Per la mia Dodo che mi sostiene sempre ed è l'unica che mi capisce. Ecco a te cara.
-Marco non l'hai mai perso e non è vero che dopo sei giorni non si è ancora stancato di me. Perché per sei giorni non ha mai smesso di pensare a te-
Nonostante l'abbia ripetuto già tre volte, ancora non ci credo. Come è possibile che lui mi pensi ancora? Che non mi abbia lasciata dopo due giorni? Non ci posso credere.
La guardo stupita e lei annuisce sorridendomi teneramente, sembra quasi una mamma che guarda la figlia compiaciuta di lei.
-Dai vieni con me, andiamo che stasera dobbiamo essere al falò in spiaggia- dice e mi prende per mano. Si dirige trascinandomi dietro di sé verso l'uscita via terra. Le strattono il braccio facendola fermare e girare verso di me, mi guarda stranita e alza un sopracciglio.
-Quando ero piccola venivo sempre qua con mia mamma, mi ha mostrato lei questo posto. Non lo conosceva nessun'altro. Arrivavamo via mare e ce ne andavamo nello stesso modo, nuotando giù per la cavità che collega la grotta al mare. Tu come l'hai scoperta?-
-L'altro giorno cercavo un posto dove poter stare da sola, senza che mi girassero intorno i soliti cretini o che le ragazzette mi venissero a dare fastidio. E l'ho trovata, ero sulla scogliera e ho visto un'apertura nella roccia, l'ho seguita e sono arrivata qui-
Mi misi sul bordo della piscina naturale e le tesi la mano -Ti va?-
Lei afferrò la mia mano e ci tuffammo insieme in acqua, le mostrai il fondo con le pietre lucenti, alcuni punti ai lati dove l'acqua era più azzurra e poi la portai fuori, attraverso la cavità nella roccia. Arrivammo alla spiaggia con il fiatone per la nuotata, ridemmo e ci stendemmo sul bagnasciuga per prendere il sole e asciugarci.
Era strano pensare a me e quella ragazza in questa situazione, se me lo avessero detto pochi minuti fa penso che mi sarei messa a ridere, mentre adesso eccoci qua, che ridiamo insieme, sdraiate sul bagnasciuga della mia spiaggetta privata, che le ho appena mostrato il passaggio segreto solo mio e della mamma. Noi che ci alziamo ridendo come amiche di vecchia data e spettegolando di tutto e di più dirigendoci verso casa sua.
Marta cosa stai facendo? Perché che c'è di male? Mah nulla, stai solo entrando nella tana del nemico. Sicuramente sarà tutta una messa in scena per rapirti e rinchiuderti in cantina fino alla fine dell'estate. Fino a quando fai in tempo, SCAPPA!
Okay, la mia coscienza stava dando di matto, ma ero comunque titubante. Come mai questo cambio di atteggiamento nei miei confronti? Che la mia coscienza avesse ragione?
Mi fermai bloccata da questi pensieri, forse le sue azioni non erano davvero sincere. Dov'era finita l'arpia di tutti i giorni? Perché aveva deciso di togliersi la maschera proprio davanti a me e non a qualcun altro? Che intenzioni aveva?
-Tranquilla, non ho secondi fini. Ho solo intenzione di farti bella e aiutarti a riconquistare il tuo principe- disse lei intuendo i miei pensieri.
Vedi, è proprio una strega: sa leggerti nella mente. Scappa Marta, scappa! Smettila coscienza, non è vero, io mi fido. Ecco, non dovrebbe essere un campanello d'allarme? tutte le persone di cui ti sei fidata ti hanno tradito, tutte tranne Anna. Beh, se la metti così okay. Capisco il tuo punto di vista, ma mi fiderò comunque.
Entro in casa del nemico e non riesco a non immaginarmi la scena di loro due ovunque in questa casa, mi immagino Marco che la sfiora, che la bacia, la abbraccia in ogni angolo di questa casa.
Me lo immagino che mi dice che lui non è giusto per me, mentre a lei rivela che io non sono abbastanza per lui, per questo non mi vuole. Poi ad un certo punto lui mi nota e il suo sguardo cambia, prima compassionevole e poco dopo di disgusto. Lei si avvicina e mi sussurra che non sarò mai come lei, che non lo merito e non lo avrò mai.
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Teen Fiction"E me ne ero innamorata sin da subito, da quando i suoi occhi si erano affacciati nella mia vita e l'avevano sconvolta, da cima a fondo." dal capitolo 18: "D'altronde dopo il nostro discorso glielo dovevo, Gaia mi aveva confessato tutto quello che...