Sono a letto e quando apro gli occhi e vedo lui, il mio Jack.
"Finalmente."
Mi dice.
"Quanto ho dormito?"
"Quasi un giorno."
Mi stiracchio. Non sto male come il giorno prima. Anzi, ora che ci faccio caso non ho neanche più le bende.
"Dove sono le bende?"
"Che bende?"
"Ma sì, mi ha portato a casa lo gnomo ed ero ferita."
"Quale gnomo?"
"Non è venuto lo gnomo?"
Scuote la testa in segno di negazione.
"Quanto ho dormito?"
"Sempre un giorno. Se me lo chiedi due volte non cambia."
Non posso essere guarita così in fretta, è impossibile. Mentre penso questo Jack mi si avvicina e mi stringe le mani.
"Devi svegliarti."
Mi dice. Non capisco.
Mi sveglio nel mio letto. Nella mia camera arancio. Il mio letto che profuma di agrumi. Il mio armadio. Tutto. Stavolta ho le bende e sento il dolore. Apro le persiane della camera e una forte luce solare mi abbaglia. Chissà quanto ho dormito. E poi che sogno stranissimo ho fatto. Scendo le scale in pigiama e vado in cucina a prepararmi una tazza di cereali. Lì incontro Jack che mi dice inaspettatamente:
"Devi svegliarti."
"Ma sono sveglia davanti a te."
"Perché non mi ascolti? Svegliati... ti prego"
Comincia a piangere.
"Io..io non capisco...sono sveglia. Qui davanti a te."
"Svegliati, svegliati."
Continua a ripetere.
"Jack. Ma io sono sveglia."
Mi si aggrappa senza smettere di piangere.
"Jack, mi sono svegliata."
Mi bacia una mano.
"Perché non mi vuoi ascoltare?"
"Ma io ti sto ascoltando."
Mi guarda negli occhi.
"Vorrei che aprissi gli occhi e mi sorridessi. Vorrei che mi parlassi. Vorrei vedere i tuoi occhi felici ancora almeno un'ultima volta. Così il mio cuore sarebbe in pace. Per cui ti prego, accontentami. Apri gli occhi e parlami."
"Ma io ti sto parlando."
Vedo che riprende a singhiozzare. Poi si alza e va in cucina come se niente fosse. E' come se non mi vedesse. Per lui, non so il motivo, sto ancora dormendo.
"Jack?"
Non risponde. Forse non mi sente forse non mi vuole parlare. Vedo che si asciuga gli occhi mentre guarda sconsolato il marmo del tavolo della cucina.
Apro gli occhi, sono a casa di Jack, la mia casa. Non posso essere più felice. Vedo il volto angelico di Jack mentre dorme e sento il suo lieve russare. I rumori di casa, la cosa che mi è mancata di più in tutto questo tempo. I suoi capelli bruni scompigliati sul cuscino. Non vedo l'ora che si svegli per vedere i suoi occhi blu mare. Mi metto a sedere e mi guardo in giro. Tutto al suo posto ma c'è una nota stonata: dov'è lo gnomo? Mi rivolto verso Jack non voglio svegliarlo così aspetto che lo faccia da solo. Mi ritrovo a guardare la casa, i mobili, i dipinti. Tutto mi ricorda la mia vita che stranamente mi sembra molto lontana.
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Ninfea
Teen FictionMarysol arrivò nel mondo degli umani dove incontrò lui. Lui che l'avrebbe fatta sognare, lottare ed innamorare. "promettimi che tornerai" "Non c'è bisogno di prometterlo. Sai che sarà così" "Lo so, ma ogni volta ho paura c...