CAPITOLO VENTI

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Come previsto avevo incontrato la prof di latino proprio sulla soglia della porta, l'avevo salutata con un sorriso finto e poi ero corsa al mio banco. Seduta al fianco di Anna, cominciai a sperare che non ritirasse i compiti delle vacanze proprio oggi perché non li avevo fatti e quindi, di conseguenza, nemmeno portati.

Un'ora era passata più lenta del solito e non ce la facevo più, volevo andarmene fuori e spararmi un colpo in testa, perché non avevo scelto lo scientifico senza latino? Già, ce lo chiediamo tutti tesoro. La mia coscienza aveva proprio ragione, avrei evitato un sacco di danni.

Alzai la mano e cercai di farmi scorgere da quella talpa della prof. -scusi posso andare in bagno?- chiesi gentilmente e lei mi diede il permesso, uscii dalla classe e mi chiusi la porta alle spalle mentre la campanella della fine della prima ora suonava.

Girai verso il bagno delle ragazze e mi incamminai attraverso il corridoio, tirai fuori il telefono e cominciai a leggere i messaggi che mi erano arrivati in quell'ora.

Qualcuno mi venne addosso e pensai che oggi sarebbe stata proprio una bella giornata. Non era vero, pensavo tutto tranne questo, perché non era cominciata granché e siccome avevo ancora in programma un'altra fantastica ora di latino e poi un intenso pomeriggio di studio a fare versioni, non si prospettava nulla di buono.

Non volevo alzare gli occhi per vedere contro chi fossi andata, speravo fosse qualcuno che non avevo mai visto, per evitare di fare la figura della rimbambita. Ma ovviamente nella realtà nulla va per il verso giusto e quindi dovevo trovarmi davanti proprio l'ultima persona che volevo vedere oggi.

-buongiorno bambolina- alzai gli occhi ed ebbi la conferma di essere la persona più sfortunata al mondo. Thomas Lee era proprio davanti ai miei occhi e mi fissava come se si aspettasse qualcosa. Feci una smorfia disgustata e mi piegai per raccogliere il mio telefono che era caduto per terra nello scontro.

-che fai non rispondi?- disse lui ammiccando, non aveva ancora capito che con me non funzionava più? Ero stanca dei suoi giochetti e non volevo più vederlo in tutta la mia vita, ma la sfortuna voleva proprio che fosse in classe con me.

-sai diventata davvero bella- disse avvicinandosi e poggiando una mano sul mio fianco, attirandomi a sé e mi maledissi perché quando mi sfiorava ancora sentivo i brividi attraversarmi la schiena, non forti come quando era Marco a toccarmi, ma comunque non indifferenti. Ma cosa c'entra adesso Marco? Marta svegliati non è il tuo ragazze, non è nessuno.

-beh non posso dire lo stesso di te- la voce mi tremava, ma cercai di nasconderlo al meglio tenendo un tono di voce freddo. Le sue mani risalirono sul mio corpo, accarezzandomi e mi avvicinò ancora di più a lui. Sentivo la temperatura salire al massimo, tutto si faceva dannatamente caldo e cominciai a trattenere il respiro.

-non mentirmi bambolina, riesco a percepire ancora l'effetto che ho su di te- sussurrò all'altezza del mio orecchio e altri mille brividi cominciarono a percorrermi il corpo. Maledetti ormoni.

Thomas era un ragazzo davvero carino, non c'erano dubbi, gli occhi azzurri e i capelli biondi donavano al suo viso perfetto una cornice fantastica, mentre sul fisico non c'era nulla che si potesse obbiettare, il petto scolpito e le braccia muscolose. Alto come un palazzo, mi dava una testa di differenza, io non sono bassa eh, sono solo diversamente alta.

-come mai non sei in classe?- cercai di distrarlo e di fargli tornare in mente che magari era meglio che tornasse a lezione e mi lasciasse andare.

-potrei farti la stessa domanda, bambolina- mi faceva imbestialire quel nomignolo e lui lo sapeva bene, non riuscivo più a sentirlo da quando io e lui avevamo chiuso, ma lui non sembrava capirlo e continuava a provocarmi.

-io ero in classe fino a cinque minuti fa, mentre tu non c'eri- presi un altro respiro, cercando di calmarmi, perché notavo il suo sguardo sulle mie labbra e il suo viso farsi sempre più vicino. -ora sto andando in bagno, quindi se non ti dispiace- indicai con lo sguardo le sue braccia ancora strette al mio corpo, ma lui non ci fece caso tanto era concentrato a guardare altro.

-senti tesoro placa gli ormoni e lasciami andare che devi anche rientrare in classe-

-bambolina calmati, se vuoi ci andiamo insieme in bagno e poi rientriamo in classe- alzò un sopracciglio e si avvicinò ancora di più a me. Il mio sguardo cadde sulle sue labbra che erano sempre più vicine alle mie, mi mancava poterlo baciare, ma non riuscivo più nemmeno a pensarci perché mi si riproiettavano nella mente le immagini di lui che stringeva Sofia e la baciava come faceva solo con me. Mi aveva tradito sfiorando le labbra di un'altra, fondendo con lei il suo amore e questo non andava bene.

Dovevo smetterla di pensare a lui e concentrarmi ad allontanare il suo corpo dal mio. Le sue labbra erano così vicine alle mie che non feci nemmeno in tempo a realizzare che mi stesse baciando. Ricambiai il bacio automaticamente, ma poi lo spinsi via.

-che cazzo fai levati- non avevo sentito niente in quel bacio, se non un grande senso di disgusto. Ormai il mio cuore apparteneva a qualcun altro e non sapevo se definirlo un bene o un male.

-che c'è bambolina, non ti è piaciuto?-

-esatto, razza di sbruffone. Sarà che quest'estate con la tua nuova ragazza hai perso le tue doti. Oh, come mi dispiace-

-sei ancora gelosa per quei messaggi di quest'estate? Non te l'ho scritto per farti del male, ma solo perché volevo che ti divertissi senza rimanere depressa pensando a me. Ho saputo che alla fine dell'anno, alla festa, hai rifiutato parecchi ragazzi perché eri ancora presa da me-

Ma come si permette questo? La mia mano si muove automaticamente, andando a scontrarsi contro il suo volto, le cinque dita rimangono impresse sulla sua guancia e un sorriso soddisfatto si fa largo sul mio viso.

-li ho rifiutati solo perché non sono una troia di quelle che ti fai tu e, perché tu lo sappia, quest'estate mi sono divertita molto e poi, chiariamoci, non sono affatto gelosa di te-

-no, infatti. Ma ti consiglio di non criticare chi mi faccio, perché tu sei stata una di quelle-

Mi stacco da lui e me ne vado in bagno, sono davvero stanca di lui. Ecco, la mia giornata va di male in peggio.

BUONGIORNO GIRLS, ecco un piccolo regalino per voi.

Abbiamo scoperto anche chi era il fantomatico Thomas dei messaggi estivi.

kiss kiss Gossip Girl

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