Vi chiedo scusa per aver completamente trascurato wattpad, ma stava cominciando ad influire sui miei voti e dopo la scuola avevo perso la password. Comunque ora sono tornata.
Ero così felice di vedere mio padre, mi era mancato molto in questo periodo, ma allo stesso tempo non volevo lasciare tutto, insomma, mi ero appena trovata degli amici.
Ma lui questo non lo sapeva, non poteva nemmeno immaginarlo, che io, la solita esclusa, sarei cresciuta, dimagrita e migliorata così tanto da trovarmi una compagnia al mare tra ragazze belle e con un fisico da urlo e ragazzi strafighi.
Beh, avrei dovuto dire addio al mio amatissimo mare poco prima della fine del weekend, non vedevo l'ora.
48 ore, anche meno, e non avrei più potuto affondare i piedi nella sabbia, leggere un libro con il rumore delle onde in sottofondo, fare il bagno nell'acqua freddissima all'alba.
Dovevo dirlo a Ric, a Marco e a tutti gli altri. Mi sarebbero mancati tutti, perfino quella troia di Alice o quel montato di Marco.
*chat con Ric*
Io: me ne vado
R: quando?
Io: alla fine del weekend
R: ma perché?
Io: mio padre è qui, mi riporterà a Milano
R: no, non voglio
Io: beh neppure io
R: allora rimani
Io: non è così semplice
R: si invece
Io: come?
R: vieni a stare da me
Io: aspetta che chiedo a mia mamma: "scusa mamma, uno che per voi è uno sconosciuto mi ha proposto di andare da lui per poter stare un po' più qui", non potrà dire di no.
R: beh allora ciao.Lo ammetto, forse sono stata un po' cattiva, ma voglio restare più di quanto lo voglia lui, sto pensando a tutte le soluzioni possibili, ma non ne trovo.
*chat con Marco*
M: quindi te ne vai
Io: non mi sembra una domanda
M: no infatti, quando pensavi di dirmelo?
Io: perché avrei dovuto? Noi non siamo amici, ricordi?
M: non c'entra, volevo saperlo da te
Io: beh mi spiace che te l'abbia detto Ric
M: l'hai detto a lui e a me no?
Io: da chi l'hai saputo scusa?
M: l'hai detto a lui?
Io: senti lascia perdere
M: okayMa che problemi ha questo ragazzo? Non me lo spiego proprio. Mi infilo in doccia per levarmi il sale di dosso e appena ESCO mi metto il pigiama, una canotta fucsia che lascia quasi niente all'immagine e i pantaloncini neri da allenamento.
Scendo le scale e sento il campanello, sto per risalire le scale per coprirmi un po' di più, ma la mamma mi vede e mi chiama giù.
Lei sta infornando qualcosa e quindi io devo correre ad aprire, che palle. Non sapevo che dovesse venire qualcuno, ma di sicuro lui era l'ultima persona che mi aspettavo di vedere davanti la porta di casa mia.
-Ciao, mi chiamo Jane, tu devi essere Marta. Sei proprio come tua madre da giovane, ma ancora più bella- dice una signora molto carina che spunta dietro le spalle di Marco, ha i suoi stessi occhi e un fisico molto slanciato.
La mamma arriva subito dietro di me -Jane! Che piacere rivederti, cara porta il ragazzo in giardino, noi intanto parliamo-
-io in realtà stavo andando di sopra..- comincio a dire, ma mia mamma non mi lascia neanche finire.
-beh allora portalo con te, sono sicura che potrete conoscervi meglio-Non lo porto su, perché l'unico motivo per cui volevi andarci era per sfuggire a lui e per levarmi sta canotta.
Andiamo in giardino e ci sediamo sulle amache, inizialmente siamo in silenzio, ma poi lui decide di interrompere la pace.
-come va?-
-come un'ora fa-
-cioè?-
-beh, un'ora fa ero con te, quindi male-Sento silenzio, penso di averlo offeso e così di aver evitato altri scambi di battute tra noi, ma ho sperato troppo presto.
Sento l'amaca abbassarsi e un peso che poggia sui miei piedi.
-che problemi hai? Non puoi startene sulla tua?!-
-no-
-perchè? Levati o ti butto giù io-
-tanto non ci riesci-Non ci penso neanche, mi sdraio su di lui cercando di buttarlo giù, quando lui mi prende i polsi e rigira la situazione mettendosi sopra di me.
Se arrivasse mio padre o Jona penso che potrei morire. Cioè lui è letteralmente sopra di me e la sua faccia è sulle mie tette che in questo momento sono piuttosto scoperte a causa della mini canottiera.
Alza il viso e poggia il mento su una delle mie tette, mi fissa e mi sorride come un cretino. Quanto vorrei prenderlo a schiaffi, ma anche baciarlo, cazzo quelle labbra.
Comincio a fissarle e so che lui se n'è accorto perché ha cominciato a mordersi il labbro superiore, adoro quando lo fa. Comincio ad arrossire.
Lui si avvicina e poggia le mani sulle mie tette per tirarsi su all'altezza del mio viso,la posizione è piuttosto ambigua. I nostri nasi si sfiorano e le sue mani sono dove non dovrebbero.
-perchè non mi hai baciata l'altra sera?- interrompo questo momento tra noi, sussurrando sulle sue labbra. La curiosità è troppa e ho bisogno di risposte.
-quindi te lo ricordi?- dice lui, evitando di rispondere alla mia domanda e tutto ciò mi manda in bestia. Ma che cavolo, non può rispondermi una volta per tutte?
-non hai risposto-
-nemmeno tu-
-si, ora rispondi-
-non lo so-Come cazzo fa a non saperlo? Questo ragazzo mi fa salire tanti di quegli istinti omicidi che potrei finire in carcere solo per aver pensato così tante volte di ucciderlo.
-beh lo so io, è così ovvio- non potevo trattenermi dal dirlo, anche perché avevo un presentimento, anche se speravo che lui non me lo confermasse.
-dimmelo allora-
-perché non ti piaccio-Marco sospirò e pensai di averci azzeccato, mi stavano salendo le lacrime. Due delusioni nel giro di poche ore, Thomas e Marco. Perché pensavo sempre a lui? Volevo piangere, ma non potevo farlo. Non di nuovo.
-questo non è vero-
-non ci credo-
-beh, non ci credere, ma non farei questo se no-Non capivo e cercai di chiedergli che cosa volesse dire quando poggió le sue labbra sulle mie ed erano proprio come le avevo immaginate, così morbide e sapevano di menta. Volevo durasse per sempre, ma pochi secondi dopo si staccó. Ho rovinato tutto, cazzo.
Capovolsi la situazione e gli diedi un leggero bacio a stampo, poi mi appoggiai con le mani e con la testa al suo petto e chiusi gli occhi sognando che tutto questo non finisse mai.
SONO TORNATA!
Sempre più scoppiettante, mitica e brillante. [😸]Spero che il capitolo vi piaccia, questa parte è successa davvero, anche se la parte che seguirà non sarà la stessa. La mia è più triste, quindi ho voluto tirarla un po' più per le lunghe e renderla più carina e coccolosa
XOXO GOSSIP GIRL
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Teen Fiction"E me ne ero innamorata sin da subito, da quando i suoi occhi si erano affacciati nella mia vita e l'avevano sconvolta, da cima a fondo." dal capitolo 18: "D'altronde dopo il nostro discorso glielo dovevo, Gaia mi aveva confessato tutto quello che...