?" domando accigliata.

"Che ti possa piacere un altro."

"E chi dovrebbe piacermi?" rido, allacciandogli le braccia al collo.

"Daniel, per esempio. Non mi piacciono le occhiate che vi mandate e il modo in cui litigate. Sembrate marito e moglie. E poi devi stare attenta, sfrutta il suo fascino per far cadere ai suoi pied-"

Lo bacio sulle labbra e cerco di godermelo, prima di ritornare al dormitorio a studiare.

Prima di staccarmi, però, fa capolino nella mia mente l'immagine di un ragazzo, con capelli neri ed occhi azzurri.

Dannazione!

"Il bacio è un dolce scherzo che la natura ha inventato per fermare i discorsi quando le parole diventano inutili."

Ingrid Bergman

~Angolo autrice~

Ciao a tutti! Grazie per essere arrivati a leggere anche questo capitolo, per aver votato e commentato:)
VI ADORO♡
Tengo molto a questa storia e mi sto affezionando ai personaggi (spero anche voi:3).
Se anche questo vi è piaciuto, commentate e lasciate una stellina☆
Baci a tutti e a presto!

Lisbeth♡

È complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora