CAPITOLO DUE

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Mi sveglio con il sorriso sulle labbra, ma perché? Non ricordo assolutamente niente di ieri sera, so solo che devo aver bevuto un sacco, dato il mal di testa.

Decido di aprire gli occhi e guardare che ore sono, le 11:24.

Che? Le 11:24? Gli altri saranno già in spiaggia, ecco, lo sapevo, mi hanno già dimenticata.

Guardo sul telefono e noto una notifica do what's app, decido di aprire il messaggio e vedo che me l'ha mandato un numero sconosciuto.

×unknown×: Ti volevo chiedere scusa per averti mentito, me lo ricordavo il tuo nome.

Quindi il numero è di Marco e, cosa più importante, lui lo sapeva il mio nome. Il che è già qualcosa.

Mi alzo e vado in bagno a prepararmi, indosso un costume azzurro, il copricostume bianco e gli occhiali da sole, metto la crema e scendo a fare colazione.

Io: -Buongiorno a tutti-
Mamma: -Tesoro, ben svegliata-
Jona: -Come mai così felice?-

Arrossisco un po', non pensavo si notasse tanto il cambiamento d'umore. Ok, sono felice, ma non pensavo fosse così evidente.

Io: -oh, niente, solo che il sole mi mette allegria-
La mamma sembra crederci, mentre Jona mi mima un 'tentativo patetico, lo so che c'è sotto qualcosa' con le labbra ricevendo in cambio una linguaccia.

Mangio due gocciole e bevo un sorso di latte, poi salgo in bagno a truccarmi, con mia mamma che mi maledice per il tempo che passo in bagno.

Intanto sento il mio telefono che da sotto suona, apro la porta e corro giù, il nome di Ric compare sulla schermata della chiamata, inutile dire che mi aspettavo il nome di qualcun'altro.

*chiamata*
Ric: buongiorno bellezza!
Posso sentire il suo sorriso farsi strada sul suo volto e illuminarlo, pur senza vederlo.

Io: buongiorno anche a lei!
Ric: mah, come siamo formali.
Io: ma smettila!
Ric: okok, non mi picchare
*ride come un bambino*
adesso dimmi, come mai non sei ancora in spiaggia? Non dirmi che te ne sei già andata!
Io: nono, stai tranquillo. Avevo solo sonno, arrivo tra poco.
Ric: okay, ti aspetto allora.
Io: arrivo tra poco, baci

Chiudo la telefonata senza dargli il tempo di rispondere, ma quanto può essere fantastico quel ragazzo? È davvero unico, simpatico e divertente, dolce e buono, carino e muscoloso, mmm niente male, ora che ci penso.

Okay Marta, placa i tuoi ormoni. Ora sei grande e devi fare andare il tuo cricetino, evita di fare cagate come al tuo solito.

Mi sistemo un secondo gli ultimi dettagli e quando scendo giù la mamma e Jona esultano, pensavano che non ce l'avrei fatta.

Arrivo in spiaggia e saluto tutti, tutto tranne lui. Sono ancora offesa, perché non mi ha detto che lo sapeva il mio nome?

Devo chiarire un paio di cose con lui, non capisco, cosa è successo ieri sera che poi stanotte l'ho sognato.

Vado da lui e lo prendo per il braccio trascinandolo in un angolo.
Quell'idiota continua ad urlare fesserie tipo: -ehm, se proprio devi stuprarmi almeno fallo lontano dagli occhi innocenti dei bambini- o anche: -ehi bellezza, hai la leggerezza di un elefante, puoi lasciarmi il braccio-

Non rispondo, mi sembra talmente infantile.

-che cosa è successo ieri sera?- dico ad un certo punto fermandomi, lui non se ne accorge e mi viene addosso, inutile dire che cadiamo uno sopra l'altro sulla sabbia.

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