Vali più di ogni verità

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E lo riguardavo ogni giorno quel tatuaggio,solo io lo potevo vederlo col giusto significato...solo Io riuscivo a percepirne lo sguardo...
Emma aveva dato di matto dopo averlo visto su instagram,non mi aveva dato modo di replicare,era finita.
Avevo tutti contro,tutti. Tutti tranne Tina,l'unica che finora sapeva la verità.
Un tatuaggio fatto col mix di due donne che facevano parte della mia vita dentro una chiave che riapriva i vecchi ricordi. Quella chiave non avrebbe mai potuto aprire la serratura di Michaela,lei infondo lo sapeva male faceva piacere pensare il contrario visto che con suo padre mi avevano in pugno. Lo sapeva che quegli occhi non erano i suoi,sono sempre stato in fissa con gli occhi azzurri ma i suoi in realtà non erano di quel colore,me ne accorsi dopo. Come me ne accorsi dopo che quello che avevo visto di lei era solo una maschera.
Emma non sapeva nulla,avevo preferito allontanarla da me facendole credere di essermi tatuato il volto di un'altra che non era lei,piuttosto che trascinarla nel tunnel di bugie in cui galleggiavo.
"Non avevamo più soldi e quell'assessore si è offerto di aiutarci."
E così il tour poteva continuare,la mia casa discografica si era fatta prestare una grossa somma dal padre di Micaela che in cambio voleva solo una stabilità per la figlia e quella stabilità ero io.
Apparire insieme,portarle qualche soldo in tasca facendola posare per qualche fotografo di moda,niente di più.
Non uno sguardo,non un contatto.
Erano questi i patti. Insieme sì ma in modo freddo.
Emma mi parlava tramite Francesca ormai e mi disse che sarei potuto salire in settimana a Milano per registrare "Schiena" che sarebbe stata inserita nel mio repack.
Non ne ero entusiasto,sentivo che questa canzone meritava di essere inserita in un album di inediti,ma tramite mio padre avvocato avevo capito che il mio vincolo contrattuale con la mia casa discografica prevedeva l'uscita di altri due dischi prima di essere sciolto e senza fare grosse polemiche accettai.
Francesca aveva prenotato un hotel vicino casa sua,non ne era d'accordo ma Emma aveva deciso così e anche io la capivo.
Tina si era proposta di ospitarmi ma se Emma avesse saputo che anche lei era a conoscenza della mia situazione,che avevo preferito parlarne con la sua amica piuttosto che con lei,avrei messo Tina nei casini e non volevo. Emma al momento doveva odiare solo me.
Dopo Firenze non avevo più avuto modo di stare con lei,le scarpe le erano arrivate e so che nonostante tutto le piacevano e le metteva spesso.
Tramite gli accordi tra le case discografiche si era capito che sarei dovuto restare a Milano per una settimana,ed ero felice,perché sapevo che stare insieme anche se per lavoro ci avrebbe riavvicinati.
Che sarebbe stato impossibile evitarsi per sette giorni.



EMMA.
Lo odiavo,ogni giorno di più. Odiavo il modo in cui mi faceva sentire. Il completamento del mio album era una scusa valida per fuggire da ciò che provavo per lui. Mi bastava leggere il suo nome da qualche parte,sentire una sua canzone per cambiare umore e diventare improvvisamente nervosa.
Ero quasi riuscita a superare il fatto che il volto del mio uomo fosse nel braccio di un'altra ma vedere che questa stessa donna lui se l'era tatuata a sua volta mi aveva fatto morire. Non lo avrei potuto perdonare mai più. Lui non mi aveva dato nessuna spiegazione,mi ripeteva ogni giorno che mi amava fino a quando un giorno decisi di bloccarlo e me lo scriveva col numero di sua sorella,di sua madre. Non avrei potuto bloccare tutta la famiglia per colpa sua ma non rispondevo mai.
Avevo deciso di collaborare lo stesso con lui,le case discografica e gli autori erano stati avvisati settimane prima,non avrei potuto rifiutarmi.
Ordinai a Francesca di trovargli una sistemazione comunque vicino a casa nostra,non conosceva la città e non volevo metterlo in difficoltà,nonostante tutto lo amavo ancora,con tutta me stessa.
Stasera sarebbe passato di qua per capire un po tutto è Francesca lo avrebbe accompagnato. Non ero ancora sicura se uscire o no dalla stanza per salutarlo,ci avrei pensato dopo.



