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PVESMERALDA

Non riesco a muovermi, mi sento paralizzata,sento come se i  piedi fossero incollati al pavimento. Voglio andarmene o semplicemente fermarlo ma sono paralizzata come la prima volta.
Insomma perché deve sempre ricorrere à questi metodi drastici? Perché deve sempre tirare pugni a tutti? Perché cazzo??

Si comporta come se fosse un bambino, non cerca neppure di ragionare un attimo e magari  capire se ci sono altre soluzioni, lui no. Lui fa tutto senza pensare alle conseguenze. E questa volta la conseguenza sono io. Non riesco a guardarlo, né a toccarlo, ho paura che lui in un momento in cui è preso dalla rabbia possa mettermi le mani addosso... Sembro stupida? Forse, è vero... Ma ho terribilmente paura che anche lui mi faccia del male...

Ma i suoi baci però ti hanno fatta stare così bene...

É vero. Ma ora come ora, dopo tutto,io ho paura di toccarlo o di litigarci. Ho paura di ciò che possa farmi. 

Sento una lacrima scendere giù dalla guancia, poi vedo Domenico che cerca di spostare Cullen da Alex e dopo numerosi tentativi c'è la fa. E per questo lo ringrazio mentalmente.
Io sono ancora ferma, immobile e tutt'intorno a noi si è fermato un cerchio di persone curiose che incuriositi dal rumore e dalle grida si sono avvicinate.
Per precisare tutta la scuola.

Mi sento in imbarazzo  perché adesso parleranno tutti di me e di questa storia e questa è tutta colpa di cullen.
Perché pensa solo a se stesso? Perché non pensa alle conseguenze che dopo devono subire le altre persone?

Domenico lo strattona per il colletto della maglietta e poi gli dice qualcosa all'orecchio che però io non riesco a sentire.
Lui si volta di scatto dalla mia parte, e appena vede la mia faccia sbianca di colpo.
Ha rovinato quel qualcosa che poteva FORSE esserci ma non ci sarà.

La campanella suona e tutti si apprestano a d'entrare, io e lui ci guardiamo ancora negli occhi sembra come se si volesse scusare, o anche cancellare quello che è appena successo, ma la verità é che non può.
Distolgo il mio sguardo dal suo, così da interrompere questo contatto visivo, mi volto e cammino per entrare a scuola.

Sono davanti l'entrata e dopodiché sento un gran botto, mi giro e trovo Cullen  che sta prendendo a pugni un palo della luce.

Poi Domenico rimasto fuori ad' assistere a tutta la scena ,lo spinge via e gli dice qualcosa.

Lui è fatto così non cambierà.
Ma poi perché dovrebbe farlo? Per me?ma va là.
Insomma io non sono nessuno e lui non è nessuno per me, o almeno credo.

Entro dentro scuola e sento gli sguardi di tutti addosso, cerco di ignorarli ma è più complicato di quanto uno creda.
Entro in classe è sono già tutti seduti, ma vaffanculo. Oggi tutte a me???

La prof si gira e mi dice - alla buon ora Minghetti, cos'è si è persa tra i bagni?-
C'è cazzo!! adesso ci si mette questa prof di merda?
Ma poi perché mi ha dato della puttana?
perché dai, quelle parole stavamo a significare solo questo.
- no professoressa si sbaglia,in realtà mi ero persa nelle mutande di suo marito!-, dico senza peli sulla lingua.
Tutti inevitabilmente si mettono a ridere e alcuni fischiano anche, ma inutile dire che la prof é diventata bordò dalla rabbia!

- signorina Minghetti, ma come si permette?! Esca subito dalla mia aula!-
-per la cronaca questa non é la sua aula, dovrebbe essere del preside... Lei non crede signorina smith?-
Ha un cognome inglese perché appunto lei è inglese e si è trasferita qui, indovinate un pò ?per insegnare l'inglese!
- VADA SUBITO DAL PRESIDE, NON LA VOGLIO PIÚ VEDERE!-
-mi sa che allora la cosa è reciproca.- gli faccio l'occhiolino e subito dopo esco da quella fottuta aula seguita dai fischi e dalle risate.
La stronza che è in me sta rinascendo, me lo sento.

Salgo una rampa di scale e vado in un piccolo posto che ho scoperto stando in questa scuola di merda, la terrazza.
Da lí posso vedere tutta Roma è uno spettacolo magnifico.
Finite le innumerevoli scale arrivo alla vecchia porta verde, spingo ed esco fuori.
Subito vengo colpita in faccia da un leggero venticello, mi accomodo su una panchina posta lí sopra per stare comodi a guardare il panorama e io né approfitto per mandare un messaggio a Lucas... Manca da pochi giorni, ma a me sembra già un'eternità e in momenti come questi che sento la sua mancanza...
Lui in un modo o nella altro riesce sempre a tirarmi su.

A Lucas:

Torna presto mi manchi come l'aria. Qui succedono cose che voi umani non potreste mai immaginare.

Inviò il messaggio e dopo alcuni secondo ricevo la risposta

Da Lucas

Ehy piccolina che succede?

A Lucas:

Ti dico quando torni... A proposito quando torni?

Da Lucas:
presto un paio di giorni e torno

A Lucas:
Oks...

E la conversazione finisce lí. intanto io inizio a fumarmi la mia sigaretta e a godermi il  panorama circostante.
Fanculo Cullen,fanculo Alex, fanculo tutti!

I'm StrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora