PVCULLEN
Si può avere così tanta paura di perdere qualcosa o qualcuno? Si può davvero tenere a qualcuno così tanto da non riuscire ad'immaginarti senza?
Mi sento abbastanza strano, in queste 24 ore sono successe così tante cose che neanche una scrittrice potrebbe inventarle per la propria storia.
Siamo una cosa complicata io e il mio universo.
A proposito ,è qui, sdraiata sul mio petto che dorme.
È una sensazione bellissima averla su di me, é stupendo sentire che mi stringe forte a se anche mentre sta dormendo e come dire" non andartene, resta" ecco.
E quando prima mi ha detto tutte quelle cose il mio cuore sembrava che stesse scoppiando di gioia, lei é il mio universo, la mia piccolina, il mio amore.
Prendo il mio iPhone che è di fianco a noi sul comodino ed apro la fotocamera e senza pensarci due volte ci scatto una foto.
E giuro é la cosa più bella che io abbia mai visto.
Ci siamo io e il mio universo sdraiati, lei sopra di me che nasconde il viso nell'incavo del mio collo e poi ci sono io, senza maglietta,con lei sopra ed io che la stringo forte a me.
Adoro questa foto adoro tutto di lei.
Adoro i suoi occhi, adoro il modo in cui riesco a farla ad'arrossire quando le faccio delle domande maliziose o anche quando le faccio dei complimenti. Amo vedere il suo lato da bambina quando vuole prendere il gelato e non vuole aspettare, amo vederla così piccola e indifesa fra le mie braccia.
E sono sicuro che dopo tutto questo, dopo tutto quello che abbiamo passato sono sicuro che io non mi stancherò mai di lei.
Lei é tutto. Lei é il mio tutto.
Non posso pensare di perderla, non posso immaginarmi più senza di lei e questa cosa mi fa tremendamente paura, ho paura che un giorno mi possa ferire, ho paura che qualcun'altro si accorga che persona meravigliosa essa sia.
Ho paura di perderla.
Ho semplicemente paura, e questa cosa, questo pensiero, riesce a farmi togliere il respiro.Mentre sto facendo un monologo con me stesso sento Esmeralda muoversi sopra di me, é agitata e sta sudando.. E poi farfuglia cose davvero incomprensibili...
Io la stringo più forte come per calmarla ma lei urla e dice - Michael no! Ti prego-E adesso chi cazzo é Michael?
Esmeralda si sveglia di colpo, si guarda in torno e poi incontra il mio sguardo preoccupato e metà incazzato.Si alza di colpo, respira a fatica e poi è pallida come un cecio, mi sta facendo spaventare dico davvero.
Apre la finestra e si appoggia ad essa ed incomincia a fare dei respiri profondi per calmarsi.
Io mi alzo subito, mi infilo i pantaloncini dell'Adidas per stare in casa e poi corro ad'abbracciarla da dietro.
Appena sente il mio tocco si scioglie,sembra come se in questo momento avesse solo bisogno di me e questa cosa mi distrugge ma allo stesso tempo mi fa sentire bene.-Amore mio cos'hai? Le chiedo mentre l'abbraccio forte.
-incubo- mi risponde. É come se questa mia domanda l'avesse irritata, come se avessi toccato un tasto sbagliato.
Mi stacco da lei, mi sento di troppo, avrà solo bisogno di un attimo per stare da sola.Esco dalla stanza con mille domande che mi frullano per la testa.
Mi sento come se lei vuolesse tenermi nascosta qualche parte di se, mi sento come se non fossi abbastanza importante per lei per parlarmi di questa parte di se e questa consapevolezza fa più male di 100 coltellate.Mi siedo sul divano e con le braccia mi appoggio alle ginocchia e sfrego le mani sulla mia faccia come se facendo così potessi cambiare le cose...
Ho bisogno di lei, ho bisogno di sentirla, ho bisogna di baciarla e di rassicurarla, ho bisogno di sentire che di me si fidi ma evidentemente non è così.
Sono sul divano da circa 10 minuti quando sento qualcuno che scende le scale, l'ho sento dal rumore dei piedi scalzi che si attacca al marmo e so già che a venir da me é la mia piccola.
Faccio finta di nulla e sto sempre in quella posizione quando ad un certo punto Esmeralda si siede sul divano di fianco a me.
Io non la guardo, guardo il pavimento resto immobile nella mia posizione.
-devo raccontarti una cosa di me, però non interrompermi, fammi finire. Perché se mi interrompi non credo che troverò mai più la forza di raccontartele. -Non parlo sto zitto e lei senza distogliere lo sguardo dal pavimento inizia a parlare.
- da quando ero piccolina ho sempre amato le moto, le ho sempre adorate infatti so tutto su di loro. Da piccolina ho iniziato ad usarle, ho provato, ho iniziato pian pianino ad essere sempre più brava a tal punto che ho iniziato a fare delle vere e proprie gare. Pensa che ero l'unica bambina in mezzo a tutti quei maschietti e subito tutti mi prendevano in giro perché credevano che una ragazza non avrebbe mai potuto gareggiare siccome è una cosa da "maschi". Ed ha sostenerci e a farmi andare avanti c'era sempre mio padre e molte volte anche Michael, mio fratello.
Sin da subito ho fatto vedere a tutti di che pasta ero fatta, ho iniziato pian pianino a vincere ogni singola gara a cui partecipavo e subito mi sono guadagnata il rispetto degli altri piloti maschi. Mio padre e mio fratello erano davvero orgogliosi di me e anche mia madre lo era solo che per lei era un pò più difficile vedere sua figlia correre a tutta velocità con una moto del genere ma alla fine dei conti anche lei mi stava sempre vicino.
Un giorno io avevo una gara davvero molto importante solo che si trovava poco dopo Milano, sarà stata tipo un'oretta di strada ed io e gli altri che facevano parte della mia squadra siamo partita un pò prima per sistemare tutto. I miei sarebbero partiti di sera, siccome la gara iniziava tardi. -singhiozza, una lacrima scende sulle sue guance arrossate e vorrei solo abbracciarla e darle forza, vorrei solo stringerla tra le mie braccia ma so che se lo facessi adesso perderei questa occasione di conoscere tutto di lei.
- caso vuole che quella sera iniziò a piovere veramente ma veramente forte e caso vuole che mentre stavo per salire in moto mi squilla il cellulare rispondo e al telefono era un'infermiera la quale mi avvertiva che i miei genitori e mio fratello erano stati travolti in un incidente stradale molto grave.- la sua voce si incrina sta cedendo lo so,me lo sento ed io mi sento un vero stronzo a farla stare così.
- io presa dall'agitazione e dalla paura iniziai a non capirci piú nulla tanto ché presi la macchina di un ragazzo piú grande che era lí anche lui a correre. io ero piccola avevo 14 anni ma sapevo già guidare una macchina. Insomma sapevo guidare una yahama figuriamoci se non sapevo guidare una macchina. Presi la macchina è mi fiondai subito all'ospedale e in quel viaggio in macchina penso che avrò rischiato si è no , 3 volte di morire ma non mi importava.
Arrivata all'ospedale scesi subito dall'auto e continuava a piovere e piovere,entrai dentro e un'infermiera mi disse che i miei genitori erano morti sul colpo ma che mio fratello era entrato in coma. Io lí mi sentii morire. Mi sentivo come se quello che mi stava succedendo non stesse succedendo davvero a me ma a qualcun'tro. Mi sentivo così spaesata, così sola. Mi sentivo e mi sento tutt'ora in colpa. Poche ore dopo mio fratello morí e tutto per colpa mia capisci? Tutto per colpa di una stupidissima gara! sarebbe ancora vivi. Se non fosse stato per me a quest'ora sarebbero ancora qui, sarebbero con me nella mia vita o perlomeno sarebbero ancora vivi. Ecco perché sono così, ecco perché non riesco più ad affezionarmi alle persone ecco perché sono così stronza e menefreghista ed ecco perché ho gli attacchi di panico quando entro in ospedale. Ho ucciso la mia famiglia capisci? Non merito di star bene, non mi merito te. Non merito tutta questa felicità.- finisce di dire tutte queste cose e scoppia definitivamente. scoppia a piangere, singhiozza così forte da far piangere anche me.
Non resisto più, la stringo forte tra le mie braccia. La prendo in braccio e l'appoggio sulle mie gambe e la dondolo e pian pianino i suoi singhiozzi si calmano, si tranquillizza, ma trema ancora come una foglia ed é ancora bianca come un cecio.
-amore guardami- dico anch'io connvoce incrinata
- amore - la richiamo e finalmente mi guarda
-amore mio, non sentirti in colpa, non sei un errore. E tu meriti tutta la felicità del mondo. tu non meriti me, meriti molto di più e lo sai perché?
Perché dopo tutto, dopo tutto quello che hai passato, dopo tutto quello che hai dovuto passare tu sei ancora qui, sei ancora in piedi a lottare giorno dopo giorno. Tu sei quella persona con mille pregi, sei quella ragazza dagli occhi belli e dal sorriso innocente ma che sotto sotto ha un carattere da guerriera. Amore mio tu sei più forte di quanto immagini, sei più forte di tutti quanti messi insieme. Tu sei un angelo. Sei il mio angelo nero. E semmai sono io che non ti merito. Non ti merito lo so, ma posso giurarti che ti amo più di qualunque altra cosa al mondo. -
-cos'hai detto?- risponde lei a bocca aperta
-ho detto che ti amo-.
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I'm Strong
أدب نسائيCome si può andare avanti anche quando la vita ti ha tolto tutto? Come fare quando ci si sente vuoti,freddi e in colpa con se stessi?