MATTIA
Con la valigia e ancora il biglietto del treno in tasca arrivai sotto casa sua. L'aria di quella zona sembrava far parte di me,mi sentivo bene non appena mi trovavo nelle vicinanze di quella casa. C'eravamo noi in quella casa. C'erano i nostri baci nascosti,i sorrisi fatti al buio prima di dormire. I suoi gemiti tra le pareti,i vestiti strappati di dosso vicino la vasca,e la colazione fatta di fretta prima di partire. C'erano i "ti amo" sussurrati piano,ogni giorno,tutti i giorni.
Mi aprirono il portone e iniziai a salire,Francesca era al piano di sotto e mi venne incontro abbracciandomi. Di lei nessuna traccia,sapevo che preferiva la mansarda.
"Ora ti spiego tutto. Andiamo." Mi disse Francesca.
Quando ad un certo punto vidi Emma scendere,non aveva sentito nulla. ""Francesca quando arriva.." urlava per le scale mentre scendeva,interrompendosi solo non appena mi vide.
"Ah..sei qui..."
Se non la conoscessi avrei detto che era tutto programmato,ma non era così. Credo di essere stato per un paio di minuti a fissarla senza dire nulla. Aveva un pigiama che ricordava una sottoveste ma con dei pantaloncini sotto,scalza e con i capelli in disordine. Spettinata mi piaceva di più.
"Sì. Sto andando via....."le risposi,"...ma ci vediamo domani."
Lei scese qualche gradino e mi diede un foglio. "Ti ho scritto tutte le correzioni che..."
Gli tornai il foglio indietro...
"Domani mi correggi tu stessa,non ce capisco nulla de sta roba scritta,lo sai."
Lei fece un sospiro. Abbassò lo sguardo e riprese il foglio. "Ok."
Iniziai ad andare. "Alle nove Briga,puntuale."

EMMA
"Emma aspetta!"mi urlò Francesca per le scale.."perché lo hai lasciato andare via così?"
"Io non volevo neanche vederlo..."
"Sarà ma il tuo sguardo dice altro.."
"Beh che dice il mio sguardo?"
"Il tuo sguardo lo implorava di rimanere mentre le tue parole dicevano altro..."
"Che cambia?"
"Cambia che ti stai facendo del male da sola,ugualmente..."
"Stare con lui mi farà stare peggio..."
"Emma non è così,non è solo il tatuaggio il problema...diamine lo avete preso in giro su Twitter e lui non ha fatto niente..ti sta capendo non è da lui,magari è cambiato..."
"L'ho preso in giro con Ema che è come una sorella per lui e mia amica,non lo ha fatto per principio non perché è cambiato.."
"Datevi un'altra possibilità Emma."
"Quante altre possibilità dobbiamo darci prima di trovare la pace?"
"Risponditi..Buona notte..."
Chiusi la porta alle mie spalle,Francesca mi aveva fatto innervosire e l'unica cosa che volevo fare è dormire.
Mi misi a letto e mi arrivò un messaggio,era Mattia.

💌"So che starai dormendo e se il suono di questo messaggio ti sveglierá ti chiedo scusa. Anche se probabilmente non te ne fregherá un cazzo tutto sommato questo hotel è bello. E credo che dormirò bene. Volevo solo dirti questo. Se magari una parte di te era ancora preoccupata dicendoti questo volevo solo rassicurarti. Oggi è stato bello rivederti,più bello scoprire che non è cambiato nulla tra di noi. Anche se ti ostini a non ammetterlo faccio ancora parte di te...Lo sento da come mi guardi,lo hai fatto anche oggi... E questi giorni insieme ci daranno ragione...anche tu lo sai... A domani.."

Mi piace pensare che ci sarà qualcuno, qualcuno che nonostante tutte le volte che lo allontanerò, si riavvicinerà. Che mi dirà "prenditi una pausa tutta per te, fra tre giorni sarò fuori dalla tua porta ad aspettare che la apri, e aspetterò anche se non te la sentirai di aprirla". Qualcuno che mi faccia sembrare le cose difficili, un po' più facili, qualcuno che in momenti come questi cerchi di capirmi anche se mi chiudo dentro un guscio tutto mio, con muri alti, e filo spinato, e cemento armato. Qualcuno che sia forte anche per me nelle notti in cui sento di non meritarmi nulla, qualcuno che nonostante tutto scacci via proprio quel "tutto", che sappia lasciarmi libera di scappare, ma che poi venga a riprendermi, che poi da sola mi sento persa.Avere qualcuno a cui poter dire 'A domani' tutte le notti non è una cosa da poco.. E' mettersi a letto e sapere che anche se ci si sente soli, non si è soli.
E quel qualcuno era Mattia,non c'era altra possibilità.

💌 Non stavo dormendo e in ogni caso un tuo messaggio non mi disturba,ho una soglia di sopportazione verso te ancora alta,nonostante tutto.
Sono contenta che ti trovi bene,dopo tutto non siamo così lontani,non volevo crearti disagi in una città che non conosci.
Scusami se questo messaggio non contiene parole che vorresti sentirti dire ma mi sento ancora troppo ferita per lasciarmi andare,non so neanche se ci riuscirò a farlo...Ma sì sicuramente le mie parole ti allontaneranno ma i miei occhi ti pretendono ancora.... Se è giusto riavvicinarsi accadrà senza forzature...
a domani"
Risposi.

La risposta é negli occhi 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora