La conoscevo davvero? - Michaela

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Si presentò alla mia porta come un ciclone che distrugge tutto,non sono mai razionale quando si tratta di Mattia,divento una matta.
Non volevo trattarlo in quel modo ma lui non si è mai fatto scrupoli e adesso non me ne farò nemmeno io.
L'idea di vederlo felice con lei mi fa impazzire ma ormai è troppo tardi per poter spezzare quel legame che si è legato fra di loro,è amore e si vede.
Ma forse posso spezzare in qualche modo lei.
Voglio farla sentire come mi sento io,senza nessun obiettivo,nessuna garanzia per il futuro.
Voglio levargli il suo grande amore,ma non in quel senso,non voglio portarglielo via,non ho i mezzi per farlo.
Farò in modo che sia lei a non poterne più e a lasciarlo senza motivo.
Erano giorni che non vedevo Mattia,e anche se lo vedevo non era più quello di prima o magari non è mai stato vero con me.
Mi sento come una quindicenne ai postumi di una sbornia.
Se proprio vogliamo parlare della mia adolescenza non è poi stata rose e fiori.
Cercavo rifugio e affetto nelle canzoni perché la vita reale non è mai stata carina con me.
Mi tagliavo perché era il mio grido di aiuto,ma puntualmente mai nessuno mi veniva a salvare.
Pensavo: "dai questi sono gli anni migliori,perché passarli così? Svegliati,vivi,ama."
Ma come posso svegliarmi,vivere e amare senza nessuno che mi da lo stimolo per andare avanti?
Mia madre non l'ho mai conosciuta,non so nemmeno il suo nome.
Mio padre era troppo impegnato per sopportare le paranoie di una ragazzina quindi chi mi rimaneva? Nessuno. Io e le mie braccia.
Ogni giorno per me era uguale,non c'erano giorni in cui non mi sentivo vuota,inutile,un errore.
Tutto ciò che mi dava un po di sollievo era la musica,mi rispecchiavo in delle frasi.
Le frasi di Mattia.
Forse lui è stato la mia ancora di salvezza, ma non ha mai fatto nulla per definirsi tale,lo chiamavo io cosi perché era l'unico appiglio in questa vita di merda.

La risposta é negli occhi 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora