E dopo quella sera parlavamo ancora e io ne ero felice, perché nonostante tutto non mi aveva completamente abbandonata.
Stava con me quando poteva, ma io ne ero felice e continuavo ad illuderti, perché lo amavo e non capivo che così mi facevo male da sola.
Passava il suo tempo con la ragazza nuova, mentre io mi distraevo con Gaia, Ric o Lore.
Da quando ci eravamo "baciati" mi stava sempre più addosso, non che mi dispiacesse, ma comunque non era il mio principe.I pomeriggi passavano e con loro anche la speranza di poter tornare con Marco. Eravamo durati solo 2 giorni, per lui non ero nemmeno una di quelle da 4 giorni.
Ero disperata, più mi imponevo di non pensarci, più la mia testa si divertiva a farci su mille viaggi mentali.Non aveva mai portato una ragazza a casa, nonostante in spiaggia ne avesse una diversa ogni ora da alternare alla ragazza nuova. Mi sarei spezzata se l'avessi visto che portava una di loro qua, dove c'ero anche io.
A casa eravamo molto freddi e distaccati, ci parlavamo quando necessario, Jona e la mamma di Marco l'avevano capito, ma facevano finta di nulla.
Avevo passato tanto tempo con mio fratello, come non facevamo da tanto, e mi ero divertita parecchio. Mi aveva portato nella nostra spiaggia, quella dove andavamo quando eravamo piccoli, lontano da tutti. Il nostro segreto.
* * *
Distesa sulla sabbia bianca della nostra spiaggetta privata guardavo il mare che si infrangeva sul bagnasciuga, bagnandomi i piedi.
Guardavo il mare, assorta, ma l'unica cosa che vedevo erano due occhi verdi, limpidi e profondi, con quello sguardo che riservava solo per me.
Continuavo a guardare il mare, immaginandomi i suoi occhi, con il suo sguardo per me. Poi ad un tratto lo sguardo si incupisce e loro sono lì, che mi guardano, più scuri del solito, con disgusto e delusione, come quella sera in cui ho baciato Lore. Sapevo che non era giusto, ma ormai l'avevo fatto ed era inutile continuare a rimpiangerlo.
Sentii dei passi dietro di me e pensai che fosse Jona, era l'unico che conosceva questo posto. Aspettai che si sedesse accanto a me e gli rivolsi un saluto senza nemmeno guardarlo.
"Ciao Marta" Quella voce, com'era arrivato qua? Cosa era venuto a fare?
Mi girai e il mio cuore perse un battito, i suoi occhi che avevo tanto sognato erano di nuovo davanti a me, limpidi e profondi come lo erano sempre stati per me.
Tentava di mantenere un tono freddo, ma lo vedevo dai suoi occhi che tutto quello che c'era prima tra di noi non era svanito.
Quanto a me, beh pensavo fosse chiaro a chilometri di distanza che lo volevo tutto per me, perché ne ero innamorata e anche tanto.
Era disteso accanto a me e il suo profumo di menta sovrastava anche quello del mare, mo inebriava e ipnotizzava.
Non sapevo di che cosa fossi capace quando lui mi era accanto, era più forte di me. Non mi rendevo conto delle mie azioni perché dentro di me si svolgeva una continua lotta tra il cuore e la mente che esprimevano pensieri opposti. E io non sapevo chi avesse avuto la meglio fino a quando non facevo, inconsapevolmente, quella cosa.
Pensai di dovermi alzare e andarmene, ma volevo tutt'altro, desideravo solo stendermi accanto a lui, più vicina, e sentire le sue braccia cingermi i fianchi.
Senza rendermene conto mi ero avvicinata e sentivo il suo respiro farsi più corto. Anche lui era nervoso.
Mi accocolai a lui, poggiando il mio viso sul suo petto. Sentivo il suo cuore battere più veloce del solito e mi sembrava che andasse allo stesso ritmo con il mio.
Rimasi un po' in quella posizione, il suo profumo che mi infondeva sicurezza e quando qualche volta alzavo lo sguardo vedevo i suoi occhi fissarmi inteneriti.
-ti ricordi qualche giorno fa, quando eravamo messi così?- dissi e solo in quel momento mi accorsi di essermi stesa su di lui, come sull'amaca del mio giardino.
Lui mi guardava e annuiva, rapito da qualcosa, ora sul mio viso, ora sul mio corpo schiacciato a lui, ora sulle nostre mani incrociate ai lati del suo corpo.
-perché non sono durata nemmeno 4 giorni?- risposi rompendo il legame tra le mostre mani e portando le mie sul suo petto per poggiarci il mento.
-che cosa vuoi dire?- chiese lui, forse davvero non capiva. Forse ero stata davvero importante per lui nonostante fossi durata meno delle altre. Forse non lo sapeva nemmeno che mi era bastato meno tempo per innamorarmi e a lui per scaricarmi.
-Gaia, mi ha raccontato una cosa- cominciai cercando nei suoi occhi una qualche reazione, cercando di soppesare le parole per non ferirlo e non farlo allontanare da me, ma rimasi incantata da quelle iridi verdi che popolavano i miei sogni.
-cioè?- disse lui cercando di farmi rinsavire.
-mi ha detto che di solito ti interessi ad una ragazza solo per quattro giorni, poi lei non conta più- dissi d'un fiato, ma lui non disse nulla.Al diavolo il "soppesare le parole", fanculo.
-perché io sono durata 2 giorni? Non ero abbastanza per te?- le lacrime minacciavano di scendere e non volevo che mi vedesse spezzarmi ancora, per lui.-vaffanculo Marco, con tutto il cuore-
Mi alzai di scatto e cominciai ad andare verso le onde, dovevo farmi una nuotata e allontanarmi da lui.-cazzo Marta torna qua- urlò disperato e fu l'ultima cosa che sentii prima di sentire il mio corpo avvolto dall'acqua del mare, i miei piedi battere forte contro le onde e spingermi più in là.
Tenevo gli occhi chiusi mentre la mia pelle veniva accarezzata dalla leggera corrente, mentre sentivo solo le sue mani su di me.
Odiavo averlo sempre in testa, qualsiasi cosa mi ricordava lui. Mi diressi alla grotta, una scavatura nella roccia, dove l'acqua era d'un azzurro magico e le pareti grigie con alcune pietre che luccicavano. Un vero paradiso.
Mi tirai su, mi sedetti sulla roccia e dondolai i piedi ancora immersi nell'acqua. Pensavo a tutto, tranne che a lui, pensai alla mamma, a papà, a Jona. Pensai ai miei amici che mi aspettavano a casa e mi ricordai di non aver richiamato la mia migliore amica ieri sera.
Cantavo "Broken-Hearted Girl" di Beyoncé, per non pensare a lui, che ovviamente era tornato a popolare i miei pensieri, ma era anche peggio. Tutto in quella canzone mi ricordava lui. Cazzo.
Sentii dei passi, ma non ci pensai. Ero nel mio posto, che nessuno conosceva. Speravo solo che se fosse arrivato qualcuno, non sarebbe stato lui. Non gli sarei resistita, gli sarei saltata in braccio e l'avrei baciato, perché era tutto ciò che volevo, che desideravo e che amavo.
BEEEH
Chi arriverà nella grotta? LO SCOPRIRETE SOLO NEL PROSSIMO EPISODIO.Apparte le cretinate, mi scuso per aver aspettato un po' più di una settimana ad aggiornare ma ho avuto qualche problema.
Non so se aggiorneró ancora questo week end, perché ho una ricerca di latino molto importante da fare e poi ho la verifica di recupero di fisica lunedì 😅
SI VEDRÀ. A PRESTO GIRLS
kiss kiss Gossip Girl.
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Opposti
Teen Fiction"E me ne ero innamorata sin da subito, da quando i suoi occhi si erano affacciati nella mia vita e l'avevano sconvolta, da cima a fondo." dal capitolo 18: "D'altronde dopo il nostro discorso glielo dovevo, Gaia mi aveva confessato tutto quello che...