30. "Cose proibite"

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Sbuffai al suono della campanella. Avrei avuto la lezione di matematica, compito in classe. L'unica cosa positiva era Liam, mi aveva aiutato a studiare ma avevo il terrore di lasciare in bianco.

Entrai in classe e mi sedetti in fondo accanto al mio ragazzo. Sorrisi avvicinandomi poi a dargli un bacio sulle labbra. Non c'era ancora nessuno, potevamo.

"Pronto?"

Mi sorrise e io sospirai alzando le sopracciglia. No, avevo paura. Avrei preso male un'altra volta.

"Non lo so Liam, non mi ricordo niente"

Lo vidi deglutire mentre tutti gli altri iniziarono ad entrare e sedersi.

"Senti, facciamo così. Non scrivere il nome sulla verifica va bene? Io farò la mia in matita, poi la darò a te e la ricopierai in penna"

Lo guardai serio.

"Liam poi si accorge che è uguale!"

"Mica la faccio uguale! Se mi permetti, farò apposta qualche errore non troppo grave così che ti possa dare la sufficienza"

Ridacchiai. Quel ragazzo era pazzo.

"Va bene"

Sussurrai e poi mi dovetti allontanare da lui. Entrò la professoressa e ci consegnò le verifiche. Liam fece tutto a matita, poi di nascosto me la passò. Io nel frattempo cercai di concentrarmi e di scrivere qualcosa a matita. Ci stetti un bel po' a fare solo un esercizio, e appena lo finii il ragazzo mi passò la sua verifica. Io gli passai la mia e vidi che sorrise facendomi l'occhiolino. Evidentemente l'esercizio era giusto.

Gli sorrisi e poi copiai tutto in penna. Non ci stetti molto. Poi vidi una scritta in piccolo in basso: "Ti amo ❤️"

Deglutii e mi morsi il labbro. Non lo cancellai fino all'ultimo e per tutto il tempo non feci che torturarmi le labbra.

Quando terminò la lezione, feci per uscire assieme al ragazzo ma lui mi bloccò.

"Liam cosa-"

Mi girai verso di lui e senza nemmeno accorgermene mi trovai con la schiena appoggiata sul banco. Il castano mi sollevò il sedere facendomi distendere e subito dopo mi aprì le gambe abbastanza da sistemarsi tra di esse.

"Non ce la faccio Zayn"

Mi sussurrò sulle labbra per poi baciarmi con la lingua e con foga. Ricambiai senza pensarci due volte per poi infilare le mani tra i suoi capelli.

"Liam, può entrare chiunque"

Sussurrai. Avevo iniziato ad ansimare perché quel ragazzo era capace di farmi eccitare in meno di cinque minuti.

"Non mi interessa"

Anche lui non era messo meglio. Premeva la sua erezione contro il mio inguine e lo sentivo chiaramente. Scesi a stringergli la maglietta sulla schiena mentre lui alzava la mia. Mi tolse l'indumento buttandolo a terra. Era tutto così eccitante, così proibito, così sbagliato. E tutto questo rendeva l'atmosfera sempre più provocante.

Scese a baciarmi il collo e io girai la testa per fargli più spazio. Sentii che mi fece un succhiotto e strinsi le gambe alla sua vita.

"L-Liam!"

Gemetti il suo nome e appena si staccò mi accarezzai il punto in cui sentivo leggermente gonfio. Sarebbe rimasto anche quello per una o due settimane.

"Sei solo mio Zayn"

Mi sussurrò sulle labbra e poi mi baciò nuovamente con la lingua.

Era così bello, mi sentivo così vivo con lui. Con le puttane era solo divertimento, dopo un po' anche mi stufavo di stare tutta la notte a scopare. Con lui sarei andato avanti ore e ore senza stancarmi mai. L'avrei baciato ogni secondo, le sue labbra mi rapivano ogni volta sempre di più.

Mi allontanai leggermente solo per prendere fiato, poi lui scese nuovamente a baciarmi ogni centimetro del petto fino ad arrivare ai capezzoli che torturò. Gli strinsi la maglietta alzandola istintivamente. Il mio respiro era non accelerato, di più. Sentivo il cuore che pompava il sangue ad una velocità assurda. Come poteva farmi quell'effetto? Nessuno mi aveva mai eccitato con così poco.

Mi slacciò i jeans e subito ci infilò dentro la mano. Da quando stavo con lui, non portavo l'intimo. Perché non serviva, me lo toglieva sempre.

"Che cosa ti eccita tan-"

Mi bloccai spalancando la bocca. Iniziò a toccarmi mentre con quella dannata lingua e bocca passava dai capezzoli, al collo, all'orecchio per poi scendere di nuovo.

"Che cosa mi ha eccitato così tanto da farlo nella classe di matematica sul nostro banco?"

Mi disse una volta arrivato all'orecchio. Leccò il lobo e lo tirò leggermente assieme agli orecchini.

"S-si.."

Gemetti la risposta perché quel bastardo con quella mano lì in basso mi stava facendo venire. Lo sentii ridere mentre tornò sul mio collo, poi sulla mascella.

"Lo sono da stamattina quando sei uscito dalla doccia e vederti così sofferente mi fa solo eccitare di più"

Girai il viso e con gli occhi socchiusi lo tirai dal sedere in modo che potessi sentire ancora la sua erezione premuta sul mio inguine. Poi lo baciai con foga e con la lingua stringendolo da dietro la testa.

"Muoviti a scoparmi cazzo"

Sussurrai a fior di labbra e lui rise.

"Mi piace che non porti l'intimo"

"Solo per te baby"

Dissi l'ultima parola con tono sensuale tanto che si morse il labbro. Senza che me ne accorsi quasi mi prese i fianchi e mi girò così da farmi stare piegato sul banco. Mi appoggiai ai gomiti sentendo la cintura e la zip dei suoi jeans mollarsi. Deglutii.

"Mi dispiace piccolo sentirai un po' di dolore"

Non avevamo il lubrificante ma lui non si fermò. Mi tirò giù i jeans fino a sotto il sedere e in un attimo diventai completamente rosso. Se fosse entrato qualcuno avrebbe visto tutto. Al posto dell'olio, lo sentii penetrarmi con qualcosa di molto più caldo, probabilmente saliva.

"Liam se entra qualcuno giuro che ti tengo in astinenza un mese"

"Ooh vedremo"

Lui rise. Sapeva che non l'avrei fatto perché ci sarei stato anche io in astinenza. Ridacchiai anche io ma poi quando mi penetrò tutto d'un colpo, sobbalzai cercando di tenermi al banco.

"L-Liam!"

Gemetti un po' dal dolore un po' dal piacere. Senza lubrificante si sentiva che faceva male, ma almeno un po' la saliva lo copriva.

"Non ti sederai per una settimana"

Iniziò a spingere in me lentamente ma fino in fondo. Così da torturarmi. Mi alzai sulle punte dei piedi e sentii i jeans scivolare fino alle caviglie. Mi tenni per quel che potevo al banco che traballava se andava piano, probabilmente si sarebbe spostato quando avrebbe aumentato.

Infatti così fu, ma facendo forza riuscii a tenere fermo sia il banco che me stesso, anche se sobbalzavo ad ogni spinta. Quando aumentò, iniziai a gemere di più e nella stanza rimbombò solo la mia voce e gli ansimi di Liam.

Quando il ragazzo venne in me sentii che il liquido in parte mi scivolò lungo le cosce. Mi liberai anche io con un gemito con la voce rotta dal piacere.

"Payne e Malik in presidenza!"

La voce della prof di matematica ci fece allarmare subito. Non l'avevamo vista, né sentita entrare per la troppa foga. Liam uscii e si sistemò in fretta mentre io ci misi un po' di più ad alzarmi e rialzarmi i jeans. Presi poi la maglietta e cercai di nascondere che avevo sporcato il pavimento e la sedia con il mio sperma.

Oops.


Golden || Ziam Mayne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora