Perchè.
La domanda è perché.
Perché i miei genitori mi hanno mandato in un college quando sanno che odio la scuola come odio l'altezza. Quel college poi faceva proprio schifo, insegnanti, alunni, l'edificio in sè faceva schifo. Chi mai andrebbe in un palazzo messo male con un misero giardino davanti e le finestre che sembravano quelle della prigione? Solo un coglione di nome Zayn Malik giustamente.
Odio i miei genitori e odio già questa fottuta stanza.
Stare sdraiati sul letto però rilassa, guardare il soffitto grigio con la valigia ancora chiusa con i vestiti e tutto il necessario per trasferirmi qui. Guardare il telefono invece ti crea nostalgia, dopo le medie mi sono separato da Niall e già mi manca. Non sono uno sdolcinato ma ammetto che il biondino mi ha fatto tenerezza quando è dovuto partire per l'Irlanda e ha pianto tra le mie braccia. Quel ragazzo è sensibilissimo e ci teneva a me, o forse ci tiene ancora. Ci sentiamo via whatsapp, ma non è la stessa cosa.
Mi chiamava sempre "migliore amico", una parola che io sinceramente non conosco e non so pronunciare, un po' come la parola "Ti amo". Non l'ho mai detta a nessuno se non quando avevo tre anni ad una bambina dell'asilo.
Guardai il letto accanto a me, bloccando lo schermo sulla chat di Niall e pensando ad un futuro compagno di stanza. Avrei preferito rimanere da solo, come il mio solito. Meglio soli che mal accompagnati no? Per questo stavo sempre in solitudine e mi facevo i fatti miei, non davo fastidio a nessuno. Poche persone sono riuscite ad avvicinarsi a me e diventare miei amici.
Niall è una di queste persone ad esempio.
Perrie, non è una mia amica, dovrebbe essere la mia ragazza. Però è una rompipalle, dio. Non mi lascia un attimo in pace, se non le rispondo entro dieci minuti mi tempesta di messaggi. Però non ho il coraggio di lasciarla, è troppo bella e soprattutto mi da quello che voglio ogni volta che lo voglio. Quindi perché lasciarla se fa tutto quello che le dico?
Louis è l'unico amico per cui darei la vita ed è anche l'unica cosa positiva di quel college. Insomma, i suoi l'hanno rinchiuso qui dentro quando aveva quattordici anni e l'ultima volta che l'ho visto è stata qualche giorno fa alla stazione dei treni. Abbiamo fatto il viaggio insieme ma poi ci siamo divisi perché lui è voluto tornare dalla sua "piccola" perché gli doveva dei "favori". E per chi conosce Louis come me, quel linguaggio significava che era andato da Eleonor a scopare.
Queste erano le mie amicizie, il resto erano solo conoscenti.
Decisi di esplorare la mia stanza che avrei dovuto condividere con qualcuno. Guardai il bagno con vasca e doccia, un lavandino e il gabinetto. Nulla di più e niente di meno.
Osservai meglio quella camera abbastanza grande da ospitare due persone anche se c'era solo una scrivania e già prevedevo litigate con quello o quella che doveva stare con me per fare i compiti sulla scrivania.
Sentii il mio cellulare vibrare ripetutamente sul letto che mi ero appropriato e su cui avevo appoggiato la valigia. Lo presi e notai molte, troppe notifiche da instagram. Vidi un nome piuttosto bizzarro che iniziò a mettere like a tutte le mie foto. Ammetto di essere molto modesto e narcisista, in quel momento mi sentii più bello di quanto non lo fossi già.
"A fakeliampayne piace la tua foto"
"A fakeliampayne piace la tua foto"
E così avanti per circa trenta o quaranta fotografie.
Lo lasciai stare e iniziai a svuotare la valigia. Era una cosa che odiavo fare, sistemare le mie cose. Ma i miei mi hanno sempre detto che devo fare bella figura almeno la prima volta che incontro il mio coinquilino.
Sentii la porta aprirsi piano mentre stavo sistemando i vestiti in un angolo dell'armadio. Girai di scatto il viso notando una ragazza bionda con i capelli legati in una coda. Indossava una minigonna e la prima cosa che guardai furono le gambe perfette, poi salii a guardare il busto coperto da una maglietta piuttosto stretta che metteva in risalto la forma del reggiseno e del seno. La vidi indaffarata con una valigia, un borsone e una borsetta normale.
Alzai un sopracciglio appena lei riuscì ad entrare e mollare tutto sul letto vuoto dei miei vestiti. Sospirò e poi si rivolse a me.
"Molto gentile vedo!"
Corrugai la fronte guardandola leggermente male.
"Cosa volevi? Che ti venissi lì a farti il baciamano e prenderti la valigia?"
"Magari!"
Sbuffai e ripresi a sistemare i miei vestiti. Era una donna, capii subito che in quell'armadio il mio spazio sarebbe stato un cassetto. Sistemai i boxer nei cassetti nel mio comodino e così anche le calze.
Non parlammo, già iniziava a starmi antipatica senza che si fosse nemmeno presentata. Dopo aver finito mi buttai sul letto e guardai quelle benedette notifiche su instagram. Ogni tanto le tirai uno sguardo, alzando gli occhi, ma nulla di che.
"Mi chiamo Zayn"
Dissi quando la vidi aprire il borsone e tirare fuori i suoi libri di scuola. Seriamente le serviva una borsa a parte per i libri? Nella mia valigia lo spazio maggiore era occupato da quelli, il resto erano vestiti che mia madre mi aveva obbligato a portare altrimenti sarei venuto con un paio di jeans, maglietta e felpa.
"Bel nome, io sono Gigi"
"Nei college non dovrebbero dividere maschi e femmine? Sai, per sicurezza"
Accennai una risata tornando a guardare il cellulare. Risposi a Perrie che come al solito rompeva l'anima.
"Non lo so, mi hanno messo in questa stanza, non sapevo di dover stare con un maschio"
"Beh, non dovresti esserne dispiaciuta"
Ridacchiai e lei fece lo stesso. La vidi sistemare i suoi vestiti. Misi via il telefono appena notai tutti vestitini corti, gonne, canottiere, top, jeans strappati, mi misi seduto e la guardai per un bel po', o meglio, cercavo di immaginarla con tutti i vestiti che lei tirava fuori dalla valigia e li metteva in armadio.
"Sei inquietante smettila di fissarmi"
Ridacchiai e mi alzai. Mi avvicinai a lei per darle un bacio sulla guancia. Lei si ritrasse e la vidi arrossire.
"Che fai?!"
"Volevo darti un bacino.. Non si fa quando ci si presenta?"
"No! Non toccarmi"
Mi spinse dal petto ma io non mi mossi di un millimetro. Risi e tornai sul mio letto. Guardai l'orologio: le 4.30 del pomeriggio. Avevo tempo di un pisolino prima di cena.
"Svegliami quando c'è la cena"
"Vai a dormire?"
"Certo, perché no?"
"Sono le 4.30!"
Dopo essermi messo sotto le coperte la guardai male. Presi il telefono e mi infilai le cuffiette collegate all'mp3. Guardai per l'ultima volta instagram vedendo che quel fakeliampayne continuava a mettermi like su ogni foto. Sbuffai e lo lasciai sul comodino, accesi la musica senza ascoltare Gigi che probabilmente mi stava rimproverando per il fatto che era pomeriggio e avrei dovuto fare il giro della scuola. Ma sinceramente, non me ne importava molto.
Mi addormentai dopo poco con la voce di Rihanna nelle orecchie.
Forse avrei dovuto avvisarla che sono un tipo difficile da svegliare.
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Golden || Ziam Mayne
FanfictionDal testo: "Non farlo mai più okay? Te lo giuro, ti dirò tutta la verità, non ti nasconderò nulla, ti porterò a casa mia, basta che non lo fai mai più" Con le lacrime che gli rigarono il viso pronunciò quelle parole così dolci, sembrava così preocc...