Oggi è un mese che io e Benji stiamo insieme, quasi ogni giorno ci vediamo e sto benissimo con lui. Da quando lo conosco sono un po cambiata, diciamo che alle superiori ero già maliziosa, ma con lui ancora di più. Stavo andando da lui quando un uomo mi viene incontro e mi fa cadere la borsa.
X: Mi scusi...non l'avevo vista.
Io: Oh niente(mi porge la borsa) grazie.
Quando mi guarda negli occhi mi squadra cercando qualcosa di familiare.
X: Ciao Anna!(mi abbraccia, come sa il mio nome? Anche se quel saluto mi è familiare)
Io: Mi scusi, lei chi è?
Mi guarda e sorride.
X: Sono Mattia...non ti ricordi?(provo a pensare e mi ritorna in mente)
Io: Ah, adesso si! Be scusa ora devo andare, ma è stato bello rivederti!(ci abbracciamo e ci salutiamo)
Corro verso il portone, e mentre aspetto l'ascensore per salire da Benji, ripenso a tutti i ricordi delle superiori e ad una mia cosa che pensavo.
Sono davanti alla porta e busso. Dopo 5 minuti Benji mi apre solamente in mutande, istintivamente i miei occhi iniziano a guardare il soffitto, lui diventa rosso.
Benji: Scusa, stavo dormendo.
Io: Niente, ti volevo fare una sorpresa. Posso andarmene se vuoi...
Benji: No, macché! Entra, entra.
Entro nell'atrio e vado a sedermi sul divano nel salotto, lui va in camera e ritorna con i pantaloni e non solo.
Benji: Buon mesi-anniversario(mi porge un mazzo di rose blu, i miei fiori preferiti)
Io: Grazie!(lo abbraccio e la rosa cade per terra)
Ci pieghiamo per raccoglierla e quando alziamo la testa ci baciamo, non so come, ma scatta una scintilla che non era mai scattata prima. Mi porta in camera, entriamo e chiude la porta. Si gira verso di me e con passo lento si avvicina sempre di più e guardandomi negli occhi. Mentre mi guarda mi sento in forte imbarazzo. Mi inizia a baciare, e in un secondo mi ritrovo sotto di lui, sul letto. Mi toglie la maglietta, mi divarica le gambe, per poter mettersi in una posizione comoda. Mi bacia con violenza e desiderio. Le nostre lingue si intrecciano intensificando il bacio. Gli accarezzo il petto fino ad arrivare all'altezza dei jeans. Ci guardiamo. Riprendiamo a baciarci. Mi svila velocemente i pantaloni buttandoli dietro il letto. Incomincia baciarmi partendo dal collo all'ombelico, facendomi anche un po di solletico. Torna su, giocando con la spallina del reggiseno. Il suo respiro mi provoca sulla pelle la pelle d'oca. Senza accorgermene siamo tutti e due senza vestiti. Si posiziona meglio tra le mie gambe facendomi sussultare sentendo il suo corpo su di me. Si irrigidisce e mi guarda mordendosi il labbro. Fletta le anche in modo che la sua erezione prema contro di me. Chiudo gli occhi gemendo. Notando la reazione, sorride malizioso, io mi spingo contro di lui, geme. Mi bacia ancora e ancora. Il desiderio cresce. Prende dal comodino una bustina con il preservativo. Strappa la bustina e se lo mette. Mi guarda.
Benji: Sicura?
Io: Si...ti amo.
Benji: Ti amo anche io.
Lo guardo e il mio cuore perde un battito, mi ha appena detto Ti amo. Lentamente, molto lentamente entra dentro. Provo una fitta di dolore e chiudo gli occhi trattenendo il respiro. Inizia piano per poi andare più veloce. Continua a baciarmi il collo con una dolcezza di cui non lo credevo capace. Mentre gemo lo sento sorridere e questo fa ridere me, prima di venire mi sussurra ti amo un altra volta, poi si accascia sul letto, mi giro su un fianco e lo guardo: ha gli occhi chiusi ed è bellissimo...
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Gli occhi color oceano in tempesta (IN REVISIONE)
Fiksi PenggemarAnna fa la ballerina di danza classica a New York, quando torna in Italia, sull'aereo conosce Benji, un ragazzo che fa il musicista e che la colpisce con una freccia nell'istante in cui si conoscono e si guardano per la prima volta negli occhi.