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DIANA'S POV

Ed eccomi qua, davanti ai cancelli dell'università di Cambridge.

Il cielo sembra più grigio e nuvoloso di quello che avevo lasciato una settimana prima.

Non importa, io adoro questo cielo, rispecchia il mio umore. Ma non oggi, che sorrido persino alle matricole ancora spaesate e adoranti.

Mi dirigo nella mia stanza privata e mi butto sul letto senza neanche togliere le scarpe.

Afferro il cellulare e mando un messaggio a Theo per incontrarci la sera stessa e, subito dopo, chiamo una vecchia conoscenza.

"Pronto?" risponde una voce squillante dall'altra parte del telefono.

"Hey Jaclyn, come va? Ti andrebbe di venire da me?" chiedo senza preamboli.

Conosco Jaclyn da quasi sette anni. Frequentavamo alcuni corsi insieme alla Cambridge High School e, all'inizio, non mi era molto simpatica.

Continuava a seguirmi e a flirtare con me, pur sapendo della mia relazione con Thomas, un amico comune.

Ma è solo grazie a lei che ho capito chi sono e che cosa voglio nella vita. La mia vita.

"Mmh...ci devo pensare"

"A cosa devi pensare? Di solito corri subito da me" dico, mentre mi esce una risata gutturale.

"Non mi cerchi da circa un mese Diana" risponde piccata.

Sbuffo:"Hai ragione, scusa. Diciamo che ho sperimentato l'altra sesso..."

Sento un silenzio imbarazzato dal capo opposto, poi alla fine sento che Jaclyn scoppia a ridere: "Mi stai prendendo in giro? Era dai tempi di Thomas che non usi preservativi."

Mi faccio contagiare dalla sua risata: "Allora, vieni o no?"

"Verrò se risponderai alla mia domanda: come mai questo cambiamento repentino?"

Sento che trattiene il fiato, curiosa com'è. Ma decido di lasciarla crogiolare nel dubbio.

"Lo sai che ti devi meritare una mia risposta Jaclyn..." rispondo sogghignando e pronunciando il suo nome in modo lascivo.

Ottengo l'effetto desiderato, tanto che sento in sottofondo i suoi movimenti per prepararsi e raggiungermi.

"O-ok, arrivo subito!"

Chiudo la chiamata e mi sento sul letto con le braccia dietro la testa per pensare.

Stasera sarà difficile rivedere Matteo, soprattutto perché dovrò farlo soffrire.

Lo ammetto, non mi sono comportata per niente bene. Anzi, da schifo.

Cercherò un modo per farlo soffrire di meno.

Il campanello suona e mi distoglie dai miei pensieri.

Su di giri vado ad aprire la porta senza neanche chiedere chi sia.

So per certo che sia Jaclyn, dato che nessuno sa del mio ritorno all'università.

Appena spalanco, trovo una splendida ragazza che mi fissa con i suoi occhioni azzurri.

Indossa l'uniforme della scuola e i suoi capelli lunghi e rossi le ricadono dietro la schiena.

"La mia inglesina preferita" dico dandole un veloce bacio a stampo.

Sbatte le palpebre e in un attimo me la ritrovo addosso, con le braccia che mi circondano il collo e le labbra che ricercano le mie come un mare in tempesta: cullandomi, ma anche scaraventandomi da una parte all'altra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01, 2017 ⏰

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